penny_tao

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sono proprietaria del 50% di 1 appartamento l'altro 50% è di proprietà di mio marito, inoltre posseggo il 100% di 1 appartamento ricevuto in eredità da mio padre, abbiamo intenzione di donare ai nostri 2 figli 1 appartamento cadauno, ci chiediamo se i nostri figli possono vendere l'appartamento ricevuto in donazione o esistone dei limiti in merito, chiarisco che i figli sono entrambi maggiorenni e consenzienti, grazie per la risposta. Penny
 

Francesco Moro

Membro Junior
Agente Immobiliare
la donazione risulta essere un anticipo alla successione e proprio per l’assenza di un corrispettivo è sempre considerata come “provvisoria” dal nostro ordinamento, in previsione della futura successione. Gli eredi che dovessero risultare danneggiati dalla generosità del defunto potranno impugnare la donazione entro dieci anni dalla morte.
chi riceve un bene in donazione non può venderlo prima dei 20 anni, oltre i quali si considerano tutelati i diritti degli eredi.
La possibilità di rivendere prima si ha solo nel caso di morte del donante
 

penny_tao

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie x la risposta, preciso che oltre ai 2 figli ai quali si è deciso di donare 1 appartamento cadauno non esistono altri figli, per cui dovrebbero aspettare 20 anni o la morte di uno dei genitori per vendere l'appartamento! Altra soluzione? perchè abbiamo deciso di acquistare 1 villetta per noi 2 e a questo punto le tasse ci mangiano vivi!!!!
 

penny_tao

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
ecco era proprio questo che volevo sapere, cioè se 1 dei miei figli per esempio si trasferisce in 1 altra città ed ha intenzione di comprare casa, può vendere la casa ricevuta in donazione e ricomprarne 1 altra???
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi è capitato di vendere un immobile lo scorso anno con provenienza donativa; il padre aveva donato un alloggio a ciascuno dei due figli otto anni fa. Uno dei due figli ha deciso di venderlo e per fortuna abbiamo trovato uno dei rari acquirenti a cui le banche solitamente stendono il tappeto rosso; nonostante la bontà dell'acquirente una banca ha desistito ancora prima di istruire la pratica. Al funzionario locale veniva da piangere all'idea di perdere il cliente ma la sede ha categoricamente precisato di non erogare mutui su immobili la cui provenienza fosse una donazione; l'altra banca alla fine ha erogato il mutuo ma, mi ripeto, stiamo parlando di un acquirente che probabilmente avrebbe potuto acquistare con risorse proprie. Quando mi portano la documentazione relativa ad un immobile che mi vogliono affidare in vendita e mi accorgo che la provenienza è una donazione maledico mentalmente il notaio che l'ha fatta (quasi sempre senza spiegare le conseguenze) e penso che perderò un mucchio di tempo per cercare di far capire ai clienti che la genialata a costo quasi zero della donazione (ammesso di trovare un acquirente che studiata la situazione non perda interesse e soprattutto lo finanzino se ne ha bisogno) la pagheremo adesso con tanto di interessi.
 

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