pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Che il posto fisso sia un male italico é certo, ma per guarirlo serve la possibilità di cambiarlo il lavoro,quindi servono aziende e non mi pare una cima per adesso nel dare possibilità alle aziende... Ma é bravo nel mettere tasse e Non ridurre le spese... Poi scusate, ma "sono stato frainteso" non lo diceva qualcun altro? Guardate che Monti é come il Berlusca come idee... Se non ve ne siete accorti ... Riflettete sul perché
 

GladiusAgenteEst

Membro Junior
Confortante.. meno male che so di avere un Quoziente intelletivo di poco superiore ad un sedano altrimenti mi sarei offeso :sorrisone:



Vero... anzi verissimo... ma ometti un piccolo particolare , forse trascurabile... negli States ma non solo lì... anche in altri paesi civili ... i criteri di assunzione non sono , la raccomandazione, il nepotismo, o altre virtù tutte italiane, se vali nel tuo lavoro ( fosse anche lo svuota ceneriere ) ti prendono e fai carriera.

Quello che forse voleva dire Monti e sottolineo forse ( me lo sono fatto spiegare e spero di riportare in maniera corretta :sorrisone:) era che bisogna abbandonare il concetto di posto fisso = stipendio e non far niente, per intenderci il concetto di Impiegato pubblico , e di darsi una flessibilità lavorativa ossia rimboccarsi le maniche e lavorare... Il problema che in un paese come l'italia , dove va avanti non chi merita ma chi è raccomandato o si fa raccomandare, dove se vuoi avviare un impresa vieni immediatamente soffocato dalle tasse e balzelli vari, dove non ci sono incentivi ad avviare l'impresa, dove per fare la libera professione, l'imprenditore, o altro attività in proprio se non ti attacchi ad un carro o al potente di turno farai la fame, dove quando sei arrivato a 50 anni sei un' inutilità, dove se sei giovane devi fare esperienza e quindi devi farti sfruttare, dove non si investe in ricerca, dove esistono le lobby , dove se sei un povero cristo potrai avere anche l'intelligenza di Einstein ma sei un deficiente.... bene in un paese con queste premesse abolire gli strumenti obbligatori di difesa dei diritti dei lavoratori significa solo rendere schiave le persone.

Io non sto dicendo che sono tutti stupidi. Semplicemente il discorso andava interpretato e non c' era affatto bisogno di incavolarsi o alterarsi. Cosa mai avrebbe dovuto dire ??? Posto fisso per tutti (e non è possibile) così gli agenti imm. vendono tante case??? Poi boh...sarò strano io.
 

POGGIBONSI CASE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si d’accordo il posto fisso è monotono ,sarebbe l’ideale cambiare azienda ogni 5 anni, anche solo per vedere facce nuove,ma c’e’ sempre un ma,il finanziamento per l’acquisto della nuova auto ,o anche della lavatrice di casa che si è rotta ,te lo erogano solo se hai il posto fisso ,per non parlare del mutuo fino anche alla locazione della casa.
Ergo bisognerebbe agire prima sulle regole delle banche e poi sui dipendenti ,perchè cosi’ si rischia di bloccare l’economia,già ora abbiamo perso la fascia che va dai 20 ai 30 anni perchè non se lo possono permettere di acquistare casa,cosi' rischiamo di perdere anche gli altri ,vorrà dire che compreranno solo quelli che i soldi ,li fanno rientrare con lo scudo fiscale !!
Gli investimenti stranieri inoltre, non ci sono per la troppa burocrazia e per la corruzione, non certo per l'articolo 18,visti anche gli ultimi problemi che ha avuto l'ikea a Pisa non sono certo per l'articolo 18.
 

studiopci

Membro Storico
Difatti il discorso dell' lavoro flessibile è molto vasto e pone una serie di problematiche, prima di tutto è un discorso culturale, dobbiamo dirlo che non non siamo molto abituati a questa modalità lavorativa, e credo non per colpa nostra, i politici ci hanno campato, e anche tutto il sistema economico e finanziario, comunque il problema secondo me è che per come la si vuole mettere e per come è uso e costume in Italia questo smantellamento crea solo ed ufficilaizza la precarietà. L'italia purtroppo è il paese dei furbi governato dai loro degni compari, siamo noi che abbiamo inventato il conflitto di interesse, avessimo e vivessimo in uno stato dove la politica prima di tutta fosse precaria e non posto fisso privilegiato, dove la politica stesse fuori dalle istituzioni pubbliche, dalle banche , dalle aziende, dalle industire, dove non esistesse la raccomandazione, il privilegio familiare, la successione ereditaria nei posti chiave, e tante altre schifezze... allora si potrebbe guardare con fiducia alla flessibità, ma... per come sono le cose quì non è possibile. Fabrizio
 

GladiusAgenteEst

Membro Junior
Si d’accordo il posto fisso è monotono ,sarebbe l’ideale cambiare azienda ogni 5 anni, anche solo per vedere facce nuove,ma c’e’ sempre un ma,il finanziamento per l’acquisto della nuova auto ,o anche della lavatrice di casa che si è rotta ,te lo erogano solo se hai il posto fisso ,per non parlare del mutuo fino anche alla locazione della casa.
Ergo bisognerebbe agire prima sulle regole delle banche e poi sui dipendenti ,perchè cosi’ si rischia di bloccare l’economia,già ora abbiamo perso la fascia che va dai 20 ai 30 anni perchè non se lo possono permettere di acquistare casa,cosi' rischiamo di perdere anche gli altri ,vorrà dire che compreranno solo quelli che i soldi ,li fanno rientrare con lo scudo fiscale !!
Gli investimenti stranieri inoltre, non ci sono per la troppa burocrazia e per la corruzione, non certo per l'articolo 18,visti anche gli ultimi problemi che ha avuto l'ikea a Pisa non sono certo per l'articolo 18.

