francesca7

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Gentili colleghi, come comportarsi nelle collaborazioni, mi spiego meglio!! E pacifico che nella collaborazione tra due agenzie, ogni agenzia percepisce dal proprio cliente la provvigione, ma questo è possibile se si riesce a trovare l'immobile adatto. Mettiamo che il cliente acquirente tra le cose che ha visto non riesce a scegliere e che dopo tempo il collega che aveva collaborato, riesce ad avere quello che sarebbe potuto andare bene, ma attenzione, non si rivolge al collega che ha presentato i clienti ma direttamente ai tuoi acquirenti con i quali nelle varie visite si sono scambiati i rispettivi numeri di telefono e notizie varie. A me è successo anche che l'acquirente che io avevo presentato è andato direttamente dal collega che ha visto bene, gli era rientrato un'immobile che è piaciuto, di fare l'affare per conto proprio. In queste situazioni c'è da restarci male, ma per un vivere sereno e reciproco rispetto che porti lontano le tentazioni, non c'è niente che si possa scrivere e che abbia valenza legale??
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Scambiatevi i clienti come se fossero immobili con patto di compensazione tra agenti:
Agente A presenta un cliente x all'agenzia B per l'acquisto di un suo immobile.

Preparate una scrittura privata dove l'agenzia A presenta e condivide il cliente x con l'agenzia B.
La scrittura prevede che per qualunque vendita effettuata dall'agenzia B al cliente x nei 12 mesi successivi, verrà riconosciuta all'agenzia A una percentuale del 33% del prezzo di vendita.

L'agenzia A, a compensazione della somma, riconosce all'agenzia B un termine d'esclusività di soli 12 mesi, scaduti i quali nulla sarà più dovuto ed un maggior profitto (pari al 67% dell'operazione di vendita) per il suo lavoro di mediazione tra proprietario e acquirente che ha portato alla conclusione dell'affare.

Il cliente x è svincolato dagli impegni presi tra le due agenzie e queste ultime sono legate da un semplice contratto, limitato nel tempo ed equamente bilanciato negli impegni tra le parti.



Ps
Le collaborazioni io le concepisco formate da tre partecipazioni:
chi porta l'acquirente, chi porta la casa e chi svolge il lavoro.

33% chi porta l'acquirente
33% chi porta la casa
34% a chi trova la combinazione giusta tra i diversi acquirenti condivisi e le diverse case condivise, svolgendo il lavoro di mediazione per la conclusione dell'affare. (la somma potrebbe anche essere divisa tra le agenzie in caso di divisione dei lavori)


Tutto ovviamente IMHO
 
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Luca1978

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ecco perché è meglio non collaborare, sembra un labirinto senza via d'uscita, che tra dimenticanze più o meno veritiere, situazioni che si sviluppano nel tempo magari con l'accavallarsi di altre collaborazioni diventano matasse difgicili da dipanare, poi vada per il pezzo in vendita per il quale si collabora, ma pure l'acquirente mi sembra una masturbazione mentale.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ecco perché è meglio non collaborare, sembra un labirinto senza via d'uscita, che tra dimenticanze più o meno veritiere, situazioni che si sviluppano nel tempo magari con l'accavallarsi di altre collaborazioni diventano matasse difgicili da dipanare, poi vada per il pezzo in vendita per il quale si collabora, ma pure l'acquirente mi sembra una masturbazione mentale.
allora nei paesi di ceppo anglosassone si faranno pippe dalla mattina alla sera con i loro MLS..
Vabbè noi latini siamo sempre stati migliori degli altri
:occhi_al_cielo:
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
ma direttamente ai tuoi acquirenti con i quali nelle varie visite si sono scambiati i rispettivi numeri di telefono e notizie varie.
Ciao Francesca
Lo standard che dovrebbe accomunare tutte le collaborazioni, sia esse fatte attraverso piattaforme di condivisioni che quelle nate da singole decisioni individuali, è la correttezza nei rapporti.

Un comportamento simile a quello che hai descritto trasgredisce a qualsiasi regola sia imposta che dettata dal buon senso

Scambiarsi contatti ed informazioni con il cliente non tuo è il sintomo di un comportamento irrispettoso nei confronti di un collega (chi si comporta così è da bandire immediatamente)

Collaborare e condividere sono cose che solo professionisti che credono all'etica possono fare.

Come tutelarsi?

prima cosa scegliere e selezionare i colleghi con cui collaborare discriminando da subito chi dimostra di non avere la giusta predisposizione come il collega che hai descritto.

In caso di alcune piattaforme di condivisione esistono dei regolamenti che disciplinano i rapporti fra colleghi dando la possibilità agli aderenti stessi di lasciare eventuali feedback riferiti ai partecipanti al fine di valutarne la reputazione visibili a tutti per valutare eventuali collaborazioni future (recenzioni positive/negative). ma il discorso è complesso

Per collaborazioni spontanee quello postato da Tobia non è proprio sbagliato ... due righe scritte che regolano i rapporti non sarebbe una cosa sbagliata.

Io personalmente non me le sono mai fatte sottoscrivere ne le ho sottoscritte, ho regolato sempre i rapporti con colleghi parlandoci prima definendo accordi verbali e selezionando.
 
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francesca7

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si grazie a tutti, c'è nessuno che puo postare un contrattino tipo? Massimo anche io preferirei avere rapporti con persone corrette, ma purtroppo il disincanto è sempre dietro la porta, la collaborazione è una cosa che non sembra interessare a nessuno, non so come mai, e quando ci hai provato più volte e i risvolti in modi diversi si sono rivelati poco affidabili, allora forse è meglio oltre che parlare, scrivere!!!
 

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