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vasciminno

Ospite
conviene oggi pagare un a royalties ad un franchising immobiliare ? io ne sono uscito dopo quasi 10 anni ...
 

loggino

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Io, professionalmente, sono nato, cresciuto e vivo tutt'ora in un franchising... ho iniziato nel 1994 e ho finito per far parte del franchisor stesso che circa cinque-sei anni fa mi reclutò come Consulente d'Area (una sorta di dirigente territoriale con compiti di gestione, consolidamento e sviluppo degli affiliati) e come Formatore.
E non stiamo parlando di un franchising qualunque... diciamolo pure! Parliamo del primo franchising immobiliare che viene comunemente in mente quando si affronta l'argomento.

Ciò nonostante, io stesso mi sono posto esattamente lo stesso interrogativo (anche altri per la verità) sin dal mio primo giorno di affiliazione (nel 1997) fino ad oggi, dopo aver aperto personalmente (oppure contribuito attivamente ed economicamente all'apertura dei miei migliori collaboratori formati), almeno una decina di agenzie.

Non ho mai smesso di pormi simili interrogativi e, probabilmente, una risposta certa e concreta non esiste.
E' un tema lungo e complesso, che meriterebbe riflessioni accurate e disinteressate.
E' un tema che purtroppo richiama troppo facilmente lo schieramento di parte e la faziosità, che impediscono un confronto serio e puntuale, depurato dal pregiudizio e dal luogo comune.

Resto aperto al dibattito, se interessa sapere il punto di vista "da dentro".
 

Aran

Membro Attivo
Agente Immobiliare
No direi proprio che non conviene!! Stando ai fatti, almeno dalle mie parti, oggi sempre più agenzie escono dal franchising immobiliare per riaprire con un proprio marchio, in tal modo oltre a togliersi il costo delle royalties si liberano anche di tutta una seria di altri obblighi e restrizioni che ne precludono la libertà lavorativa diminuendo di fatto le possibilità di vendita. Personalmente ritengo che il franchising del settore immobiliare non abbia mai avuto convenienza neppure in passato. Avrebbe senso se il franchisor ti assicurasse un tot di immobili a prezzo ed in esclusiva, ma di fatto non da nulla di veramente utile all'attività in senso stretto
 

loggino

Membro Attivo
Agente Immobiliare
No direi proprio che non conviene!! Stando ai fatti, almeno dalle mie parti, oggi sempre più agenzie escono dal franchising...

Mi sono soffermato a riflettere sul pensiero che hai esposto.
E' un pensiero, un punto di vista e in quanto tale non può che essere apprezzato.
Se però lo stesso argomento si affronta da alcune altre angolazioni, che a prima vista potrebbero sfuggire, emergono altre considerazioni che varrebbe la pena, quantomeno, approfondire.

La prima cosa che mi piacerebbe evidenziare parte proprio dalla tua ultima riflessione:

"Avrebbe senso se il franchisor ti assicurasse un tot di immobili a prezzo ed in esclusiva"

Posso garantirti che questo, in ben quindici anni di affiliazione, non è mai accaduto!
Mai il Franchisor mi ha assicurato neppure uno soltanto d'immobili a prezzo ed in esclusiva. Mai in nessun caso, ne a me, ne ai miei collaboratori, ne agli affiliati che ho gestito come consulente d'area, ne ad alcuno dei centinaia di affiliati che ho avuto modo di conoscere personalmente.

Però, secondo me, il Franchisor ha fatto una cosa ben più importante, attraverso il meccanismo di rete; ha fatto una cosa per me molto semplice: sin dal primo giorno trascorso come semplice collaboratore, mi ha messo a disposizione le condizioni e gli strumenti necessari affinché io stesso imparassi a conseguire incarichi a prezzo ed esclusivi.
E deve averlo fatto piuttosto bene se è vero, come è vero, che io in tutti questi anni, fedelmente al metodo operativo aziendale, sono "sopravvissuto" lavorando in senso assoluto soltanto con incarico scritto ed in esclusiva. E il più vicino possibile al prezzo che ritenevo "equo", dunque in borsino, cioè aderente alla richiesta d'acquisto che avevo a disposizione.
Mai... (e dico mai) ho voluto derogare a questa regola, a dispetto dei soliti luoghi comuni che ho avuto modo di ascoltare in ogni dove (ma la gente non firma l'incarico volentieri, ma qui l'esclusiva non te la da nessuno, ma questo è paese piccolo e nessuno è abituato a lavorare per iscritto, ma questa è quasi una metropoli e di esclusiva neanche a parlarne, ecc., ecc.)

