roberta budassi

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buongiorno,nel 2007 ho preso in affitto un appartamento per avviare un centro estetico pagando un affitto commerciale ma al catasto questo appartamento è accatastato come A3,quindi appartamento.
Quando ho iniziato i lavori,per il negozio,ho scoperto che l'impianto elettrico non era a norma rispetto al contratto che ho firmato.La mia domanda è:HA CHI SPETTANO LE SPESE PER LA CONFORNITà D'IMPIANTO ELETTRICO E PER LAVORI CHE HO DOVUTO SOSTENERE PER METTERLO A NORMA? grazie roberta.
 

Architetto

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Ciao, all'atto della stipula della locazione, il locatore avrebbe dovuto consegnare le dichiarazioni di conformità, necessarie anche per aprire le utenze di erogazione, sia energetiche e di gas; se all'interno dei locali non è stata apportata nessuna modifica allora l'impianto deve risultare conforme e pertanto, anche oggi, la certificazione redatta ai sensi del DM 37/08 è in capo alla proprietà dell'immobile; al contrario, se necessita apportare modifiche per esigenze di attività allora queste coprono tutto l'impianto e la certificazione è dovuta da parte tua ...;)
 

Bastimento

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Questo è un tema ricorrente: potreste citare la legge che impone l'obbligo al proprietario?

1° - Nel 2007 non esisteva ancora l'obbligo per il locatore di consegnare le certificazioni impianti.
2° - Non sarà il caso postato, ma non vedo cosa impedisca al locatore di specificare sul contratto che gli impianti vengono consegnati nello stato di fatto ed eventuali adeguamenti, compresa la variazione di destinazione d'uso se richiesta, specie per le esigenze della attività, saranno a totale carico del conduttore.

Altra cosa è invece la responsabilità: in mancanza di certificazione, in caso di incidente, sarà a carico del locatore dimostrare che l'impianto era adeguatamente sicuro.

Sarebbe opportuno che la legislazione facesse una buona volta chiarezza. Oggi non mi pare che nessuna legge prescriva una norma specifica (almeno per gli impianti esistenti): la norma CEI al contrario è condizione sufficiente a dichiarare conforme e sicuro (realizzato a regola d'arte) l'impianto. Ma ad esempio la presenza del salvavita è sufficiente in u.i. abitative a considerare adeguato l'impianto.

Detto questo, la situazione postata presenta parecchie singolarità, come p.e. sollevare il problema impianti a distanza di 6 anni!!! e tacere sulla destinazione d'uso (altra fantomatica problematica, il più delle volte disattesa ed ignorata)
 

topcasa

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In italia purtoppo tante norme sono ignorate e disattese ma quando ci scappa il morto la legge parte lenta ed inesorabilmente colpisce
 

Bastimento

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Privato Cittadino
In italia purtoppo tante norme sono ignorate e disattese ma quando ci scappa il morto la legge parte lenta ed inesorabilmente colpisce

L'avevo indirettamente citato, ma ciò non toglie che mi sembra azzardato affermare che la messa a norma spettava o spetta al proprietario: la domanda era questa.
 

Bastimento

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Privato Cittadino
A me non sembra azzardato. Se poi un proprietaro delega od autorizza altri è un'altra cosa.

Forse non ci siamo intesi: concordo con te che la sicurezza non ha prezzo. Però non sono convinto che sia obbligatorio, in caso di locazione, garantire gli impianti: anzi, potrei anche consegnarli privi di impianto, se questo è pattuito ed esplicito.

Se questa premessa è vera, non riesco a capire come si possa affermare senza se e senza ma, che alla proprietà spetti la certificazione. Tutto qui.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
concordo con te che la sicurezza non ha prezzo. Però non sono convinto che sia obbligatorio, in caso di locazione, garantire gli impianti: anzi, potrei anche consegnarli privi di impianto, se questo è pattuito ed esplicito. Se questa premessa è vera, non riesco a capire come si possa affermare senza se e senza ma, che alla proprietà spetti la certificazione. Tutto qui.

Ciao Bastimento ...
abbiamo avuto modo di chiarire la questione in altri post ...
in ogni caso se un impianto esisteste (ante 90), allora con l'installazione di un interruttore IDMT (salvavita) da 0.03mA risulta conforme, ovvio che deve essere presente l'impianto di terra ...
Post alla L.46/90 allora si ha la conformità ed il requisito che citavi delle norme CEI, in particolare la 64-8, richiedono la certificazione di conformità ...
e per ritornare alla domanda iniziale, vale quanto ho detto nel mio #2...:)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ciao Bastimento ... abbiamo avuto modo di chiarire la questione in altri post ...
Già, ma evidentemente non siamo ancora totalmente allineati....;). :) ;)


se un impianto esisteste (ante 90), allora con l'installazione di un interruttore IDMT (salvavita) da 0.03mA risulta conforme, ovvio che deve essere presente l'impianto di terra ...

L'art. 6 del DM37/2008 così recita:
3. Gli impianti elettrici nelle unita' immobiliari ad uso abitativo
realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati
di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti
all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti diretti,
di protezione contro i contatti indiretti o protezione con
interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non
superiore a 30 mA

Nota intanto che usa la parola adeguati, non il termine conformi : non viene poi mai indicato l'obbligo della messa a terra. Questa di solito è considerata necessaria per la protezione rispetto ai contatti indiretti, cosa che il differenziale ad alta sensibilità (I < 30 mA) assolve senza bisogno di avere una resistenza verso terra di pochi ohm.
La cosa era già specificata anche nella vecchia 46/90, in particolare nel regolamento di attuazione DM 447/91 all'art. 5 comma 8.

e per ritornare alla domanda iniziale, vale quanto ho detto nel mio #2...
Ora io leggo:
Ciao, all'atto della stipula della locazione, il locatore avrebbe dovuto consegnare le dichiarazioni di conformità, necessarie anche per aprire le utenze di erogazione, sia energetiche e di gas;
Ancora il DM37/2008 del 22 gennaio 2008 all'art. 13 prevedeva la consegna della certificazione, ma questa è stata abolita a partire dal 26/6/2008 . Quindi nel 2007 il proprietario non aveva obblighi di consegna documentazione.

Quanto agli allacci delle utenze, spesso le società non lo richiedono in caso di subentro.

Ovviamente concordo con te che la miglior cosa è conformarsi totalmente alle norme tecniche: ma visto che parliamo di un contratto del 2007, finora accettato, l'aspetto mi pare più di tipo legale che tecnico. La mia risposta andava in questa direzione.
 

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