Architetto

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Nota intanto che usa la parola adeguati, non il termine conformi : non viene poi mai indicato l'obbligo della messa a terra.
Vuoi precisare che sono adeguati e non conformi... sia ... sta di fatto che se in tali impianti detieni un IDMT e l'opportuno impianto di terra collegato, sei a posto ...

Con l'entrata in vigore del DM 37/08, si è cambiata la modalità e la modulistica della certificazione ... ti cito soltanto alcuni passi ...

« ...L'art. 11 del DM 37/2008 prevede un unico deposito presso il Comune di pertinenza (SUAP - SUE), evitando così il deposito anche presso la Camera di Commercio, dove al c. 1 recita: « ...l'impresa installatrice deposita, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, presso lo sportello unico per l'edilizia, di cui all'articolo 5 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 del comune ove ha sede l'impianto, la dichiarazione di conformità ed il progetto redatto ai sensi dell'articolo 5, o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto dalle norme vigenti...»

Ora se l'impianto risale al 2007, vale e si prende ancora la conformità prevista dalla Legge 46/90;
inoltre vorrei ribadire che la proprietà deve consegnare copia al locatario e se quest'ultimo esegue modifiche per adeguare gli impianti alle proprie necessità, tutto l'iter compreso la conformità rimane in capo a colui che ha eseguito le modifiche, percui al locatario.
Infine, penso sia giusto chiarire anche che non tutti gli enti erogatori di energia chiedono tale documento per nuovi allacci, ma anche per subentri, volture, ecc...
questa va vista in sede locale ... (anche se mi dici che non può essere vero, è così ...).:shock:
 

Bastimento

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Concedimi ancora di replicare: è il bello del forum.

Vuoi precisare che sono adeguati e non conformi... sia ... sta di fatto che se in tali impianti detieni un IDMT e l'opportuno impianto di terra collegato, sei a posto ...
Concordo: ma prima ti eri espresso in modo diverso:
... ovvio che deve essere presente l'impianto di terra ...


Ora se l'impianto risale al 2007, vale e si prende ancora la conformità prevista dalla Legge 46/90;
Concorderei anche qui: ma nessuno ha detto che l'impianto sia del 2007: è il contratto di locazione che ha quella decorrenza.


inoltre vorrei ribadire che la proprietà deve consegnare copia al locatario
Qui invece dissento, fino a che non viene citata la norma che lo impone (o lo imponeva nel 2007).

Sulla richiesta degli enti erogatori non discuto: evidentemente al nostro non è stata richiesta.
 

studio gottardi

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Professionista
buongiorno,nel 2007 ho preso in affitto un appartamento per avviare un centro estetico pagando un affitto commerciale ma al catasto questo appartamento è accatastato come A3,quindi appartamento.

Scusate ma non c'entra nulla quello che dice l'art. 6 del 37/08, visto che parla di locali ad uso abitativo (lo si può leggere benissimo sul riporto di bastimento) mentre qui si tratta di un attività commerciale con obbligo di progetto in quanto i centri estetici sono equiparati a studi medici di tipo 0 ovvero con apparecchi elettromedicali o elettromedicali ad uso estetico senza parti applicate direttamente sul paziente o di tipo 1 se si hanno parti applicate direttamente sul cliente.
Quindi prima di tutto dipende da come è stato fatto il contratto di locazione perchè se il locatore lo ha dato come appartamento e roberta lo ha trasformato in attività tutte le spese sono a carico suo ivi compreso il progetto (spero per lei che lo abbia fatto) nel caso il locatore lo abbia affittato indicando già l'uso commerciale dell'immobile allora è il locaotre che avrebbe dovuto dare l'impianto a norma, vi sono alcune sentenza della cassazione in merito ad alcune problematiche tra cui la non concessione delle autorizzaioni che qui vi riporto:

a)l’obbligo del locatore si limita alla consegna di un immobile che presenti le qualità giuridiche idonee per l’uso convenuto, senza che ciò comporti anche l’onere di ottenere tutte le autorizzazioni richieste per l’esercizio della specifica attività richiesta dal conduttore (Cass. 25 gennaio 2011, n° 1735);