In seconda battuta andrebbe fatto un profondo distinguo: perché esistono i Franchising immobiliari da una parte e poi esiste il Franchising di cui ho fatto parte io dall'altra.
Sono organizzati in maniera totalmente diversa!
Provate solo a pensare ad un aspetto... quanti di voi ricevono puntualmente un invito ad entrare in un Franchising? Probabilmente tutti quanti! Continuamente.
E quanti di voi, invece, hanno davvero mai ricevuto un invito esplicito istituzionale (intendo dire una cartolina, una lettera, un'email, una pubblicità) da parte del mio Franchisor? Probabilmente nessuno, perché lo sviluppo della rete (almeno da quando sono entrato io) si origina esclusivamente dall'interno, attraverso un processo di reclutamento di giovani in cerca di occupazione e della loro successiva formazione che, via via nel tempo, si è andata sempre più a perfezionare.

Da una parte quindi abbiamo Franchising sostanzialmente aperti a chiunque; dall'altra un Franchisor che invece si autoalimenta e cresce in seno le proprie ambizioni di sviluppo, generando da zero individualità professionali ben diverse (non sappiamo se meglio o peggio) dall' Agenti Immobiliari tradizionale.

Il discorso ovviamente si fa lungo e complesso; ma questa differenza è una prima base da cui partire per comprendere quale sia la strada da percorrere che puo' portare maggiori soddisfazioni in termini di efficacia sul mercato o, per restare in Topic, per sapere se oggi conviene appartenere ad un franchising.

Aggiunto dopo 12 minuti...

Non conoscendo il mondo delle agenzie immobiliari esterne ai Franchising, ho anche io alcune perplessità ed interrogativi, al fine di comprendere se sia meglio questo o quello!

Per esempio un agente immobiliare tradizionale come e con chi si confronta in termini di risultati di apprendimento e di produttività per capire a che punto sia nella "classifica naturale" che potrebbe fornire una risposta al questo "dov'è più conveniente stare?"

Quali modelli consulta, a quali s'ispira e su quali lavora quotidianamente?

Come capisce se sta andando bene o meno rispetto all'opportunità di mercato?

Non intendo riflessioni generiche intangibili o astratte... mi riferisco a dati certi, consultabili, confrontabili, numeri, statistiche, valori, determinazioni concrete e misurabili.

Ecco... cosa succede più o meno fuori dalle mie quattro mura dove sono nato, dove sono cresciuto e a cui mi sono (forse sbagliando) assuefatto?
 

abellocorporation

Membro Ordinario
Professionista
Ciao a tutti e ciao a loggino, io sono nato all' interno del gruppo tec.....sa partendo dall' agenzia per poi passare in kir...n. Sono indipendente perchè i miei progetti prevedono attività che vanno oltre l' intermediazione e con molta probabilità contro certi obblighi.
Concentrandomi attualmente sull' intermediazione reputo avendo fatto tutti i corsi di formazione del gruppo che il franchising ti da tanto se sai fruttare appieno gli strumenti messi a disposizione. gli start up si riducono e i risultati arrivano molto prima. Il confronto è garantito e non nego il fatto che mi piacerebbe essere un affiliato.... ora ci faccio un pensierino....:D

Aggiunto dopo 7 minuti...

ah una cosa che ho notato che utilizzando bene gli strumenti e il manuale operativo supportato dal marchio e pubblicità martellante, ti entra lavoro più semplicemente per via del marchio e dei giornali periodicamente e costantemente distribuiti in zona fidelizzando il cliente a sua insaputa mentre come indipendente devi sudare presentandoti e presentando le tue referenze perchè la gente non ti conosce come conosce un brand. Se domani i miei colori fossero verdi in zona farei strage :risata:
 

loggino

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao non nego il fatto che mi piacerebbe essere un affiliato.... ora ci faccio un pensierino....:D

Aggiunto dopo 7 minuti...

. Se domani i miei colori fossero verdi in zona farei strage :risata:

Io talvolta ho fatto il pensierino contrario, desiderando intimamente di uscire dalla rete (nonostante tutto cio' che al suo interno ho dato e ricevuto), pensando di ottenere benefici in termini di liberta'.