Si ma, egreggi colleghi, che il posto fisso è una cosa che durante gli ultimi 25 anni è andata calando non doveva dirlo Monti su via...e non sono neanche sicuro che in realtà un governo tecnico possa fare qualcosa per cambiare le cose. Qui siamo arrivati al punto che se qualcuno sa fare qualcosa deve solo che mettersi in proprio, potendo. C' è qualche lavoratore molto specializzato a tempo indeterminato, e ritengo che questo bene o male sia solo che merito del lavoratore stesso e poi ci sono gli statali e i parastatali, e qui si va dai professori ai carramba, ai pulotti, agli spazzini ecc..ecc..una ragazza che conosco, uscita dall' università con tutti 30 in geologia ora ha il posto fisso a tempo indeterminato non statale. Ma presso una società petrolifera, e comunque a 1200 euro al mese. Altrimenti, con voti nella media, tempi di laurea + lunghi o addirittura senza laurea, l' unico merito che conta è essere usciti da una vagina piuttosto che da un altra. Ma anche i figlioletti di papa, alla fine per forza di cose non possono essere molti. E per fortuna perchè per me sono già troppi.:?
 

Dumarest

Membro Attivo
Professionista
L'articolo 18 è stato usato e abusato negli anni, rammento che ai tempi Maserati fu costretta a riassumere un dipendente licenziato perché fotografato durante la premiazione di una gara di pugilato. Niente di male, se non che il tipo era in malattia, bravo a vincere nonostante il suo stato, cattiva la Maserati che lo licenziò.
A furia di proteggere i lazzaroni si è arrivati a oggi, quando l'articolo 18 è diventato una palla al piede da rimuovere, a ben vedere la cosa fa ridere, visto che il PD deve appoggiare il governo in una azione che colpisce parte del suo elettorato di riferimento... ma forse Bersani e C. hanno altro a cui pensare, in questi giorni. :sorrisone:
 

POGGIBONSI CASE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
NO quello che intendevo e forse ,mi sono dilungato troppo e non sono riuscito a far comprendere ,qual era il mio reale pensiero ,ben venga l'abolizione dell'articolo 18,ma a patto che le banche eroghino prestiti e mutui ugualmente altrimenti assisteremo ad una inevitabile contrazione dell'economia ,poi Monti ha detto che l'art.18 terrebbe lontano gli investitori niente di + sbagliato ,l'Ikea ha trovato a Pisa difficoltà politiche e burocratiche ,di assumere 100 giovanotti con l'art.18 e che magari un domani comprano casa accendendo un mutuo ,non era sicuramente un problema ,altro esempoi l'esselunga non riesce ad aprire a Modena ed a Livorno e anche li' il problema non e' assumere ragazzi che potrai difficilemte licenziare:):)
 

studiopci

Membro Storico
Queste baggianate dell'art. 18 o di altre invenzioni che ciclicamente vengono usate come colpevoli della mancata " calata " di investitori dall' estero ... lasciamole agli ascoltatori della domenica ed alle chiacchere da bar. Dall'Estero non vengono ad investire in Italia perchè non c'è convenienza e perchè per un'azienda estera o investitore estero in Italia esistono regole, vessazioni e sistemi assurdi incomprensibili a noi... figuriamoci a chi non è neanche abituato a parlarne... basti pensare che per aprire un societa Limited , l'equivalente della S.r.L. italiana, in Inghilterra basta versare 1 £ ed in 24 ore ( dicasi 24 ) si apre la società, se proprio vai di fretta con 70 £ l'apri in 1 ora ( dicasi 1 ) fino a 10.000 £ non sei obbligato alla V.A.T. ( la nostra IVA ) , hai 3 scaglioni di tassazione, il più alto è il 30 % se superi il 1.500.000 £ , inoltre hai la possibilità per i primi tre anni di concordare la tassazione con L' A.d.E inglese dichiarando un massimale di fatturato e poi devi solo dichiarare cosa vuoi fare ... niente altro... la dichiarazione redditi è semplice da presentare ed è un conto di entrate ed uscite, il recupero dei crediti è inesistente, nel senso che ... o paghi o ti fanno chiudere. Vogliamo fare l'elelnco delle assurdità, delle autorizzazioni che devi aspettare, delle spese che ci vogliono per aprire una società in Italia, di tutte le file e degli ingranagggi che devi ungere, delle leggi e leggine che devi conoscere, delle tasse che devi anticipare ancorprima di iniziare l'attività ed altro ?????
 

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