aLEcAS

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Premetto che non sono un termotecnico.
Mi pare strano che il geotermico ben progettato possa avere problemi di raffrescamento. La resa del geotermico in raffrescamento dovrebbe essere ottima e praticamente gratuita.
Penso che dopo due anni l'impianto dovrebbe essere a regime, e sarebbe utile sentire il termotecnico progettista per capire quali siano i problemi sorti e come risolverli.
Mi chiedevo che tipo di raffrescamento è installato per capire se il problema possa essere una diversa esigenza di chi occupa l'ambiente, infatti gli impianti radianti garantiscono un confort di fresco che va deumidificato se a pavimento, ma non di avere i pinguini in casa come con i ventilconvettori o gli split.
Potrebbe pure essere che il cappotto progettato (tipo polistirene) non sia adatto ad isolare l'edificio dall'irraggiamento estivo perché ha poco se non nullo sfasamento e se l'impianto di raffrescamento non è a regime te la sudi.
Credo che ci siano da considerare pure le finestre con il sistema di schermatura adottato oltre che modalità prevista per il ricambio dell'aria.

Detto ciò @stratoboom ti consiglio di valutare bene se ti è utile scollegarti dall'impianto che ribadisco in raffrescamento dovrebbe essere ottimo e gratuito, fossi in te sentirei un termotecnico e valuterei di integrare il tuo appartamento con un upgrade mirato alle tue specifiche esigenze e problemi.
Diverso è se il problema deriva dalle sorgente di calore dell'impianto geotermico.

io invece non vedo l'attinenza delle domande in #4
in funzione dei problemi / quesiti posti

Costanzo.gif
 

marcanto

Membro Senior
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Mi chiedevo che tipo di raffrescamento è installato per capire se il problema possa essere una diversa esigenza di chi occupa l'ambiente, infatti gli impianti radianti garantiscono un confort di fresco che va deumidificato se a pavimento, ma non di avere i pinguini in casa come con i ventilconvettori o gli split.
Potrebbe pure essere che il cappotto progettato (tipo polistirene) non sia adatto ad isolare l'edificio dall'irraggiamento estivo perché ha poco se non nullo sfasamento e se l'impianto di raffrescamento non è a regime te la sudi.
Credo che ci siano da considerare pure le finestre con il sistema di schermatura adottato oltre che modalità prevista per il ricambio dell'aria.
tanti aspetti nozionistici che nulla hanno a che spartire con il problema di fondo che è il funzionamento dell'impianto iniziale
costanzo-gif.15946


Credo che ci siano da considerare pure le finestre con il sistema di schermatura adottato oltre che modalità prevista per il ricambio dell'aria.
mica ha asserito che d'estate ha caldo in casa e che l'impianti è non sufficiente e quindi lo vorrebbe integrare.
a questo punto sarebbe auspicabile una riqualificazione ........ma non l'ha detto !!!!!
costanzo-gif.15946
 
Ultima modifica:

aLEcAS

Membro Attivo
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com'è possibile che sia in classe A se l'impianto non funziona? Probabilmente é un forno in A++ d'estate ed un frigo in A+ d'inverno
 

stratoboom

Membro Attivo
Privato Cittadino
rispondo un pò a tutti. a quanto sembra l'impianto condominiale sia stato progettato male o sottodimensionato (abbiamo addirittura problemi di acqua nella falda che ci tocca rabboccare con quella dell'acquedotto, ora hanno cambiato delle serpentine, mah...). D'estate, dopo 24 ore di funzionamento split, riesci a scendere al max di 3 gradi rispetto alla temperatura di partenza. La coibentazione generale è buona, perchè cmq con 36 gradi fuori dentro ne hai 25 26, ciò non toglie che è chiaramente insufficiente e vincolante (accensione stagionale vincolata al condominio). Procederò ad esporre le intenzioni all'amministratore in forza dell'art. 1102 e a questo punto mi servirà con un tecnico che mi certificherà sempre la classe A del mio appartamento e il lavoro eseguito ad opera d'arte: chi? quale specialista? un architetto?
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
a quanto sembra l'impianto condominiale sia stato progettato male o sottodimensionato (abbiamo addirittura problemi di acqua nella falda che ci tocca rabboccare con quella dell'acquedotto, ora hanno cambiato delle serpentine, mah...)
Perdonami la curiosità, ma a che profondità sono le serpentine? che superficie occupano?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Ciao, so solo che scendono a 30 mt.
30 mt ????
da cose che ho letto ....degli esperti in tale campo affermano che la profondità minima per il nostro territorio italiano è tra i 100 e 120 mt
per geotermia a bassa entalpia
può anche essere che in particolari zone, da verifiche fatte, si possono anche raggiungere (forse) profondità minori ....ma deve essere verificato, ......30 m mi sembra eccessssivameeente pocoooooo
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
Gli impianti con sistemi geotermici a bassa temperatura sono parecchi e con specifiche caratteristiche molto differenti gli uni dagli altri. Da quanto mi dici capisco che il tuo è un impianto con "serpentine" (che hanno cambiato) e che sono a 30 mt, quindi dovrebbe essere un impianto con scambiatore a media profondità (esistono), ma se è così non capisco come abbiano fatto a cambiarle.

In assemblea ho chiesto la possibilità di sganciarmi dal solo raffrescamento volendo installare una pompa di calore autonoma. Pagherei ovviamente sempre il costo fisso del sistema ma non i consumi.

Tornando al nocciolo del problema io personalmente non ti consiglio di scollegarti dall'impianto, che estivo o invernale è unico (solo che lavorano in maniera inversa), ma semai sentirei un tecnico esperto in progettazione degli impianti che ti faccia dei conti su come integrare il raffrescamento e/o la deumidificazione del tuo appartamento.
 

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