cafelab

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E' evidente che nessuno considera seriamente la certificazione energetica; non i tecnici che la vendono a 50euro su groupon, non i privati per i quali è solo una fastidiosa incombenza, manco lo stato con il recente ddl Buffoni Destinazione Italia
Riporto alcuni stralci di una lettera inviata dal Presidente dell'Ordine degli Ingegneri delle province di Barletta – Andria - Trani al Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Questo Consiglio ha sempre ritenuto che il problema della certificazione energetica degli edifici dovesse essere oggetto di una particolare attenzione, da parte dell'Ordine, soprattutto per quel che riguarda il professionista certificatore, per le implicazioni che una tale operazione riversa sulla collettività.

Riteniamo, come premessa, che la operazione di certificazione energetica sia un momento di alta competenza professionale che coinvolge una grande quantità di conoscenze tecnico-scientifiche, di procedure di lavorazione in cantiere nonchè di procedure di controllo in corso d'opera oppure di verifica a posteriori. E' necessario, infatti, che il certificatore conosca in dettaglio tutti i materiali impiegati, le loro dimensioni, le loro caratteristiche prestazionali sia come singolo materiale che in unione con altri materiali, anche in riferimento alle condizioni ambientali di impiego (umidità, temperatura, ecc...).

Soprattutto è necessario che conosca dettagliatamente le loro condizioni di posa in opera, con tutte le "non conformità" che si possono verificare, sia per reali condizioni sia per la non accurata attenzione nella lavorazione.

Stesso discorso è da riproporsi, ovviamente, per gli impianti.

Così stando le cose è evidente che una operazione di certificazione richieda:
- buona conoscenza teorica della fisica termica e igrometrica
- buona conoscenza dei materiali da costruzione, loro caratterizzazione fisico-chimica, i parametri da considerare e comparare nell'esame delle loro certificazioni.
- buona conoscenza delle normali procedure di cantiere nella posa in opera e soprattutto una conoscenza di quello che è stato il cantiere (nel caso di edificio esistente) o di come si stia svolgendo, nel caso di edificio in costruzione.
- capacità di valutazione delle immancabili difformità

Con tutto questo, ci chiediamo come sia possibile che vi siano soggetti, con scarsa o modesta conoscenza di tali problemi edilizi, che con un semplice corso di un predeterminato numero di ore sia in grado di avere tutta la sensibilità descritta e sicuramente necessaria.

***

Il rischio per la collettività è enorme poiché tutto si ridurrebbe a una estorsione di cifre, sia pure non consistenti, a fronte di certificazione di nessun valore.

Chiediamo, pertanto, che sia posto in discussione, in occasione di una prossima Assemblea dei Presidenti, quali azioni sia possibile intraprendere:
- nei confronti di iscritti che avessero tali comportamenti
- nei confronti del resto dei possibili certificatori delle altre categorie professionali interessate
- ma soprattutto nei confronti di società che, come quella nominata, proponessero simili comportamenti (parla di groupon)

la lettera completa è qui
http://www.150k.it/archiprofmenu/57-certificaz-energetiche-segnalazione-ordine-ing-bat.html


Il bello è che secondo il ddl Destinazione Italia le lauree che danno accesso diretto alla professione di certificatore sono:

- architettura, ingegneria edile ingegneria edile-architettura;
- ingegneria chimica;
- ingegneria civile;
- ingegneria dei sistemi edilizi
- ingegneria della sicurezza;
- ingegneria elettrica;
- ingegneria energetica e nucleare;
- ingegneria gestionale;
- ingegneria meccanica;
- ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie forestali ed ambientali;
- scienze e gestione delle risorse rurali e forestali.

A queste il ddl Destinazione Italia ha aggiunto:
- ingegneria aerospaziale e astronautica;
- ingegneria biomedica;
- ingegneria dell’automazione;
- ingegneria delle telecomunicazioni;
- ingegneria elettronica;
- ingegneria informatica;
- ingegneria navale;
- pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
- scienze e tecnologie della chimica industriale.

Per quanto riguarda i diplomi tecnici, l’esenzione dai corsi vale per i diplomati in:

- meccanica, meccatronica ed energia;
- elettronica ed elettrotecnica;
- agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario) ingegneria edile-architettura;
- costruzioni, ambiente e territorio (o geometra),
- perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica.

A questi il ddl Destinazione Italia ha aggiunto i diplomi di perito industriale con specializzazione in:
- aeronautica;
- energia nucleare;
- metallurgia;
- navalmeccanica;
- metalmeccanica.

... mancano i bagaglioni e ci siamo tutti!
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Ma almeno hanno escluso gli agenti immobiliari!!! :D
questa esclusione potrebbe avere un senso perchè di fatto tecnici non siamo
come possiamo competere con uno per esempio che ha la laurea in" ingegneria biomedica " ? (qui un pò di dubbi mi sorgono)

Diciamo che da quello che leggo, anche le categorie dei "tecnici" hanno problemi nella giusta identificazione e l'inquadramento nel relativo range di competenza in ambito professionale

La certificazione energetica secondo il mio pensiero è un documento molto serio da non sottovalutare

Il fatto è , che come la maggior parte delle cose, quando sono imposte la gente le vede come un fastidioso adempimento necessario per una compravendita.

