armonica76

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve
sono nuovo del forum, per cui spero di aver inserito la discussione nella sezione giusta.
Ho anche provato a fare una ricerca ma non ho trovato un caso simile al mio. Nel caso mi fosse sfuggito, me ne scuso.

Dunque, ho trovato un immobile che mi interessa. E' la mia prima casa. L'immobile è all'interno di una corte e - come tutte le unità della corte - è ristrutturato solo esternamente. L'interno è lasciato al rustico.
L'agenzia immobiliare, dopo un paio di incontri, mi ha spiegato che l'impresa è in liquidazione. Dalla visura camerale risulta un'importante esposizione debitoria con alcune banche.
Negli ultimi giorni è emersa la necessità (dell'agenzia e della banca) di accelerare: in sostanza pare che prima di chiudere la società in accordo con la banca si stia cercando di vendere - a prezzi competitivi - quello che si riesce. Compresi gli immobili della "mia" corte.

I miei dubbio sono:
- che rischi comporta comprare casa da una società in liquidazione?
- è possibile che altri creditori della società (ad iniziare dalle altre banche) possano mettere in discussione l'operazione o rivalersi su di me?
- è possibile che un eventuale curatore fallimentare contesti il prezzo di acquisto (più basso di quello di mercato)?

Spero di essere stato chiaro.
Grazie a tutti delle eventuali risposte.
 

topcasa

Membro Storico
Salve
sono nuovo del forum, per cui spero di aver inserito la discussione nella sezione giusta.
Ho anche provato a fare una ricerca ma non ho trovato un caso simile al mio. Nel caso mi fosse sfuggito, me ne scuso.

Dunque, ho trovato un immobile che mi interessa. E' la mia prima casa. L'immobile è all'interno di una corte e - come tutte le unità della corte - è ristrutturato solo esternamente. L'interno è lasciato al rustico.
L'agenzia immobiliare, dopo un paio di incontri, mi ha spiegato che l'impresa è in liquidazione. Dalla visura camerale risulta un'importante esposizione debitoria con alcune banche.
Negli ultimi giorni è emersa la necessità (dell'agenzia e della banca) di accelerare: in sostanza pare che prima di chiudere la società in accordo con la banca si stia cercando di vendere - a prezzi competitivi - quello che si riesce. Compresi gli immobili della "mia" corte.

I miei dubbio sono:
- che rischi comporta comprare casa da una società in liquidazione?
- è possibile che altri creditori della società (ad iniziare dalle altre banche) possano mettere in discussione l'operazione o rivalersi su di me?
- è possibile che un eventuale curatore fallimentare contesti il prezzo di acquisto (più basso di quello di mercato)?

Spero di essere stato chiaro.
Grazie a tutti delle eventuali risposte.
Io a posto tuo ci toglierei testa.
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
@ top. casa.....non è' detto . Io verificherei che non ci siano ipoteche iscritte e pagherei il giusto prezzo magari con una valutazione certificata ( non è detto che il prezzo pagato sia fuori mercato ) quindi farei un preliminare trascritto o andrei subito al rogito.Se l'immobile e' vendibile basta prendere le giuste precauzioni del caso e.....io lo farei.
 
M

marcellogall

Ospite
Sono d'accordo con Silvio Luise. Dopo un'accurata verifica sulla situazione ipotecaria
e una velocissima trascrizione di preliminare entro la mattina successiva (qui ci vuole la completa collaborazione del notaio), non dovrai affrontare rischi particolari.
 

armonica76

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Vi ringrazio delle risposte. Provo ad aggiungere qualche elemento.
Sto cercando di capire bene qual è la situazione, ma credo proprio che sull'immobile ci sia un'ipoteca (ma vista la mia ignoranza in materia potrei anche sbagliarmi): credo che ci sia perché ormai l'offerta dovrei farla alla banca (che aveva concesso il mutuo all'impresa per fare i lavori), mentre l'impresa è fuori gioco.

In base a quello che mi ha spiegato l'agenzia, con la banca stanno provando a vendere alcuni immobili (a prezzi ribassati) prima di portare i libri in tribunale (credo per fallimento). Dopo di che gli immobili non venduti saranno messi all'asta.

Sempre secondo l'agenzia in questa fase non vi è alcun rischio. Per altro potrebbe anche esserci la possibilità di aprire il mutuo con la banca creditrice.

Io resto un po' diffidente, perché non vorrei poi essere coinvolto nel successivo fallimento. Per altro la banca a cui dovrei fare l'offerta è solo di quelle con cui la società ha debiti (immagino per altri interventi immobiliari).

Che ne dite?
 

topcasa

Membro Storico
@ top. casa.....non è' detto . Io verificherei che non ci siano ipoteche iscritte e pagherei il giusto prezzo magari con una valutazione certificata ( non è detto che il prezzo pagato sia fuori mercato ) quindi farei un preliminare trascritto o andrei subito al rogito.Se l'immobile e' vendibile basta prendere le giuste precauzioni del caso e.....io lo farei.
A volte solo la trascrizione all'AdE non basta..............
 

topcasa

Membro Storico
Sono d'accordo con Silvio Luise. Dopo un'accurata verifica sulla situazione ipotecaria
e una velocissima trascrizione di preliminare entro la mattina successiva (qui ci vuole la completa collaborazione del notaio), non dovrai affrontare rischi particolari.
E tu pensi che il notaio corra? ha i suoi famosi tempi tecnici.
 
M

marcellogall

Ospite
E tu pensi che il notaio corra? ha i suoi famosi tempi tecnici.

E' vero che il notaio trascrive solitamente 10/15 giorni dopo ma per esperienza recente e in una situazione identica il notaio ha fatto esattamente quanto gli era stato chiesto dalla parte acquirente, ha trascritto il giorno successivo.
 

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