Belfagor

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Privato Cittadino
Prospetto agli esimi professionisti frequentatori del forum il seguente problema:

Mia moglie nel 2003 a seguito della morte del padre ha ereditato una quota (1/18) di un immobile.
Nei tempi prescritti è stata fatta la pratica di successione e tale condizione di proprietaria di 1/18 dell'immobile risulta nei registri del catasto come da visura catastale. Su tale quota è stata nel tempo pagata l'IRPEF e ICI . Inoltre poichè l'immobile versava in stato di pressochè abbandono mia moglie è stata diffidata dal Comune ove è ubicato il fabbricato a porre in essere quanto necessario per la messa in sicurezza dello stesso
Stante la esigua quota di possesso (peraltro l'immobile è anche distante dal luogo di residenza) mia moglie ha proposto la cessione quasi gratuita della propria quota ad altro erede, da farsi mediante atto di vendita. In occasione della presa di contatto con un notaio di Roma per la stipula dell'atto questi ha richiesto a mia moglie in quanto parte venditrice la somma di 500 Euro per la pratica di trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. Ora già la transazione era gravata da passività corrispondenti ad onorari del geometra per la stesura della relazione asseveratrice della regolarità urbanistica/catastale e certificazione energetica (incombenza ineludibile) ma gravare di ulteriori spese una transazione dal valore irrisorio per una procedura burocratica incomprensibile mi sembra una trovata del consiglio del notariato per spillare soldi. Voi cosa ne pensate? C'è qualche notaio che mi può spiegare la "ratio" di questa richiesta. Ringrazio anticipatamente.
 

Tobia

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Belfagor

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Privato Cittadino
Tobia , io non chiedevo di esprimere un giudizio di congruità del compenso bensì di conoscere perchè a distanza di oltre 10 anni ancora bisogna fare una procedura per disporre a proprio piacimento del bene.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tobia , io non chiedevo di esprimere un giudizio di congruità del compenso bensì di conoscere perchè a distanza di oltre 10 anni ancora bisogna fare una procedura per disporre a proprio piacimento del bene.
perché la semplice successione definisce a livello fiscale il passaggio da defunto a erede, mentre per il passaggio dei diritti reali devi comunque passare da un notaio.

é una definizione alla buona per indicarti che la normale successione serve allo stato solo per sapere chi deve "continuare a pagare le tasse", l'accettazione tacita serve invece quando devi vantare o vendere i diritti reali arrivati in eredità
 

Belfagor

Membro Attivo
Privato Cittadino
E' la solita storia! Tutta l'Italia è diventato un Paese Borbonico ( non solo il Regno delle 2 sicilie!).
Allora, lo Stato ti può perseguire perchè con la iscrizione a tuo nome con la successione sei il nuovo proprietario con tutti i doveri ( vedi diffida del comune, eventuale pignoramento di Equitalia ecc.ecc.) ma quando pensi di potertene disfare ci deve essere un "professionista" che ci lucra sopra. Non capisco!
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
...l'accettazione tacita serve invece quando devi vantare o vendere i diritti reali arrivati in eredità

E' obbligatoria in quanto comprende la necessaria trascrizione del proprio diritto di proprietà. Fatto ciò si può alienare il bene. Questa trascrizione si può fare in qualsiasi momento, ma quasi sempre avviene contestualmente alla vendita: tu vendi un bene che hai ereditato, quindi tacitamente l'hai accettato, quindi trascriviamo la tua proprietà prima della tua alienazione.
 

Belfagor

Membro Attivo
Privato Cittadino
Allora come cittadino chiedo: posso farmela da me questa trascrizione recandomi alla conservatoria dei Registri immobiliari e facendo apposita pratica?
 

un povero notaio

Membro Ordinario
Eccomi. Dunque, per essere proprietari effettivi di un bene bisogna che ci siano nel tempo 20 anni di continuità regolare delle trascrizioni. Quandi si eredita basta fare la denuncia di successione e l'Ufficio, dopo aver verificato l'imposta pagata, provvede lui alla trascrizione gratuitamente. Così la continuità delle trascrizioni tra de cuius ed erede è assicurata senza spese. Ci possono essere dei casi in cui l'Ufficio non provvede. Può avvenire per ritardi burocratici (a volte anche 3 anni!) o per qualche errore nella denuncia di successione. In passato quando si vendeva e si verificava che mancava questa continuità non ci si faceva tanto caso. La continuità era assicurata anche se la trascrizione veniva effettuata dopo. Inoltre è perfettamente lecito anche acquistare un bene di terzi, figurarsi. Ora a seguito di alcuni problemi insorti (denuncie di successione false, imposte non pagate dolosamente e che quindi ricadevano sull'acquirente, cause di legittimari, testamenti ritrovati dopo molto tempo, ecc.) alcuni notai sono stati condannati per trascuratezza nei loro doveri. Ecco quindi che è diventato più stringente il controllo sulla continuità delle trascrizioni. Sicchè se non c'è la trascrizione occorre farla un attimo prima dell'acquisto. Il sistema è quello della accettazione tacita, che ha un costo, in realtà modesto. La somma chiesta è appena sufficiente a pagare le tasse.
Massimo d'Ambrosio - Notaio a Pescara
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
...Ci possono essere dei casi in cui l'Ufficio non provvede. Può avvenire per ritardi burocratici (a volte anche 3 anni!) o per qualche errore nella denuncia di successione. ...

Appunto, qui a Roma è la regola. Mi è capitato un caso in cui è' stato necessario fare la tacita accettazione di eredità anche per successioni avvenute 4 anni prima!
 

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