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Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve, scrivo per un mio amico.
Suo padre gli ha donato 3 anni fa una casa.
Ora il padre, che è proprietario di una casa con ipoteca di primo grado per un mutuo con la banca che paga regolarmente, è indebitato per somme molto alte con altre finanziarie. Le somme tuttavia potrebbero essere soddisfatte con la casa stessa.
Il mio amico teme che i creditori possano esperire azione di revocazione e quindi chiedere la revoca della donazione fatta in suo favore dato che la casa di suo padre è già ipoteca.
Io ritengo di no, in quanto per l'azione di revocazione occorre che il debitore si sia spogliato del suo patrimonio per frodare i creditori, ma a parte che non c'è frode, il debitore ossia il padre del mio amico ha ancora attivo nel suo patrimonio quindi perchè andare ad intaccare una donazione fatta al figlio che tra l'altro non ha null'altro e in questa casa ci risiede?
 
M

marcellogall

Ospite
Salve, scrivo per un mio amico.
Suo padre gli ha donato 3 anni fa una casa.
Ora il padre, che è proprietario di una casa con ipoteca di primo grado per un mutuo con la banca che paga regolarmente, è indebitato per somme molto alte con altre finanziarie. Le somme tuttavia potrebbero essere soddisfatte con la casa stessa.
Il mio amico teme che i creditori possano esperire azione di revocazione e quindi chiedere la revoca della donazione fatta in suo favore dato che la casa di suo padre è già ipoteca.
Io ritengo di no, in quanto per l'azione di revocazione occorre che il debitore si sia spogliato del suo patrimonio per frodare i creditori, ma a parte che non c'è frode, il debitore ossia il padre del mio amico ha ancora attivo nel suo patrimonio quindi perchè andare ad intaccare una donazione fatta al figlio che tra l'altro non ha null'altro e in questa casa ci risiede?

Credo che il pericolo sia veramente aleatorio.
La revoca è possibile solo quando la donazione o la vendita di un bene appartenente al debitore sia susseguente al pignoramento.
In caso di donazione antecedente la parte creditrice dovrà provare che l'alienazione del bene sia stata fatta per eludere la soddisfazione del debito.
Il fatto poi che ci sia un patrimonio in capo al padre che potrebbe soddisfare
le richieste dei creditori dovrebbe dare la massima tranquillità
 

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Membro Ordinario
Privato Cittadino
Gentile Marcello,
purtroppo facendo una ricerca ho letto che risulta sufficiente che il debitore abbia diminuito il suo patrimonio senza necessariamente comprometterlo. Dunque anche se c'è un'altra casa potrebbero rivalersi su quella donata in quanto sulla prima c'è comunque un'ipoteca di primo grado e dunque per il secondo creditore sarebbe rischioso procedere con un'asta in quanto potrebbe soddisfarsi solo in via secondaria.
Tuttavia, a rigor di logica mi domando... un giudice che accerta che il donatario ha quest'unica casa nella quale vive e per la quale ha speso soldi di manutenzione ordinaria e straordinaria, potrebbe mai accettare una revocatoria e sbattere fuori un ragazzo di 30 anni quando c'è comunque un altro immobile che sebbene ipotecato potrebbe soddisfare il debito?
 
M

marcellogall

Ospite
Gentile Marcello,
purtroppo facendo una ricerca ho letto che risulta sufficiente che il debitore abbia diminuito il suo patrimonio senza necessariamente comprometterlo. Dunque anche se c'è un'altra casa potrebbero rivalersi su quella donata in quanto sulla prima c'è comunque un'ipoteca di primo grado e dunque per il secondo creditore sarebbe rischioso procedere con un'asta in quanto potrebbe soddisfarsi solo in via secondaria.
Tuttavia, a rigor di logica mi domando... un giudice che accerta che il donatario ha quest'unica casa nella quale vive e per la quale ha speso soldi di manutenzione ordinaria e straordinaria, potrebbe mai accettare una revocatoria e sbattere fuori un ragazzo di 30 anni quando c'è comunque un altro immobile che sebbene ipotecato potrebbe soddisfare il debito?

Abbiamo avuto recentemente alcune sentenze della Cassazione che hanno contraddetto quelle di primo e secondo grado e quindi non vi possono mai essere certezze. Col buon senso si dovrebbe essere certi che, in questo caso, non vi è possibilità di aggredire la donazione e la stessa legge lo chiarisce.
Alla tua ultima domanda dovrei rispondere che, a rigor di logica, nessun giudice dovrebbe accettare una revocatoria nel caso in questione ma nessuno te ne potrà mai dare la certezza assoluta.
Credo comunque che il tuo amico dovrebbe stare abbastanza tranquillo.
 

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Membro Ordinario
Privato Cittadino
Non penso ci sia altro da sapere, anzi ne sono sicuro. La situazione è questa.
Quindi ricapitolando... potrebbe succedere tuttavia un giudice di buon senso andrebbe a valutare anche altre cose non espressamente richieste dalla legge ossia il fatto che revocandola il ragazzo rimarrebbe senza la sua unica casa e al debitore che ha creato i casini rimarrebbe invece la sua di casa.
confermate?
 

topcasa

Membro Storico
Non penso ci sia altro da sapere, anzi ne sono sicuro. La situazione è questa.
Quindi ricapitolando... potrebbe succedere tuttavia un giudice di buon senso andrebbe a valutare anche altre cose non espressamente richieste dalla legge ossia il fatto che revocandola il ragazzo rimarrebbe senza la sua unica casa e al debitore che ha creato i casini rimarrebbe invece la sua di casa.
confermate?
Spero per te che sia così, di sicuro dipende dal Giudice, anche se questi spesso sono strani.
 

MELISSA75

Membro Attivo
Professionista
credo che l'azione revocatoria debba essere esercitata entro un determinato periodo ma non ricordo i termini appena ho tempo cerco e posto...
saluti a tutti
 

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