sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Quando un contratto è sottoscritto e firmato dalle parti dovrebbe rientrare nell'ottica dell'assoluto e non in quella del possibile...

La rinegoziazione di un contratto è un istituto vecchio come il mondo, tant'è che ne siamo pieni tutto intorno.

Se iniziamo a discutere anche sui contratti dello stato non siamo diversi da alcuni paesi africani dove un re si sveglia alla mattina e dopo aver stuprato un certo numero di bambine decide di non voler pagare i suoi debiti e fa uccidere i creditori...
Ti assicuro che succede...
Ora succede anche da noi...

Non capisco questo sforzo verso la drammatizzazione; faccio notare che alla controparte non andrà poi così male come la vuoi dipingere, peggio sarebbe stato se lo stato avesse occupato gli immobili di forza e senza pagare imponendo di fatto un potere coercitivo.

Invece la controparte è libera di non accettare le nuove condizioni e rifiutarsi mandandoli anche a quel paese ed affittando ad altri.

Ho un caro amico che per lo stato ha lavorato per anni, costruiva le stazioni e gli uffici postali.
Oggi la sua casa è all'asta e la sua società ha un debito verso i creditori di oltre 2 milioni di € (gli altri li ha pagati di tasca sua) , ha anche un credito verso gli enti che gli hanno commissionato i lavori di 12 milioni circa ma lo stato non paga ed equitalia non da tregue.
la legge è fatta ma i decreti attuativi no.

Mi spiace per il tuo amico ma credo che l'epoca delle stazioni e degli uffici postali sia già finita da un pezzo. Le prime hanno esaurito la spinta alla diffusione e, con le dovute rare eccezioni, offriranno al massimo necessità di manutenzione, le seconde stanno incappando nella virtualizzazione della finanza e nella privatizzazione.

Nelle sedi dell'ex P.C. gioiscono...hanno finalmente spezzato le reni al padrone (vecchio slogan anni '60) quello che non comprendono è che i suoi operai ora non hanno più un lavoro...e votavano per loro, forse qualcuno adesso non lo farebbe più...

Si, abbiamo vinto, abbiamo vinto! :fico:

Guarda che queste ... rinegoziazioni unilaterali per spending review colpiscono tutti. Colpiscono, ad esempio, gli operai che si sono visti chiusa la fabbrica delocalizzata nottetempo insieme ai macchinari mentre erano tutti in ferie, colpiscono, ad esempio, i bancari che si sono visti stracciare il contratto nazionale otto mesi prima della scadenza (non bastava aspettare?) ; colpiscono i proprietari di locali commerciali che si vedono proporre l'aut-aut "o abbassi il canone o chiudo". Di ci che lo stato dovrebbe fare eccezione? io penso di no,

Resta il fatto che forse hai ragione, molti contratti erano stati sottoscritti a condizioni e termini inusuali ma quando uno stato, un paese, accetta tali condizioni, può cambiarle solo alla naturale scadenza altrimenti è il caos.

No, non è caos, è previsto e normato. E poi non è detto che sarà applicato a tappeto e subito, ci vorranno mesi e anni ...

Anche il rapporto tra cittadino e stato è il risultato di un contratto impilicito e non sottoscritto ma che rientra nella voce "usi e costumi" che ognuno di noi accetta (evasori a parte) se vuol vivere in una determinata nazione.

Appunto, a chi non sta bene quella è la porta. Di sicuro lo stato non ti obbliga a vivere nei suoi confini o a produrre alla sue condizioni, ciascuno è libero di cambiare aria.

Cosa succederebbe se domani ognuno di noi (a questo punto leggittimamente visto che l'esempio deve arrivare dall'alto) decidessimo di rescindere i nostri di contratti o di applicere condizioni unilaterali come il nostro stato fa?

E' una questione di libertà e rapporti di forza. Puoi chiedere il divorzio da qualsiasi cosa, sta a te valutare costi e benefici.

O vuoi impedire a chicchessia di cambiare idea? E come? Con la galera?
 

adimecasa

Membro Senior
Agente Immobiliare
:basito::confuso:per carlamura, e secondo te perchè l'hai pagato poco? e hai fatto l'affare??????[DOUBLEPOST=1385377016,1385376796][/DOUBLEPOST]per andrea boschini, in quello che ci meritiamo, prova a guardarti in giro, te ne rendi conto
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
a questo punto possiamo dire che i bond argentini della Kirkner , nei confronti dei creditori, sono corretti perche " il mercato lo impone" ? non scherziamo dai...infatti la Corte di Appello di New York gli ha dato torto ancora.
Stiamo parlando di una Nazione eccheccavolo, mica della tritatubi spa.
Gli impegni soprapresi, sono di enti dello stato italiano, non del "burundi", e se nemmeno una nazione mantieni gli impegni...perche' li devo mantenere IO ??
 