Bisogna pero' ricordare che il giardino degli altri, appare sempre appunto piu'.... verde!
 

enrico vicenza

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Io sono un giovane e questo gruppo mi ha cresciuto e gli sono immensamente grato ma per il modo di essere non lo trovavo e per certi regolamenti non lo ritenevo opportuno e ho cambiato agenzia. Se loggino ha piacere vorrei parlarne in privato.
 

Aran

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Però, secondo me, il Franchisor ha fatto una cosa ben più importante, attraverso il meccanismo di rete; ha fatto una cosa per me molto semplice: sin dal primo giorno trascorso come semplice collaboratore, mi ha messo a disposizione le condizioni e gli strumenti necessari affinché io stesso imparassi a conseguire incarichi a prezzo ed esclusivi.

Nessuno mette in dubbio l'efficenza della nave scuola tecnocasa per carità, io stesso ho iniziato lì, ma una volta assimilato il metodo ci ho messo poco a capire che il franchisor non ha più nulla da darmi a fronte di un vitalizio di 1500 € che al contrario mi chiede tutti i santi mesi, oltre ad serie di altri obblighi talvolta costosi e che limitano la mia libertà lavorativa.


Da una parte quindi abbiamo Franchising sostanzialmente aperti a chiunque; dall'altra un Franchisor che invece si autoalimenta e cresce in seno le proprie ambizioni di sviluppo, generando da zero individualità professionali ben diverse (non sappiamo se meglio o peggio) dall' Agenti Immobiliari tradizionale.

Quello che scrivi sopra non fa altro che avvalorare ciò che sostengo io. Il tuo Franchisor, che è certamente più avanti degli altri, ha capito benissimo di non aver nulla di veramente utile ai fini lavorativi da offrire a chi già svolge questa attività, per cui non perde tempo in tal senso. L'unica strada che può percorrere è ovviamente pianificare il suo sviluppo sulle giovani leve, poichè partendo da zero possono essere istruite e modellate piacimento. E comunque ti ripeto, è un dato di fatto che dalle mie parti sempre più titolari con gruppi di quattro o cinque agenzie stiano uscendo dal tuo marchio.


Per esempio un agente immobiliare tradizionale come e con chi si confronta in termini di risultati di apprendimento e di produttività per capire a che punto sia nella "classifica naturale" che potrebbe fornire una risposta al questo "dov'è più conveniente stare?"

Quali modelli consulta, a quali s'ispira e su quali lavora quotidianamente?

Come capisce se sta andando bene o meno rispetto all'opportunità di mercato?

Non intendo riflessioni generiche intangibili o astratte... mi riferisco a dati certi, consultabili, confrontabili, numeri, statistiche, valori, determinazioni concrete e misurabili.

Dati numeri e statistiche, che personalmente ritengo molto importanti per capire a che punto sono e come sto andando e quali devono essere i miei obbiettivi a breve, medio e lungo termine, li ricavo tranquillamente dalla mio background, analizzando i dati dell'anno precedente e di quello prima ancora, non ho certo bisogno dei numeri verosimili (perchè sappiamo tutti che spesso non sono reali) del marchio

Aggiunto dopo 14 minuti...

ah una cosa che ho notato che utilizzando bene gli strumenti e il manuale operativo supportato dal marchio e pubblicità martellante, ti entra lavoro più semplicemente per via del marchio e dei giornali periodicamente e costantemente distribuiti in zona fidelizzando il cliente a sua insaputa mentre come indipendente devi sudare presentandoti e presentando le tue referenze perchè la gente non ti conosce come conosce un brand. Se domani i miei colori fossero verdi in zona farei strage

La differenza in questo lavoro la fanno le persone non il marchio. Io parlo con la gente tutti i giorni, si ricordano di aver incontrato Paola piuttosto che Luigi o Marco piuttosto di Elena, ma raramente si ricordano per che marchio lavorano. La tanto decantata pubblicità a livello nazionale del Franchisor è solo fine a se stessa e serve più a motivare chi nel marchio ci lavora che altro. Strumenti, manuali operativi, corsi di marketing o di leadership se uno vuole se li può fare a prescindere dal marchio, esistono un sacco di società che vendono questo tipo di servizi. Non ti entrerà più gente in ufficio perchè sulla tua insegna c'è scritto pinco o pallino, ma perchè tu persona fisica sei più bravo, ci metti più impegno, sei più determinato.
 

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