sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Oltre sette italiani su dieci vivono in casa di proprietà

Siamo sopra media Ue. Proprietari al minimo in Germania, 52,6%

02 SETTEMBRE 2015

case_palazzi_napoli.jpg_700101306.jpg


(ANSA) - ROMA, 2 SET - Oltre sette italiani su dieci, il 73%, vivono in case di proprietà, un tasso superiore alla media dell'eurozona (66,6%) e dell'Unione europea (70%). Gli ultimi dati Eurostat, aggiornati al 2013, mostrano ampie divergenze nel tasso di possesso delle abitazioni all'interno dell'Ue. La Germania chiude la classifica, con poco più di un cittadino su due proprietario della propria casa (il 52,6%). Dati leggermente più alti contraddistinguono Austria, Danimarca, Francia e Regno Unito. Al contrario la Romania, con la quasi totalità di proprietari (95,6%), è il primo paese della lista. Ecco una tabella con il tasso di possesso delle abitazioni nel 2013 in alcuni paesi europei (Fonte: Eurostat)

tasso-possesso.jpg
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Siamo sopra media Ue. Proprietari al minimo in Germania, 52,6%
in Germania hanno la merkel che fà passare la voglia anche di procreare :)

Dico ciò perchè credo che queste statistiche si riferiscano più a nuclei famigliari che a singole persone
Statistiche manipolate ...

sette italiani su dieci :occhi_al_cielo: compresi i 18enni? :confuso:
sai come risponderebbe un mio amico di Milano? (polentone :^^: )
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!!!!!
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
... credo che queste statistiche si riferiscano più a nuclei famigliari che a singole persone
Statistiche manipolate ...

Secondo me ci sono due definizioni (e statistiche) simili che si prestano ad equivoci: una è la percentuale che "vive in case di proprietà" e l'altra è la percentuale di proprietari.

L'articolo sopra si riferisce alla prima definizione e riguarda le persone (non necessariamente le famiglie) che vivono in casa di proprietà, quindi il concetto è esteso a qualsiasi componente del nucleo famigliare.

Sulla manipolazione ... non saprei, mi sembra più una questione di mettersi d'accordo sulla necessaria sintesi statistica (ad esempio come conteggiare chi abita in case diverse da quelle possedute per questioni di lavoro o di studio, come considerare le quote di possesso, ecc ...)

Non conosco i criteri adottati da Eurostat, mi auguro siano il più possible omogenei quando lo studio è esteso a diversi paesi; se così fosse il raffronto risulterebbe interessante.
 

Mil

Membro Senior
Sarebbe interessante incrociare i dati con i flussi migratori in uscita. Non dimentichiamoci che il tasso di proprietari di case è alto ma costituito per lo più da una fascia di popolazione anziana, gli stessi che hanno comprato trenta, quarant'anni fa, quando c'era lavoro e sviluppo. Il grave problema a cui stiamo assistendo è che oltre alla bolla immobiliare che ha fatto impennare immotivatamente i prezzi oggi è assente una parte consistente di domanda: i giovani con un buon titolo di studio che emigrano. Se incrociamo i due dati, proprietari anziani che di sicuro non sono alla ricerca di residenziale da comprare e giovani che non ci sono oppure abitano case ereditate ci rendiamo conto che il settore è strettamente collegato alle condizioni economiche di un Paese. Direi che catastrofe annunciata possa definire la situazione reale, da molti mascherata da finto ottimismo e negazione della realtà.
 

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