licia59

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buona sera, sto acquistando una casa ho già fatto il compromesso e richiesto tutte le piantine della casa, sia quella catastale che quella di progetto depositata in comune. Sulla planimetria catastale risulta che la camera ha una finestra invece di una porta finestra e inoltre nel vano cucina c'è un arco che dalla planimetria non risulta. L'agente immobiliare dice che tutto ciò è irrilevant. Invece io voglio vedere anche la planimetria depositata in comune. Chiedo: se la planimetria in comune corrisponde alla realtà va bene oppure devono corrispondere le due planimetrie (catasto e comune?) Naturalmente il costo sarà a carico del venditore, ma se tutto questo dovesse ritardare la data della stipula dell'atto, fissato per la fine di maggio? Mi potrebbe il venditore imputare un danno per questo ritardo?Grazie
 

Immobiliare Elisa

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Agente Immobiliare
la planimetria dell'alloggio depositata in catasto, deve corrispondere alle planimetrie depositate in comune e alla situazione reale dell'alloggio, deve essere quindi conforme, la documentazione necessaria alla stipula del rogito notarile, riguardante la regolarità dell'alloggio deve essere prodotta a cura ed eventuali spese della parte venditrice, quindi, un eventuale ritardo al rogito, non può essere imputato alla parte acquirente.
 

MaxMatteo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Parti dal presupposto che qualsiasi risultanza nella realtà DEVE essere autorizzata, seppur sia piccola, ma deve essere autorizzata. L'ente preposto è, salvo casi particolari, il Comune dove è sito l'immobile: quindi ad ogni opera deve corrispondere una autorizzazione (licenza, concessione, permesso, variante, sanatoria)... e questo ti permette di acquistare l'immobile in regola le norme urbanistico-edilizie.
Altro discorso è la planimetria catastale: attenzione serve solo per i fini fiscali e non per il riconoscimento della proprietà; deve essere anche questa corrispondente alla realtà!

La vendita di un immobile abusivo (in tutto o in parte) è annullabile!
Pertanto sarà interesse del promitt.venditore far sì che tutto sia "sano".

Questi adempimenti sono da ricondursi in capo al promittente venditore il quale, con il contratto preliminare, ha assunto delle obbligazione nei tuoi confronti ossia di vendere un immobile in regola: se questo non fosse, per non causare inadempienza contrattuale per sua colpa a tuo danno, deve regolarizzare a sua cura e spesa.
 

licia59

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma c'è una legge che si può consultare convalida di tutto questo? Perchè l'agente immobiliare insiste a dire che non è necessario che le due planimetrie corrisponano...Ma se ina c'è una finestra e in un'altra una porta finestra!!! E in una non c'è un arco che invece in realtà c'è!!!!
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Digli all'agente immobiliare che cambi mestiere (quando ci vuole ci vuole) e fatti fare una relazione di conformità urbanistica da un tecnico.
Dalla relazione emergerà che l'immobile non è confome e voglio sapere a quel punto come farà il venditore a dichiararne la conformità in sede di rogito.
 
M

marcellogall

Ospite
Le risposte dei miei colleghi sono esatte. Le planimetrie devono corrispondere tra loro e alla situazione reale. L'AI che sostiene il contrario, mi dispiace dirlo, non è affidabile. Sei assolutamente dalla parte della ragione e qualsiasi ritardo nel rogito non è a te imputabile.
 

Immobiliare Elisa

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Mi dispiace per il collega, ma stà commettendo un errore madornale, tutti gli addetti ai lavori, sanno benissimo che le planimetrie devono obbligatoriamente essere conformi alla stato dell'immobile, ti suggerisco di organizzare una riunione con l'agente immobiliare, il notaio incaricato del rogito e la parte venditrice, esponi il problema, poi vediamo cosa risponde il notaio.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Buona sera, sto acquistando una casa ho già fatto il compromesso e richiesto tutte le piantine della casa, sia quella catastale che quella di progetto depositata in comune. Sulla planimetria catastale risulta che la camera ha una finestra invece di una porta finestra e inoltre nel vano cucina c'è un arco che dalla planimetria non risulta. L'agente immobiliare dice che tutto ciò è irrilevant. Invece io voglio vedere anche la planimetria depositata in comune. Chiedo: se la planimetria in comune corrisponde alla realtà va bene oppure devono corrispondere le due planimetrie (catasto e comune?) Naturalmente il costo sarà a carico del venditore, ma se tutto questo dovesse ritardare la data della stipula dell'atto, fissato per la fine di maggio? Mi potrebbe il venditore imputare un danno per questo ritardo?Grazie
Fermo restando il fatto che le due planimetrie devono corrispondere allo stato di fatto, l'arco non è comunque un problema...se lo si vuole ritenere tale si sta cercando il pelo nell'uovo, mentre la difformità finestra o porta-finestra è importante in quanto incide sul prospetto esterno e, se non rientra in un precedente condono, non è attualmente sanabile.
Comunque l'eventuale ritardo nelle tempistiche per risolvere queste problematiche non è imputabile a te bensì al proprietario che si impegna a tresferire l'immobile al rogito notarile in regola con le leggi urbanistiche...tra le altre cose.
 

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