Nissa978

Membro Attivo
Professionista
Salve a tutti, mi presento: sono Sara, laureata in architettura e vivo a Roma.
Vorrei chiedere a tutti voi un consiglio di conseguenza spiego la mia situazione:
Dopo la laurea ho lavorato per diverso tempo come stagista sia in uno studio di architettura sia in uno tecnico. Ho lavorato anche gratis per diverso tempo per la famosa "esperienza" da inserire nel cv e quando ho compreso che non sarei stata assunta nè pagata me ne sono andata cercando fortuna altrove. Il mondo dell'architettura però è, haimè, satollo come anche altri settori, perciò ho ripiegato nel lavoro che a dir la verità odio (il call center nel settore sollecito crediti e assistenza clienti per Fastweb), ma che al momento mi fornisce la pecunia per andare avanti. Dandomi molto da fare riesco anche a guadagnare 1000 € e per un quasi part time è ottimo, però il lavoro è per me davvero orribile e molto, molto molto alienante. Ultimamente poi sono anche cambiate alcune condizioni rendendo scontenti un pò tutti, ragione per cui io e molti altri miei colleghi stiamo cercando di cambiare aria.
Naturalmente non ho mai smesso di cercare altrove e ultimamente ho avuto un colloquio con una nota società di consulenza immobiliare, settore per il quale, a dir la verità, ho sempre avuto forte interesse e curiosità e credo mi potrebbe anche piacere molto.
Ora però sorge il dubbio: conviene lasciare un posto per cui (salvo ulteriori cambiamenti) avrei comunque un'altro anno di contratto e uno stipendio tutto sommato buono, considerando che come minimo arrivo a 600 € per gettarmi in un settore, che seppur molto intrigante ai miei occhi, offre molti dubbi sia dal punto di vista economico, visto il periodo di crisi, che lavorativo (il lavoro può essere bellissimo ma chi può dire se sono una brava venditrice e se ci so fare?).
Mi converrebbe, in sintesi, lasciare l'altro lavoro per gettarmi in questa nuova avventura?
Ringrazio tutti per le risposte e i consigli eventuali.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve a tutti, mi presento: sono Sara, laureata in architettura e vivo a Roma.
Vorrei chiedere a tutti voi un consiglio di conseguenza spiego la mia situazione:
Dopo la laurea ho lavorato per diverso tempo come stagista sia in uno studio di architettura sia in uno tecnico. Ho lavorato anche gratis per diverso tempo per la famosa "esperienza" da inserire nel cv e quando ho compreso che non sarei stata assunta nè pagata me ne sono andata cercando fortuna altrove. Il mondo dell'architettura però è, haimè, satollo come anche altri settori, perciò ho ripiegato nel lavoro che a dir la verità odio (il call center nel settore sollecito crediti e assistenza clienti per Fastweb), ma che al momento mi fornisce la pecunia per andare avanti. Dandomi molto da fare riesco anche a guadagnare 1000 € e per un quasi part time è ottimo, però il lavoro è per me davvero orribile e molto, molto molto alienante. Ultimamente poi sono anche cambiate alcune condizioni rendendo scontenti un pò tutti, ragione per cui io e molti altri miei colleghi stiamo cercando di cambiare aria.
Naturalmente non ho mai smesso di cercare altrove e ultimamente ho avuto un colloquio con una nota società di consulenza immobiliare, settore per il quale, a dir la verità, ho sempre avuto forte interesse e curiosità e credo mi potrebbe anche piacere molto.
Ora però sorge il dubbio: conviene lasciare un posto per cui (salvo ulteriori cambiamenti) avrei comunque un'altro anno di contratto e uno stipendio tutto sommato buono, considerando che come minimo arrivo a 600 € per gettarmi in un settore, che seppur molto intrigante ai miei occhi, offre molti dubbi sia dal punto di vista economico, visto il periodo di crisi, che lavorativo (il lavoro può essere bellissimo ma chi può dire se sono una brava venditrice e se ci so fare?).
Mi converrebbe, in sintesi, lasciare l'altro lavoro per gettarmi in questa nuova avventura?
Ringrazio tutti per le risposte e i consigli eventuali.
Il call center dove lavorava mia moglie (per 9 anni) a tempo indeterminato è fallito, tutti a casa. Credimi, adesso fa un lavoro che ama e non la vedevo così felice da anni. Nulla contro il call center, anzi nulla contro qualsiasi lavoro onesto al mondo, ma se sei laureata in architettura, hai sudato per quel titolo ma soprattutto per acquisire quelle conoscenze, se il settore immobiliare ti attira, potresti provare. Se hai un contratto che te lo consente potresti metterti in aspettativa e provarci, alla peggio il tuo lavoro sarà salvaguardato.
Mille/mese nel nostro settore in certe città sono cifre abbordabili come fisso mensile nel periodo iniziale, (Milano/Roma in primis) poi ci sono le provvigioni, poi forse ci saranno solo quelle.
In bocca al lupo
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Salve a tutti, mi presento: sono Sara, laureata in architettura e vivo a Roma.
Vorrei chiedere a tutti voi un consiglio di conseguenza spiego la mia situazione:
Dopo la laurea ho lavorato per diverso tempo come stagista sia in uno studio di architettura sia in uno tecnico. Ho lavorato anche gratis per diverso tempo per la famosa "esperienza" da inserire nel cv e quando ho compreso che non sarei stata assunta nè pagata me ne sono andata cercando fortuna altrove. Il mondo dell'architettura però è, haimè, satollo come anche altri settori, perciò ho ripiegato nel lavoro che a dir la verità odio (il call center nel settore sollecito crediti e assistenza clienti per Fastweb), ma che al momento mi fornisce la pecunia per andare avanti. Dandomi molto da fare riesco anche a guadagnare 1000 € e per un quasi part time è ottimo, però il lavoro è per me davvero orribile e molto, molto molto alienante. Ultimamente poi sono anche cambiate alcune condizioni rendendo scontenti un pò tutti, ragione per cui io e molti altri miei colleghi stiamo cercando di cambiare aria.
Naturalmente non ho mai smesso di cercare altrove e ultimamente ho avuto un colloquio con una nota società di consulenza immobiliare, settore per il quale, a dir la verità, ho sempre avuto forte interesse e curiosità e credo mi potrebbe anche piacere molto.
Ora però sorge il dubbio: conviene lasciare un posto per cui (salvo ulteriori cambiamenti) avrei comunque un'altro anno di contratto e uno stipendio tutto sommato buono, considerando che come minimo arrivo a 600 € per gettarmi in un settore, che seppur molto intrigante ai miei occhi, offre molti dubbi sia dal punto di vista economico, visto il periodo di crisi, che lavorativo (il lavoro può essere bellissimo ma chi può dire se sono una brava venditrice e se ci so fare?).
Mi converrebbe, in sintesi, lasciare l'altro lavoro per gettarmi in questa nuova avventura?
Ringrazio tutti per le risposte e i consigli eventuali.