Il risparmio energetico è il futuro , ma la gente ancora non ha assimilato tale messaggio.
Come non capisco per quale motivo noi italiani (mi correggo e riconduco il ragionamento nell'ambito locale Regione Lazio) non abbiamo ancora capito l'importanza dell'energia alternativa, il fotovoltaioco o geotemico , quanto possa incidere sull'economia e la gestione di una abitazione oltre il conseguente aumento di valore riferito ad una casa che viene venduta in una classe energetica reale buona.

Quindi il Certificato di Prestazione Energetica e la sua veridicità è importante anche ai fini della determinazione del valore di un immobile , certificazione che solo un tecnico competente può rilasciare (se l'aspettativa è quella di avere ed ottenere una certificazione veritiera )

Anche se molti di noi pensano che è un inutile adempimento al quale dobbiamo sottostare per vendere un immobile ;)
 

barbie1982

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao Ingelman,volevo chiederti una cosa,se hai voglia e tempo di rispondermi,ci è venuto il dubbio:ma chi mi vende la casa deve darci la casa con la dichiarazione di conformita dell impianto elettrico??Hanno solo la classificazione energetica,due anni fà bastava quella ma da quello che sò io devono darci la dichiarazione di conformita.Quello che ho trovato on-line è il seguente ma non si sa a che anno risale:,,La disciplina in materia ha stabilito un vero e proprio obbligo di dotazione del c.d. attestato di prestazione energetica (APE, che ha sostituito il precedente attestato di certificazione energetica, ACE) per gli edifici che comportino un consumo energetico,,Attendo risposta e ringrazio
 

barbie1982

Membro Attivo
Privato Cittadino
Chiedo scusa che mi sono intromessa con la mia domanda nella Vostra discussione,avrei bisogno di una risposta al mio quesito e mi sembrava la discussione giusta dove chiedere.Grazie a chi vorra illuminarmi
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La dichiarazione di conformità degli impianti non è requisito obbligatorio nei contratti di compravendita e locazione. L'attestato di prestazione energetica, che è casa diversa, si.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
L'APE è una buffonata... è stata introdotto da buffoni, sviluppata da buffoni, imposta in modo buffo, inutile e insensato e si è persa ogni credibilità con i 50 euro.

Direi che a rendere l'APE una buffonata hanno contribuito davvero tutti, dal primo all'ultimo.

Non sono solo gli immobili ad essere in classe G. Ma anche i professionisti, gli utenti e chi ha inventato 'sta buffonata.

Bastava richiedere un normale requisito energetico alle nuove costruzioni, senza scomodare il resto d'Italia. E magari dare anche qualche incentivo visto che l'edilizia è alla fame in Italia, anziché scatenare la guerra dei 50 euro tra i poveri professionisti morti di fame... (e polli anche a quanto pare).
 
M

mata

Ospite
L'APE è una buffonata... è stata introdotto da buffoni, sviluppata da buffoni, imposta in modo buffo, inutile e insensato e si è persa ogni credibilità con i 50 euro.

Direi che a rendere l'APE una buffonata hanno contribuito davvero tutti, dal primo all'ultimo.

Non sono solo gli immobili ad essere in classe G. Ma anche i professionisti, gli utenti e chi ha inventato 'sta buffonata.

Bastava richiedere un normale requisito energetico alle nuove costruzioni, senza scomodare il resto d'Italia. E magari dare anche qualche incentivo visto che l'edilizia è alla fame in Italia, anziché scatenare la guerra dei 50 euro tra i poveri professionisti morti di fame... (e polli anche a quanto pare).
Li fanno anche a 39 IVA compresa .... speriamo che gli ordini cui appartengono li sanzionino
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
In realtà, la totalità dei committenti, quanto ci chiamano per ristrutturare la casa si preoccupano del miglioramento energetico, vuoi per le incentivazioni vuoi per un'idea di risparmio e di maggior comfort.
Tutti chiedono le caldaie a condensazione, tutti cercano i nuovi infissi, tutti chiedono il riscaldamento a pavimento, chi ha un tetto indipendente, il giardino o una terrazza abbastanza grande ci chiede la pergola fotovoltaica.
E praticamente tutti ambiscono ad avere case molto luminose, a costo di aprire e allargare finestra in facciata.

Tante volte questi desideri si scontrano con la difficoltà tecnologica di integrarle in edifici vetusti, x es adottare il riscaldamento a pavimento in un appartamento anni 50-80 è veramente un azzardo, la caldaia condensazione è conveniente solo a certe condizioni che non è facile raggiungere con una semplice ristrutturazione d'interni di un appartamento, occorrerebbe una ristrutturazione integrale dell'edificio perché abbiano senso.

Ma il vero ostacolo è sempre lo stesso, la maledetta burocrazia che paralizza tutto.
Abbiamo trovato un ottimo accordo con una ditta di fotovoltaico per fare tettoie, c'è sempre l'incertezza che si possano fare o meno: se c'è il vincolo paesaggistico, se c'è il vincolo archeologico, se c'è la zona di sorvolo, se il tecnico comunale non è preparato...
Adesso sto compilando tutte le carte per richiedere l'autorizzazione paesaggistica per una tettoia di 3 × 3 da fare su un terrazzo di una casa in mezzo a un quartiere nato semi-abusivo ma vincolato (Statuario) fra quantità di carta, tempistica e reversali è scoraggiante

Le persone sono interessate, quello che non interessa è l'APE perché è percepito come "quello che è" ovverosia un pezzo di carta inutile;
qualche giorno fa, a un convegno sull'efficientamento energetico, un tecnico ha definito l'APE come "roba da notai" :)
 

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