Goldencharlie

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Qualche settimana fa tramite un agente immobiliare ho visionato un appartamento a Roma che dovrei acquisrtare per mia figlia. L' immobile era di nostro gradimento e abbiamo fatto una proposta di acquisto lasciando un assegno di 10.000 euro. Tra i documenti firniti dall'agente relativi all'immobile mancava il documento di provenienza che la banca mi ha richiesto prima di procedere con la domanda di mutuo. Ottenuto il documento sono tornato in banca (Istituto San Paolo) dove mi hanno spiegato che per l'acquisto di una casa proveniente da donazione con donatore deceduto da meno di dieci anni il mutuo non era erogabile. Mi sono quindi documentato e ho appreso che stavo per incappare in un acquisto incauto. Ho trovato una certa "gentile" resistenza nel rientrare in possesso dell'assegno depositato e ho ceduto ad una richiesta di "mancia" da parte dell'agente. Faccio presente che nella proposta di acquisto non era specificata la provenienza dell'immobile. Pensate che se fossi stato intransigente con l'agente immobiliare questo avrebbe potuto rivalersi in qualche modo contro di me avendo firmato un impegno di acquisto?
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Oramai che hai pagato, presumo anche in nero, cosa vuoi sapere? Forse è meglio se in futuro ti fai aiutare da un amico o da qualcuno che abbia esperienza, le volpi esistono perché esistono i polli
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Pensate che se fossi stato intransigente con l'agente immobiliare questo avrebbe potuto rivalersi in qualche modo contro di me avendo firmato un impegno di acquisto?
Certo che sì; avresti dovuto pagare le provvigioni piene, quindi l’agente ti è venuto incontro, direi. Anche se avrebbe dovuto parlare della provenienza donativa da subito .
Gli immobili provenienti da donazione sono lecitamente vendibili, anche se con qualche precauzione.
Nella mia ex carriera da agente, ne ho venduti diversi, sempre senza problemi: va solo scelta la soluzione giusta per la situazione concreta.
Nel caso che hai descritto, con donante deceduto, oltre alla polizza apposita (che molte banche accettano per erogare il mutuo), si poteva pensare a far fare ad eventuali eredi lesi dalla donazione una rinuncia all’azione di riduzione.
Se poi la donazione risaliva a più di 20 anni fa, si poteva stare tranquilli (in linea generale).
Diciamo che la banca è stata forse un po’ drastica, mentre altre banche magari avrebbero finanziato, previa polizza contro i rischi da donazione.
 

Goldencharlie

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Oramai che hai pagato, presumo anche in nero, cosa vuoi sapere? Forse è meglio se in futuro ti fai aiutare da un amico o da qualcuno che abbia esperienza, le volpi esistono perché esistono i polli
Ha ragione! Sono stato uno sciocco e l'inesperienza stava per giocarmi un brutto scherzo! Ho comunque ringraziato l'agente per avere compreso la situazione e per avermi permesso di uscirne senza danni.

Certo che sì; avresti dovuto pagare le provvigioni piene, quindi l’agente ti è venuto incontro, direi. Anche se avrebbe dovuto parlare della provenienza donativa da subito .
Gli immobili provenienti da donazione sono lecitamente vendibili, anche se con qualche precauzione.
Nella mia ex carriera da agente, ne ho venduti diversi, sempre senza problemi: va solo scelta la soluzione giusta per la situazione concreta.
Nel caso che hai descritto, con donante deceduto, oltre alla polizza apposita (che molte banche accettano per erogare il mutuo), si poteva pensare a far fare ad eventuali eredi lesi dalla donazione una rinuncia all’azione di riduzione.
Se poi la donazione risaliva a più di 20 anni fa, si poteva stare tranquilli (in linea generale).
Diciamo che la banca è stata forse un po’ drastica, mentre altre banche magari avrebbero finanziato, previa polizza contro i rischi da donazione.
Quel he mi dici è giustissimo ma grazie al cielo l'agente ed anche i venditori hanno compreso la situazione consentendomi di uscirne ... vivo! Sono stato vittima della mia inesperienza ed ingenuità Resta il fatto che forse nella fase iniziale sarebbe stato corretto mettermi a conoscenza della provenienza dell'immobile e dei, seppur ridotti, rischi connessi. Se avessi saputo queste cose ovviamente non avrei firmato una proposta di acquisto! Sono però contento che tra persone per bene si sia raggiunto un accordo amichevole! Ti ringrazio perle delucidazioni che mi hai dato!
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Anche questa andrebbe messa nell'elenco delle cose cui stare attenti.
Perché quando si presenta una proposta di acquisto senza vedere la documentazione,
più volte si è ricordato che va inserita la sospensiva relativa alla conformità catastale e urbanistica.
Ma nessuno ha mai menzionato la sospensiva relativa all'assenza di donazioni nel ventennio.
 

Arcax

Membro Attivo
Privato Cittadino
Per me furbata dell agente. Sapeva che dovevi chiedere un mutuo? Sono sicuro che se si presenta un altro non fa menzione della provenienza Dell immobile....
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Pensate che se fossi stato intransigente con l'agente immobiliare questo avrebbe potuto rivalersi in qualche modo contro di me avendo firmato un impegno di acquisto?

Difficile da dire.
Secondo me andando in causa il giudice si sarebbe potuto esprimere in una maniera o nell'altra.

Secondo me il mediatore era venuto meno al dovere di informare le parti su quanto potesse influire per l'affare, e francamente la presenza della donazione mi sembra dovrebbe rientrare nella minima diligenza, per cui ti direi che nulla era dovuto, anzi.
D'altra parte ho visto una sentenza (di cui non ricordo gli estremi) dove il giudice (non ricordo il grado) si era pronunciato dicendo che la donazione successivamente scoperta non era motivo di rescissione di un accordo raggiunto, per cui...
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto