quartok

Membro Attivo
Privato Cittadino
La torchiatura del reddito continua, così, a riguardare i soliti noti, cioè gli onesti cittadini contribuenti, tra i quali si annoverano, a pieno titolo, gli agenti immobiliari regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, costretti a confessare il loro guadagno, con imbarazzo se non con un vivo senso di repulsione ( vero Seroli?) davanti all’ Ufficiale Pubblico per antomasia, cioè il NOTARO.
Gli agenti immobiliari iscritti alla CCIAA dichiarano esattamente le provvigioni che percepiscono davanti al notaio? Tutti? Non capita che dichiarino meno del dovuto? I clienti non evadono l'IVA e le agenzie immobiliari non evadono le imposte? Ah, quindi in Italia evadono solo gli abusivi.... I dentisti abusivi, gli elettricisti abusivi, gli idraulici abusivi e i mediatori abusivi? Ho capito.
Non mi tornano molto i conti con le mie esperienze di cliente, ma se è così ne prendo atto....
Gianluca
 

cinoxx

Membro Junior
Professionista
eppure.....

se i quesiti sono le tasse non pagate e l'abilitazione all'attività:

il primo è risolvibile, ciascuno dovrebbe dichiarare il percepito, indipendentemente dall'iscrizione al ruolo, di fatto non può farlo per la mancanza di abilitazione. Ciò non toglie che lo farebbe molto volentieri.

il secondo è a mio parere grottesco: diventare agenti immobiliari vuol dire conoscere il tessuto sociale, avere un'infarinatura culturale discreta, conoscere gli argomenti e i realtivi aggiornamenti in materia che solo attraverso la quotidianità apprendi. In buona sostanza è un processo lungo, fatto di esperienza e conoscenza.
Se fai un corso e vieni promosso perchè ti assiste una buona memoria a mio parere non sei in grado di fare la professione di AI, diversamente lo può fare la moglie del commercialista o del professionista di turno perchè assistita. Ergo, trovo irrisolvibile il problema se non si accetta una sfida con l'obbligatorietà dell'iscrizione al ruolo.
Dire fai il corso e diventa agente, è generare delle false illusioni, dare ad alcuni il titolo per avere dei diritti in base ad un diploma poco formativo.

Mi scuserete ma sono molto critico nei confronti di questo settore e lo sono altrettanto gli acquirenti quando si trovano davanti un ragazzotto incravattato che chiede una provvigione del 3% sul prezzo. Non ha caso il maggior problema è la credibilità.
Questo è quanto mi sta succedendo in questi giorni:
un signore in visione d'immobile ci riferisce che è lo stesso per il quale ha già fatto una proposta con un altra agenzia, ad un prezzo più alto. La proposta in questione prevedeva che l'acquisto avvenisse tramite la cessione di preliminare di un primo acquirente fatto con un altra agenzia.
Tutto questo avviene senza che la proprietà ne fosse messa al corrente e che nemmeno il preliminare è stato redatto ma solo una formale accettazione di vendita (senza aver riscosso alcuna somma di denaro).
Bhe.... se queste sono le agenzie con le quali dovremmo confrontarci, forse gli abusivi hanno un senso etico più professionale. A me hanno insegnato che la prima cosa è avere un incarico scritto, avere la dovuta documentazione, di seguito... un eventuale proposta e preliminare e senza alcuna deroga portare alla luce ogni elemento utile affinchè la trasparenza sia totale.
In sintesi:
un corso non certifica l'abilitazione, quella la guadagni sul campo, fondamentale rispettare i valori della professione. L'evasione è fonte di disagio per chiunque, non ha caso i professionisti mascherano la mediazione come compenso professionale.
Sono certo che la via della liberalizzazione alle professioni sia un vantaggio, poi ciascuno dovrà vedersela con se stesso, se vuole intraprendere questa professione dovrebbe per forza frequentare dei corsi di specializzazione, senza incappare negli attuali esami capestro o illusori perchè, ripeto, un corso non abilita nessuno.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
il primo è risolvibile, ciascuno dovrebbe dichiarare il percepito, indipendentemente dall'iscrizione al ruolo, di fatto non può farlo per la mancanza di abilitazione.