Dopo aver letto quello che scrivi e come lo scrivi credo sia il caso che resti a lavorare per il call center. Una media di 800 euro al mese non sono male se si è frenati da certe paure pur avendo la possibilità di lavorare a Roma come AI.
 
Ultima modifica di un moderatore:

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
a roma il mercato classico è in straultracrisi, detto questo ci sono nicchie interessanti se si sanno le lingue, come la gestione case vacanze e b&b, che vanno bene
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
a roma il mercato classico è in straultracrisi, detto questo ci sono nicchie interessanti se si sanno le lingue, come la gestione case vacanze e b&b, che vanno bene

Ma stai scherzando? Cosa ci impiega un AI a prendere 800 euro a Roma coi soli affitti?
Senza considerare la differenza nella qualità del lavoro tra AI e Call Center.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Nissa978

Membro Attivo
Professionista
Grazie a tutti per le risposte.
Per rispondere a mia volta: Si ho un contratto a tempo determinato. Per adesso ho fatto solo il colloquio di presentazione di gruppo, ora devo effettuare il secondo colloquio per cui ho già dato la disponibilità, per cui al momento la tipologia di contratto non la conosco nei dettagli.
Per la nota società con cui ho effettuato il colloquio la mia scelta dovrà ricadere o su Agente immobiliare per cantiere (quindi nuove costruzioni per cui la richiesta da soddisfare per continuare a lavorare con loro è di venderne da 1 a 3 al mese) o Agente immobiliare per privati (ci è stato detto che venderne 1 al mese è un'ottimo risultato).
Chiedo consiglio soprattutto perchè anche a me è stato detto che il mercato a Roma è al collasso e non sapendone praticamente nulla ho preferito chiedere a chi più di me sicuramente ne sa...
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Grazie a tutti per le risposte.
Per rispondere a mia volta: Si ho un contratto a tempo determinato. Per adesso ho fatto solo il colloquio di presentazione di gruppo, ora devo effettuare il secondo colloquio per cui ho già dato la disponibilità, per cui al momento la tipologia di contratto non la conosco nei dettagli.
Per la nota società con cui ho effettuato il colloquio la mia scelta dovrà ricadere o su Agente immobiliare per cantiere (quindi nuove costruzioni per cui la richiesta da soddisfare per continuare a lavorare con loro è di venderne da 1 a 3 al mese) o Agente immobiliare per privati (ci è stato detto che venderne 1 al mese è un'ottimo risultato).
Chiedo consiglio soprattutto perchè anche a me è stato detto che il mercato a Roma è al collasso e non sapendone praticamente nulla ho preferito chiedere a chi più di me sicuramente ne sa...
E cercare di fare tutte e due le cose contemporaneamente, almeno inizialmente?
 

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