tonio

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
i costruttori in genere acquistano immobili da ristrutturare e poi rivendono prima dei cinque anni. esiste una procedura per evitare la plusvalenza? grazie per i suggerimenti
 

mosca

Membro Assiduo
Però forse c'è qualche spesa sostenuta dopo o durante l'acquisto che è possibile detrarre :?
Occorrerebbe un commercialista per rispondere ???
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
sarebbe come conoscere una procedura per non pagare le tasse. :confuso:
A parte aggiungere al costo iniziale dell'immobile le spese di ristrutturazione e quelle tecniche se ci sono (geometra ed oneri ad esempio) per abbassare l'imponibile, non credo si possa fare altro... :stretta_di_mano:
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Purtroppo non si può fare molto, l'unica cosa è cercare di non intestarsi dell'immobile andando in procura.
Tu trovi l'immobile a 100e pensi di rivenderlo dopo la ristrutturazione a 150.
Vai dal notaio ti fai fare una procura irrevocabile dal venditore e gli dai 100, poi tu lo rivendi a 150 e all'atto, (quello da 150), ci andrai tu. Sulla differenza poi tra 100 e 150 vai dal tuo commercialista ad informarti, perchè è una bella sorpresa
C'è però il fatto che pur avendo la procura il vecchio proprietario è sempre proprietario (può ipotecare, può essere oggetto di pignoramento) quindi occhio.

Vai da un notaio per sviscerare la questione
 

Lisio Alessandro

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La possibilità c'è ed è legalissima, per evitare di pagare il 20% di plusvalenza bisogna dimostrare che l'immobile è adibito a casa di residenza cioè che ci si abita se lo rivendiamo prima dello scadere dei 5 anni bisogna aver lasciato la residenza li per la metà del tempo più un giorno, questo permette quindi di non pagare.
Per essere chiaro io compro oggi 23 aprile 2010 fino al 2015 se rivendessi dovrei pagare il 20% di plusvalenza ma se mettiamo caso io tra 10 giorni trovassi uno che mi da il doppio di quello che ho pagato ed dimostrassi che per 6 giorni ho tenuto la residenza nell'appartamento non dovrei pagare la plusvalenza, spero di esser stato chiaro :disappunto:
 

tonio

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
La possibilità c'è ed è legalissima, per evitare di pagare il 20% di plusvalenza bisogna dimostrare che l'immobile è adibito a casa di residenza cioè che ci si abita se lo rivendiamo prima dello scadere dei 5 anni bisogna aver lasciato la residenza li per la metà del tempo più un giorno, questo permette quindi di non pagare.
Per essere chiaro io compro oggi 23 aprile 2010 fino al 2015 se rivendessi dovrei pagare il 20% di plusvalenza ma se mettiamo caso io tra 10 giorni trovassi uno che mi da il doppio di quello che ho pagato ed dimostrassi che per 6 giorni ho tenuto la residenza nell'appartamento non dovrei pagare la plusvalenza, spero di esser stato chiaro :disappunto:

mi e' stato donato il 15.11.2007 , sull atto notarile e' indicato il valore di 55.000euro. dovrei vendere per 220.000, la residenza decorre dalla data dell atto. come dovrei fare? posso incassare i 220.000 e dichiare nell atto notarile 55.000? il compratore stipula un mutuo bancario di 220.000...
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quel che dice alessandro è vero, ma implica 2 cose:
1. l'acquisto deve essere fatto come prima casa e nel caso da te esposto si parla di costruttore che compra e rivende, quindi nella maggior parte dei casi un costruttore non riesce a rogitare 'prima casa'
2. in questo modo non paghi la plusvalenza, ma sei obbligato a ricomprare entro un anno pena la perdita delle agevolazioni (7%+ 30% sanzione + interessi)

Nel caso da te esposto bisogna vedere quando il donante ha acquistato la casa donata. La donazione non ti esclude automaticamente dalla plusvalenza:

Per quanto concerne le condizioni per la tassabiità, l’art. 37, comma 38, lett. b), del decreto stabilisce che è soggetta a tassazione la plusvalenza conseguita a seguito della cessione a titolo oneroso di immobili acquisiti per donazione a condizione che non siano decorsi 5 anni dalla data di acquisto dell’immobile da parte del donante alla data della cessione.
 

tonio

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Quel che dice alessandro è vero, ma implica 2 cose:
1. l'acquisto deve essere fatto come prima casa e nel caso da te esposto si parla di costruttore che compra e rivende, quindi nella maggior parte dei casi un costruttore non riesce a rogitare 'prima casa'
2. in questo modo non paghi la plusvalenza, ma sei obbligato a ricomprare entro un anno pena la perdita delle agevolazioni (7%+ 30% sanzione + interessi)

Nel caso da te esposto bisogna vedere quando il donante ha acquistato la casa donata. La donazione non ti esclude automaticamente dalla plusvalenza:

Per quanto concerne le condizioni per la tassabiità, l’art. 37, comma 38, lett. b), del decreto stabilisce che è soggetta a tassazione la plusvalenza conseguita a seguito della cessione a titolo oneroso di immobili acquisiti per donazione a condizione che non siano decorsi 5 anni dalla data di acquisto dell’immobile da parte del donante alla data della cessione.


scusa Umberto sono due casi diversi. quello dell acquisto del costruttore riguarda il fabricato ereditato che compra il costuttore.
il secondo caso e' l abitazione principale dove abito.
 

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