Lo fa sotto mentite spoglie (es. procacciatore).


utto questo avviene senza che la proprietà ne fosse messa al corrente e che nemmeno il preliminare è stato redatto ma solo una formale accettazione di vendita

la proposta è già preliminare di vendita



(senza aver riscosso alcuna somma di denaro).

questa è follia pura
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
io di statistiche non ne ho, ma farei un'altra domanda: siamo sicuri che gli abusivi siano il vero problema (o comunque il maggiore)?
oh, come sono d'accordo con te, Umberto!!!
Continuiamo a cacciare le streghe ( gli abusivi) e non riflettiamo seriamente sulla nostra situazione.
Noi dovremmo fare ciò che hanno fatto tutte le altre categorie di professionisti: avere una figura regolamentata, un albo, un refente ad alto livello, una rappresentanza più "focosa", paletti più decisi nei confronti degli adepti, e via di seguito.......
Ho già postato queste mie riflessioni e , in occasione delle varie riunioni locali di categoria sono intervenuto motivando quanto su scritto ed altro ...... ho avuto la netta sensazione, in base alle risposte che avuto in quelle riunioni, che la cosa non interessasse e che tutto andava bene così.
Massimo:fiore:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Dio sia lodato! La luce sta prendendo campo sull'oscurità! Che al lamentio generalizzato si sostituisca una nuova consapevolezza all'alba dell'armageddon?
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
si, ma questo riporta al problema di fondo.... io non posso andare da solo sotto Montecitorio a legarmi con una catena fino a che qualcuno si decida ad ascoltarmi...... Sono convinto che solo facendo polverone si possa avere attenzione... ma bisognerebbe esserci tutti o , quantomeno, tanti.Massimo:fiore:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
si, ma questo riporta al problema di fondo.... io non posso andare da solo sotto Montecitorio a legarmi con una catena fino a che qualcuno si decida ad ascoltarmi...... Sono convinto che solo facendo polverone si possa avere attenzione... ma bisognerebbe esserci tutti o , quantomeno, tanti.Massimo:fiore:
riecco il BUIO. Signori, pensate di dovervi aspettare le cose sempre dallo stato? DA CODESTO STATO? Auguri! Siete voi a dovervi organizzare, attraverso le associazioni di categoria, in modo che vi auto-regolamentiate e abbiate una credibilità politica. Io fossi un politico non crederei alle associazioni perché queste non rappresentano la realtà delle cose, non solo per coppa loro, ma sopratutto perché NON avete modus operandi condivisi, non siete la stessa cosa, siete tante cose differenti, anche molto, con etica e metro diverso a seconda delle zone: assurdo. Quindi la priorità è: definire degli standard operativi ai quali il consumatore e il politico possano fare riferimento senza timor di sbagliare. Secondo è: qualificarvi in modo serio, istituire percorsi formativi obbligatori. Terzo è: organizzarvi in network, locali e nazionali, tutti facendo capo a associazioni, sul modello che nel mondo h pareo piede ed è apprezzato dai consumatori, con penetrazioni sul mercato di oltre il 90%. Qualsiasi altra cosa, a mio parere, è tentativo di resistenza allo tsunami del cambiamento aggrappati a un filo di paglia che esce dallo sterco.
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
mi hai frainteso, la mia era una provocazione...... si riferiva alla assoluta mancanza di volontà da parte di chi ci rappresenta verso queste problematiche.
Di fronte a questa manifestazione di sordità era rivolta la mia figura romanzata avvolta da una catena, ... forse non sono in grado, non hanno motivazioni sufficienti e se dalla base non arriva un segnale forte non le avranno mai.
E' chiaro quello che si dovrebbe fare, è giusto quello che si dovrebbe fare, ma come? Creare una nuova forma di rappresentanza? disconoscere quelle esistenti e autonominarsi? come? se non abbiamo a chi rivolgerci?Massimo:fiore:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Quello che propongo io è anche quello che chiede l'europa. Non ho inventato nulla e nemmeno l'europa lo ha fatto, si è limitata a unire i puntini, prendendo esempio dai mercati dove ci sono gli agenti immobiliari più efficienti. Per paradosso, io sono convinto che operare bene in italia è molto più difficile che operare bene in quei mercati, quindi gli agenti immobiliari che fanno un buon lavoro in italia, per farlo durano molta più fatica dei colleghi che hanno la fortuna (o il merito) di trovarsi in mercati migliori. Ma il fatto che quei mercati siano più efficienti è sopratutto dovuto al modus operandi e all'autoregolamentazione degli agenti stessi, indipendentemente dall'ambito legislativo nel quale operano.
 

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