Graf

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Immaginiamo che un acquirente di un appartamento di città inserito in un condominio debba ristrutturarlo profondamente;
quale tecnologia di impianto di riscaldamento dovrebbe preferibilmente scegliere, tenendo conto degli ultime ideazioni della scienza termica e volendo optare per quella che garantisca il miglior rapporto qualità- prezzo a parità di grado di efficienza?
 

specialist

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Immaginiamo che un acquirente di un appartamento di città inserito in un condominio debba ristrutturarlo profondamente;
quale tecnologia di impianto di riscaldamento dovrebbe preferibilmente scegliere, tenendo conto degli ultime ideazioni della scienza termica e volendo optare per quella che garantisca il miglior rapporto qualità- prezzo a parità di grado di efficienza?
Un bel riscaldamento centralizzato condominiale è sempre la soluzione migliore. Se per caso si rompe la caldaia c'è sempre qualcuno che ha più freddo di te che si dà da fare perchè l'amministratore si dia una mossa per le riparazioni.
 

Rosa1968

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Quindi se sceglie un termoautonomo da ristrutturare compra la caldaia per tutti .... Almeno é sicuro che qualcuno chiama l'amministratore.

In previsione di una ristrutturazione io non escluderei il riscaldamento a pavimenti. Da liberalità d'arredo e viaggiando a basso emissivo i consumi sono ridotti rispetto ai termosifoni. Se c'è nel condominio c'è il centralizzato non puoi pensare di togliere i termosifoni e optare per il riscaldamento a pavimenti.
 
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Graf

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La mia è una domanda di pura curiosità.
Nel mio condominio romano il riscaldamento è centralizzato e tale rimarrà in futuro anche se 2016 dovremmo finalmente passare (dopo anni di assemblee condominiali ordinarie e straordinarie...) dal riscaldamento ad olio combustibile (BTZ) a quello a gas.

Immagino che il mio quesito sia utile per quegli utenti condominiali che beneficiano dell' impianto autonomo…
 
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specialist

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La mia è una domanda di pura curiosità.
Nel mio condominio romano il riscaldamento è centralizzato e tale rimarrà in futuro anche se 2016 dovremmo finalmente passare (dopo anni di assemblee condominiali ordinarie e straordinarie...) dal riscaldamento ad olio combustibile (BTZ) a quello a gas.

Immagino che il mio quesito sia utile per quegli utenti condominiali che beneficiano dell' impianto autonomo…
Il riscaldamento autonomo è solo una rogna, perchè bisogna preoccuparsi personalmente dii far eseguire la manutenzione annuale della caldaia, mentre con il riscaldamento centralizzato queste scocciature vengono demandate all'amministratore.
 

Graf

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Però, con il riscaldamento autonomo, c'è il vantaggio di poter accendere il termosifone quando si vuole e quanto si vuole, nel rispetto dei limiti temporali stabiliti dalla classificazione climatica delle accensioni.
In inverno, Roma ci regala spesso della giornate con la temperatura tiepida e dover aprire le finestre per il troppo caldo interno mi sembra uno spreco...
Poi ci sono i condomini che desiderano l'accensione giornaliera continuata, quelli che la vogliono spezzata...C'è chi vuole l'accensione alla 7 di mattina.... chi solo di pomeriggio...
Con il riscaldamento autonomo tutte queste discussioni di pianerottolo cesserebbero...

(Però, sembra, che con il prossimo sistema di riscaldamento a gas, una certa autonomia di decisione i vari condomini se la conquisterebbero... Vedremo...).

Mi accorgo di essere fuori tema rispetto al quesito iniziale........
 
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