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Se le case costassero un 30 - 50 % in meno di adesso, non si farebbero tutti questi discorsi...un crollo del mercato immobilare sarebbe, paradissalmente, auspicabile.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Sono d'accordo, ma ormai la gente NON mette più le cose importanti ( casa ) all'inizio della lista, ma bensì la macchina che non si possono permettere , i vestiti che non si possono permettere etc etc.....questa è la ns società ormai che ci possiamo fare noi? Bei tempi quando le coppie arrivavano in ufficio come primo desiderio di comprare un " TETTO " ora più che un tetto si copmprano le finiture, si hanno mille vizi e molte volte le rate sono troppe...
Per chi è al primo acquisto la casa non è un bene rifugio ma una necessità che a causa dei vizi per alcuni e del lavoro precario per molti, è diventata una utopia.......

Rivalutazione del 10 % ????? Noi si vende e va bene....ma ad una coppia che fa il mutuo 100 % ( quando si poteva e comunque tuttora l'unico modo per acquistare ) per 30 anni tu te la senti di parlare di rivalutazione del 10 % annuuo ?? Questi sono discorsi che andavano bene 15 anni fa ora di bene rifugio e rivalutazione ne parlerei con meno superficialità ;)

Forse questa crisi ha proprio lo scopo di aprire gli occhi a chi pensava di poter vivere all'infinito rifinanziando il finanziamento.
Così la coperta sarà sempre troppo corta...ma forse lo era anche prima e non se n'erano accorti.
Non vi esorto a truffare dei poveri giovani promettendo loro ricchezza e prosperità grazie alla magia dell'acquisto immobiliare.
Lo capisco bene anch'io che alcune realtà è molto meglio pensino al quotidiano e a sfamarsi prima di pensare alla villa con piscina ma non è così per tutti.
Ci sono molte persone che vorrebbero acquistare, ne hanno le possibilità ma sono terrorizzati dal "momento", dall'incertezza verso il futuro, paure che possono a volte essere legittime, altre, totalmente irrazionali.
Non penso tu vada armato a casa della gente, magari dopo averli scelti a campione, obbligandoli ad acquistare... ma forse chi entra nella tua agenzia, un'ideuccia e i suoi conti se li è già fatti, sa di poterselo permettere ma nonostante questo ha paura.
Oggi hanno paura in molti ed è li che si basa il mio ragionamento.
Il settore è sano, l'immobile è un valore duraturo e a differenza della borsa, sai sempre cosa stai acquistando.
Ciao.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Se le case costassero un 30 - 50 % in meno di adesso, non si farebbero tutti questi discorsi...un crollo del mercato immobilare sarebbe, paradissalmente, auspicabile.

Una riduzione dei prezzi di questa portata rispetto ai valori attuali sarebbe possibile solo se la crisi si fosse acuita enormemente.
Molti operatori sarebbero probabilmente falliti o in procinto di farlo, le aziende impegnate nella produzione dei materiali per l'edilizia non avrebbero utili e al contrario sarebbero in procinto di chiudere o di licenziare drasticamente producendo effetti devastanti sui consumi in generale.
Non sarebbe meglio se le banche ricominciassero ad assolvere alla loro funzione, rilanciando i consumi e promuovendo un nuovo e più sostenibile sviluppo economico, magari dopo aver stabilito regole serie contro alcuni tipi di speculazione finanziaria?
Viviamo in un'epoca in cui una qualsiasi azione di scarso valore può essere acquistata al mattino a pochi centesimi e per un'importo totale di miglioni di dollari producendone un repentino aumento dei prezzi per poi essere rivenduta nel primo pomeriggio per qualche decina di dollari, rifacendola repentinamente piombare nell'oblio dalla quale era stata destata per una speculazione finanziaria organizzata ad hoc.
Ovviamente viene acquistata non con soldi reali ma grazie alla possibilità di acquistare allo scoperto, facendo guadagnare al suo promotore dollari veri e sonanti... ma sai cos'è divertente in tutto questo.
Che questa operazione viene considerata "normale".
Nei rari casi in cui interviene il garante la giustificazione in uso è quella dell'errore dell'operatore nel battere la cifra sulla tastiera.
...e noi dovremmo crederci pure...
Nelle scorse settimane in Francia si è aperto un processo contro uno di questi operatori finanziari dipendente di una tra le banche francesi più conosciute.
Ovviamente viste le proporzioni del "buco" generato, il processo è divenuto un'evento mediatico con la conseguenza di rendere pubbliche le situazioni e i meccanismi con cui queste grandi banche operano.
...vi consiglio di seguire l'evoluzione del processo, su internet trovate tutto... è molto "educativo"...
Questa volta però qualche cosa è andato storto, il malcapitato operatore non ha accettato mestamente le responsabilità personali accollandosi la colpa dell'accaduto ma è andato al processo con la ferma intenzione di difendersi nell'unico modo possibile...vuotando il sacco.
Stanno emergendo particolari raccapriccianti.
Oltre al fatto che pare che queste operazioni azzardate al punto da rasentare l'assurdo, fossero promosse direttamente dal consiglio di amministrazione della banca medesima e l'operatore accusato, incentivato ad aumentarne numero e volumi.
Ovviamente proprio la direzione della banca si è premurata di denunciare il dipendente all'autorità competente quando invece di guadagnare...
...dicendo di essere all'oscuro di tutto.
Questo è solo la punta infinitesimale dell'iceberg di casini sul quale si basa la nostra economia.
Scusatemi se davanti a tutto questo la mia reazione è quella di sperare che il mercato tenga, che la signore Maria di turno, non si trovi improvvisamente impoverita a causa della diminuzione di prezzo dell'immobile acquistato e che se si trova ad avere quattro soldini da investire, scelga ancora il caro, vecchio, intrinsecamente sicuro, valore immobiliare.
Forse rischierò di non essere moderno ma per me un mattone è un mattone, un sacco dicemento è e resterà un sacco di cemento il cui valore è semplicemente determinabile.
Alcuni faranno acquisti migliori di altri, qualch'uno venderà nel momento giusto, altri in quello sbagliato ma rimanendo comunque infinitamente lontani dai rischi del settore finanziario...alla fine a chi ha acquistato Parmalat non è forse andata peggio...
Ciao.
 

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