b) sussiste, invece, la responsabilità del locatore nei confronti del conduttore per il mancato rilascio di specifiche autorizzazioni quando la destinazione particolare dell’immobile abbia formato oggetto di specifica pattuizione contrattuale, vale a dire di un preciso obbligo del locatore di garantire il pacifico godimento del bene in rapporto all’uso che si è convenuto (Cass. 27 marzo 2009, n° 7550);


c) la mancanza delle autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità dell’immobile sotto il profilo edilizio e, in particolare, della sua abitabilità e la sua idoneità all’esercizio di attività commerciale, costituisce inadempimento del locatore, sempre che il conduttore non sia stato adeguatamente e preventivamente informato della situazione di fatto e che l’abbia consapevolmente accettata nello stato in cui risultava al momento della consegna (Cass. 7 giugno 2011, n° 12286): pertanto, non è affetta da nullità una clausola in cui il locatore, pur in presenza di determinate carenze dell’immobile, specifichi in modo estremamente chiaro e in buona fede l’oggetto delle obbligazioni che egli intende offrire a fronte di un corrispettivo da pattuirsi, escludendo, quindi, dal contratto prestazioni che l’immobile locato non è in grado di fornire;


d)salvo patto contrario, non è onere del locatore ottenere eventuali autorizzazioni per l’uso del bene locato, il che significa che, nel caso in cui il conduttore non ottenga poi la suddetta autorizzazione, non è configurabile alcuna responsabilità per inadempimento in capo al locatore, quand’anche il diniego di autorizzazione sia dipeso dalle particolari caratteristiche strutturali del bene locato (Cass. 8 giugno 2007, n° 13395 su Massimario Cassazione 2007 pag. 85 ).
Per quanto, invece, riguarda gli interventi che sono imposti dalla legge all’immobile (ad es. adeguamento dell’impianto elettrico alla normativa dettata in tema di sicurezza), a prescindere dalla specifica attività svolta, trattasi di lavori da effettuarsi a cura e spese del locatore e, ove eseguiti invece dal conduttore con il consenso chiaro ed inequivoco del proprietario, possono ricondursi alla fattispecie deimiglioramenti(art. 1592 cod. civ.) con conseguente diritto per quest’ultimo di ottenere un indennizzo pari alla minor somma tra l’importo della spesa e il valore del risultato utile apportato al bene al momento della riconsegna e, per patto contrattuale, una riduzione iniziale della misura del canone, tenuto conto delle opere di adeguamento che il conduttore si è accollato.
 

studio gottardi

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno la.mia domanda è a chi spetta pagare l'impianto elettrico tra usofruttuario proprietario o chi a la nuda proprietà?
Scusa ignazio ma cosa intendi per "Pagare impianto elettrico"? Perchè a seconda di cosa intendi cambia, e poi parli di un alloggio, di un'attività con o senza dipendenti....Se puoi essere più preciso ti si può rispondere con la dovuta certezza
 

Ignazio432

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Si scusa sono in affitto in un appartamento l'impianto elettrico e di 60 anni fa ho chiesto di avere adeguato l'impianto.il problema è che ce un proprietario un usofruttuario e uno con la nuda proprietà e tutti e tre dicono che spetta all'altro grazie
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Si scusa sono in affitto in un appartamento l'impianto elettrico e di 60 anni fa ho chiesto di avere adeguato l'impianto.il problema è che ce un proprietario un usofruttuario e uno con la nuda proprietà e tutti e tre dicono che spetta all'altro grazie
Si tratta di abitazione o locale commerciale?
Cosa si intende per rifare l'impianto?
Se si tratta solo di manutenzione , spetta all'usufruttuario, se si tratta di rifacimento integrale (manutenzione straordinaria), spetta al nudo proprietario.
 

gessica88

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve,
noi abbiamo preso un locale in affitto dove per almeno parecchi anni è stato sfitto,
il proprietario sta rifacendo a spese sue l'impianto elettrico perché non a norma quindi pagamento del progetto e conformità spettano sempre a lui?? C'e qualche legge nel caso fosse cosi da puntualizzargli?
Grazie
 

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