Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
L’Agenzia delle Entrate – con riferimento al conduttore - ha sempre negato l’opzione per il nuovo regime fiscale a società e imprese commerciali. L’Agenzia – nella circolare n°26/E del 2011 - faceva riferimento al co. 6 dell’art. 3 del D.Lgs 23/2011 che escludeva espressamente dalla cedolare “le locazioni di unità immobiliari abitative effettuate nell’esercizio di una attività d’impresa, o di arti o professioni”.

La Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia rovina i piani dell’Agenzia (la sentenza n°470/03/2014, depositata due giorni fa, e ripresa dal Sole24Ore, riguardava un contratto ad uso foresteria): il ragionamento dei giudici emiliani si fonda sulla tesi che il limite di cui alla norma citata non si estende al conduttore, ma fa riferimento al solo locatore, che è il soggetto attivo dell’esercizio dell’opzione e perché sia applicabile la tassa piatta bastano solo due requisiti: che il locatore sia una persona fisica e che l’immobile (abitativo) sia destinato a tale uso, spalancando, di fatto, le porte all’inquilino che non è persona fisica.
 

Irene1

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Grazie @Pennylove ..... Mi piacerebbe provare a stipulare un contratto tra locatore privato e conduttore società in C.S. .....ma come tutte le cose in Italia...... L'incertezza mi blocca...... E pensare che domani ne ho uno uguale uguale da stipulare:pollice_verso:[DOUBLEPOST=1415303249,1415303179][/DOUBLEPOST]A pensarci..... Chissà se in RLI riuscirei a inserire i dati e la C.S.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Moltissimo interessantissimo... sto giusto facendo adesso un contratto uso foresteria per casa mia con una società. Ma questa cosa può essere portata all'AdE? Va specificato nel contratto?
 

enrikon

Membro Senior
Si tratta di una sentenza di primo grado... io sarei cauto!
Giusto, ma significativa. Dal punto di vista concettuale non fa una grinza.


perché sia applicabile la tassa piatta bastano solo due requisiti: che il locatore sia una persona fisica e che l’immobile (abitativo) sia destinato a tale uso
E qui io ho un dubbio: se sono un privato ed ho un immobile a civile abitazione che però affitto - per esempio - ad uso ufficio, rientro nella possibilità di usufruire della dry cedolar?

Ce chi dice di sì... :pollice_verso:
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Se è utilizzato come ufficio non è ad uso abitativo. Perché fare la cedolare secca? Nel caso della sentenza invece mi pare sensato. Io ho il contratto in firma in questi giorni, non sarebbe male poterla utilizzare. Mi sa che fra ricorsi e contro ricorsi, si potrà fare verso il 2037...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
A pensarci..... Chissà se in RLI riuscirei a inserire i dati e la C.S.
Questo è per il momento escluso... te lo posso confermare. ;)

Per cui se io affitto a ufficio un A/2 ad una onlus.... in teoria... .
Questo caso mi pare ricordare sia già ammesso e confermato.... da @Pennylove , quindi è un dogma!

Poi mi piacerebbe sapere chi ha osato intentare una causa del genere.

Dal punto di vista logico vi presento un caso assimilabile:

Immobile di società semplice (senza partita IVA), di tipo abitativo, locato ad uso abitativo: reddito esposto in quadro B di Unico SP, ribaltato sui soci come reddito IRPEF tramite quadro H. Quale sarebbe concettualmente la logica che esclude questo caso dall'applicazione per l'interessato, della Cedolare?
Direi nessuna, salvo l'aspetto tecnicistico-burocratico.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Mi piacerebbe provare a stipulare un contratto tra locatore privato e conduttore società in C.S. .....ma come tutte le cose in Italia...... L'incertezza mi blocca...... E pensare che domani ne ho uno uguale uguale da stipulare. Chissà se in RLI riuscirei a inserire i dati e la C.S.

La strada è ancora lunga: l’Agenzia probabilmente ricorrerà in 2° grado perché venga riconosciuta davanti alla Commissione tributaria regionale l’illegittimità della pronuncia in questione, sostenendo che la CTP di Reggio Emilia è andata al di là di quello che il Legislatore voleva intendere quando ha fissato nel 2011 (D.Lgs 23) i requisiti soggettivi richiesti per godere del regime sostitutivo, e poi eventualmente in Cassazione. E’ una sentenza che sconfessa l’Agenzia delle Entrate, ma è pur sempre una sentenza, un orientamento, non è legge; come ci può essere una sentenza favorevole, ce ne possono essere altre dieci contrarie. Bisognerà vedere come si muoverà l’Agenzia, se questa pronuncia minerà le sue certezze, oppure se, scossa la polvere dal suo mantello, continuerà (come costume) a tirare dritto per la sua strada.

Se il contenzioso in materia dovesse aumentare, potrebbe anche decidere di emanare una risoluzione in cui specifica che in determinate fattispecie (ad es. locazioni ad uso di foresteria) nei confronti di particolari soggetti è applicabile la tassa piatta. Dobbiamo solo aspettare. Riguardo a come muoversi in questo momento: anche ammettendo di forzare la procedura di compilazione del modello RLI (in fase di accettazione non dovresti essere bloccata, in quanto il sistema in modalità cedolare è impostato per accettare anche un conduttore non persona fisica = la società potrebbe essere un ente non commerciale), l’ufficio in seguito probabilmente procederebbe ad un accertamento per il recupero dell’imposta e conseguente contenzioso. Ma il contenzioso, davanti ad un'altra CTP, come andrebbe a finire? I giudici tributari di quella Commissione giungerebbero alle medesime conclusioni di quelli di Reggio Emilia oppure si pronuncerebbero a sfavore?


Se sono un privato ed ho un immobile a civile abitazione che però affitto - per esempio - ad uso ufficio, rientro nella possibilità di usufruire della dry cedolar? Che chi dice di sì...

C’è chi, come l’Agenzia delle Entrate (e Vasco :sorrisone:) dice no. Porte chiuse a chi affitta un immobile abitativo ad uso ufficio. La cedolare può essere applicata solo in presenza di immobili abitativi locati ad uso abitativo. La circolare prodotta dall’Amministrazione finanziaria nel 2011 (la n°26/E), avuto riguardo al limite normativo di riferimento (il D.Lgs. 23/2011) alla sola locazione di immobili abitativi, sostiene che sia determinante la categoria catastale, nel senso che il regime della flat tax risulta utilizzabile unicamente per i rapporti aventi ad oggetto fabbricati censiti nel catasto dei fabbricati nella tipologia abitativa (categoria catastale A, escluso A/10), restandone esclusi gli immobili che siano accatastati come uffici o negozi locati ad uso abitativo oppure che, pur essendo accatastati come abitativi, siano stati locati per uso ufficio o promiscuo.
 

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