chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, scrivo per chiedervi un parere ed eventuali vie di uscita dalla seguente situazione.
Sono un condomino di una palazzina di nuova costruzione composta da 11 appartamenti. Tutti e gli 11 appartamenti sono occupati: 6 dai proprietari (acquisto dall'impresa di costruzione) e gli altri 5 dai promissari acquirenti (possesso di preliminare con l'impresa).
Viene costituito il condominio ed eletto un amministratore.
Primo problema: i promissari non vogliono pagare le spese relative ai loro consumi asserendo che l'unica controparte nei confronti del Condominio è l'impresa, e quindi è all'impresa che l'amministratore si deve rivolgere.
Possono comportarsi così?
L'impresa non naviga in buone acque (infatti non riesce a rogitare gli appartamenti), i promissari hanno pagato praticamente per intero il prezzo pattuito ( per inciso poche sono le polizze fidejussorie emesse).
La palazzina fa parte a sua volta di un complesso di altre due palazzine e nel loro insieme formano un supercondominio (l'amministratore del supercondominio è lo stesso della nostra palazzina ed amministra anche le prime due palazzine ... è il primo amministratore scelto dall'impresa di costruzioni).
I promissari non pagano i consumi dell'acqua corrente (ogni unità abitativa è dotata di un suo contatore, mentre è unica la presa ufficiale dell'azienda fornitrice il servizio idrico; il supercondominio paga la bolletta dell'acqua alla società metropolitana). Con i fondi del supercondominio non si riesce a pagare la bolletta (circa 3.000 €).
Come se ne esce da una situazione così?
Grazie per l'attenzione
 

chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao, loro ufficialmente sono comodatari a titolo gratuito (mi spiegava uno di loro), quindi sì ci abitano e consumano, non sono legati alla proprietà da contratti di locazione o assimilati.
 

chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
Aggiungo per chiarezza ( e dovere di cronaca) alcuni di loro (quindi non tutti) versano una quota di spese al condominio (ma non al supercondominio) , calcolata in base alle tabelle di riparto consuntivo/preventivo che uno dei proprietari gli ha dato "sottobanco". Mentre per le spese del supercondominio gli stessi avevano chiesto all'amministratore di inviargli le tabelle di rendiconto per poter ottemperare, ma l'impresa ha minacciato di denunciare l'amministratore per violazione della privacy, se le avesse girate anche a loro. Quindi hanno deciso di non pagare e di ammettere il loro debito a compensazione del credito che vantano nei confronti dell'impresa.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Quindi hanno deciso di non pagare e di ammettere il loro debito a compensazione del credito che vantano nei confronti dell'impresa.
Mah mi sembra una cosa così poco trasparente, cosa intendi per sottobanco. L'amministratore ha il dovere di redigere un bilancio e un riparto delle spese. Chi usufruisce di servizi condominiali o ha dei consumi propri deve pagare la sua quota in base alle tabelle millesimali. Se vanta dei crediti nei confronti dell'impresa, non deve interessare a nessuno, deve saldare il condominio e poi chiederà il rimborso a chi vuole.
 

chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
Sottobanco vuol dire che, i prospetti di riparto regolarmente approvati in assemblea, non sono stati trasmessi ai promissari (i quali non hanno titolo di partecipazione/voto alle assemblee), ma solamente ai proprietari. E un proprietario ha girato in maniera assolutamente informale il prospetto condominiale ad un promissario.
Proprio sulla parola "la sua quota" che loro insistono, senza rogito la quota è dell'impresa non del promissario.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Salvo patti diversi. Mi spiego, se loro hanno preso in consegna l'immobile, i consumi sono loro, ma questo andava specificato nei loro accordi, al condominio questo non interessa.
 

chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
Hai centrato il problema ... quello che sto cercando di far capire agli altri condomini. Secondo me il Condominio ha come unico interlocutore l'impresa, è a lei che bisogna inviare il decreto ingiuntivo (in fase di contradditorio si difenderà citando i promissari ... ma questo è un problema tra loro, che a noi non deve interessare). Però tutti temono che l'impresa sia piena di debiti e che eventuali decreti pignoratizi non portino a nulla ... se non alle spese legali assolutamente certe. Però stando fermi non si risolve nulla ... e la bolletta dell'acqua è ormai scaduta.
 

chiotas

Membro Junior
Privato Cittadino
appartamenti su cui insistono (per ognuno) almeno 8 ipoteche ... la prima volontaria, mutuo bancario, e le altre 7 giudiziali a favore dei vari istituti bancari e ditte che hanno lavorato per l'impresa ma non incassato i loro compensi. Proprio una bella situazione.
 

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