e_l_e

Membro Attivo
Privato Cittadino
puoi trincerarti dietro contratti superblindati, ma quando la controparte contravviene all'impegno preso, la mediazione è lunga, tortuosa e costosissima. Ciò detto, si ripresenta il solito annoso problema del Burundi e del resto del Mondo...non c'è tutela e arriva a termine solo chi può pagare. E quando finiscono i soldi, te ne vai con una mano davanti e l'altra dietro (i famosi cocci)
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
a questo punto possiamo dire che i bond argentini della Kirkner , nei confronti dei creditori, sono corretti perche " il mercato lo impone" ? non scherziamo dai...infatti la Corte di Appello di New York gli ha dato torto ancora.
Stiamo parlando di una Nazione eccheccavolo, mica della tritatubi spa.
Gli impegni soprapresi, sono di enti dello stato italiano, non del "burundi", e se nemmeno una nazione mantieni gli impegni...perche' li devo mantenere IO ??

Il punto è che i tempi son cambiati e prima o poi i nodi vengono al pettine; una volta bastava aumentare il debito per erogare nuovi fondi, adesso bisogna farsi bastare quello che è rimasto. Per alcuni anni abbiamo fatto finta di non capire che stava arrivando il conto, adesso, un pò per volta, saranno presi provvedimenti per tentare di recuperare sostenibilità.

Se credete che questa sia un eccezione o un problema passeggero rischiate di sottovalutare il cambio d'epoca. Avremo sempre meno stato ed inizialmente meno servizi e meno welfare garantiti dall'alto.

Persino Bankitalia ha scorporato una società per la gestione dei suoi immobili non strumentali; sapete cosa vuol dire? che presto dipendenti e funzionari non potranno contare più sull'"aiutino" aziendale per affitti calmierati e mutui vantaggiosi.[DOUBLEPOST=1385381293,1385381074][/DOUBLEPOST]
puoi trincerarti dietro contratti superblindati, ma quando la controparte contravviene all'impegno preso, la mediazione è lunga, tortuosa e costosissima. Ciò detto, si ripresenta il solito annoso problema del Burundi e del resto del Mondo...non c'è tutela e arriva a termine solo chi può pagare. E quando finiscono i soldi, te ne vai con una mano davanti e l'altra dietro (i famosi cocci)

Appunto, è il classico "non puoi cavare il sangue dalle rape". Se la controparte sta agendo in maniera furbesca puoi/devi tentare di obbligarlo a rispettare i patti , ma se i motivi della rottura è la carenza di risorse c'è poco da lamentarsi.
 

Ale.

Membro Senior
Professionista
I tempi cambiano, cambiano le risorse e le esigenze e piaccia o no bisogna adeguarsi, nulla è eterno.

questo potrebbe essere scritto sulla lapide del "mito " immobile.......io contrariamente a chi continua a pensare l'edilizia come il volano dell'economia credo che i tempi stiano cambiando......non che non ci sarà un mercato per il settore ma credo che il futuro sia investire sul lavoro e sui redditi invece del comodo cassetto "immobile"...........vedi Germania.....
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
questo potrebbe essere scritto sulla lapide del "mito " immobile.......io contrariamente a chi continua a pensare l'edilizia come il volano dell'economia credo che i tempi stiano cambiando......non che non ci sarà un mercato per il settore ma credo che il futuro sia investire sul lavoro e sui redditi invece del comodo cassetto "immobile"...........vedi Germania.....

L'edilizia era e resta un volano dell'economia ed in quanto tale mette in circolo risorse ed energie provenienti da altrove; se viene a mancare potenza al motore il volano c'ha poco da distribuire. In parole povere l'edilizia segue e non precede la crescita economica come qualcuno si ostina a dichiarare.

L'edilizia inoltre non è l'unico volano a disposizione, è solo il più facile da usare perchè è diffuso in maniera capillare, a basso retaggio culturale e rapido nei ritorni.

Altri volano sono, ad esempio, la ricerca scientifica ed universitaria, le arti in genere, i beni di lusso, le tecnologie avanzate; tutta roba che presuppone coraggio negli investimenti e tanta fatica e tanta pazienza nei ritorni.[DOUBLEPOST=1385387282,1385387144][/DOUBLEPOST]
In europa si Usa Japan Inghilterra no stampano banonote

Ti piacerebbe che fossimo al loro posto?

Sai a quanto ammonta il totale dei debiti del Regno Unito?

Sai perchè ciascuno dei tre si può ostinare ancora a stampare in debito rinviando la resa dei conti?
 

Ale.

Membro Senior
Professionista
L'edilizia in buona sostanza e' il volano del passato......ora bene se riparte il settore ma servono volani piu' moderni
 

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