ghiga64

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buonasera ,
per un appartamento pignorato che sto vendendo (proposta ritirata e accettata dalla banca creditrice), la stessa banca propone di effettuare l'atto di compravendita (l'acquirente non chiede mutuo), direttmente in Tribunale previo accordo con il giudice. Avendo io chiesto una tutela certa per l'acquirente verso altri possibili creditori che potrebbero palesarsi e rivalersi sulla casa, la banca ha proposto qunto segue:

- vendita fatta in tribunale, con rinuncia agli atti (ritiro pignoramento da parte della banca creditrice);
- la possibilità di far apporre lo stesso giorno il timbro di non opposizione presso la cancelleria (annotamento del pignormento).

Questo, dice la banca, tutelerebbe l'acquirente dato che non dovrebbero trascorrere i famosi 20/30 giorni dove altri creditori (nel caso ci fossero) potrebbero insinuarsi.

ORA... un legale che conosco mi dice che non è così, che dei 20 giorni, per un certa sicurezza, occorre comunque tenerne conto anche se l'atto viene effettuato in tribunale...HO UN PO' DI CONFUSIONE! Chi è esperto nelle vendite con pignoramento? In passato ne ho già fatte ma aspettando i 20 giorni con il denaro depositato presso il notaio, in questo caso l'acquirente non vuole perchè la cifra accettata per l'acquisto copre perfettamente il debito con la banca. ASPETTO QUALCHE VOSTRA DELUCIDAZIONE, GRAZIE.
 

studiopci

Membro Storico
Salve, premesso che quello che dice la banca lascia il tempo che trova, in quanto ha l'interesse a rientrare dei soldi, per cui se Le chiedi l'affidabilità del pignorato ti risponderà che è tra le migliori che ci siano in giro e che la sua è stata una difficoltà momentanea, in linea di massima dovresti informarti anche del tipo di attività del pignorato, per avere un idea di quanti e quali creditori ci potrebbero essere tenendo presente che lo stato è sempre e comunque creditore privilegiato, poi lascio a chi ha maggiore dimestichezza con queste vendite.
 

ghiga64

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In realtà la banca non si é mai espressa riguardo il proprietario/debitore. È ovvio che abbia interesse a rientrare del suo credito anche se con una cifra inferiore rispetto al debito. L'immobile mi arriva dalla sede, dall'ufficio che tratta case in difficoltà, ma con mio stupore anche lì le informazioni su come vendere un immobile pignorato, sono vaghe.
 

studiopci

Membro Storico
In realtà la banca non si é mai espressa riguardo il proprietario/debitore. È ovvio che abbia interesse a rientrare del suo credito anche se con una cifra inferiore rispetto al debito. L'immobile mi arriva dalla sede, dall'ufficio che tratta case in difficoltà, ma con mio stupore anche lì le informazioni su come vendere un immobile pignorato, sono vaghe.
Appunto, è questo che intendevo... ricorda che la banca ha a cuore solo i suoi interessi e non si fa scrupolo di affossare gli altri.
 

ghiga64

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie per la tua risposta. Nei prossimi giorni mi arriverà la Crif sul venditore (mi ha firmato lui il modulo richiesta) così mi faccio un'idea sulla sua situazione odierna. Aspetto qualche altra risposta in merito al mio quesito
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Grazie @francesca63 per il tag.

Avendo io chiesto una tutela certa per l'acquirente verso altri possibili creditori che potrebbero palesarsi e rivalersi sulla casa
Ti faccio i miei complimenti, questo è un punto che in tanti trascurano, spesso inconsapevolmente per ignoranza. Ma di fatto rischiando sulla pelle degli acquirenti.

la banca ha proposto qunto segue:

- vendita fatta in tribunale, con rinuncia agli atti (ritiro pignoramento da parte della banca creditrice);
- la possibilità di far apporre lo stesso giorno il timbro di non opposizione presso la cancelleria (annotamento del pignormento).


ORA... un legale che conosco mi dice che non è così, che dei 20 giorni, per un certa sicurezza, occorre comunque tenerne conto anche se l'atto viene effettuato in tribunale...

Quello che dice il legale era vero qualche anno fa, oggi non più e quindi ha ragione la banca. Certo bisogna saper predisporre le cose per ottenere il provvedimento definitivo.

Quello che la banca non dice (perchè irrilevante per i suoi interessi) è proprio quello a cui correttamente tu accennavi prima. Il giorno stesso della rinuncia gli atti, prima di passare soldi, una verifica in cancelleria su eventuali creditori a sorpresa, intervenuti magari la notte precedente...
Sto dando per scontato che a oggi non ci sono altri creditori in procedura.
Qualcuno ha controllato?

Salve, premesso che quello che dice la banca lascia il tempo che trova, in quanto ha l'interesse a rientrare dei soldi
Sono stra-stra-d'accordissimo con te il linea generale.
Non si chiede all'oste se il vino è buono.
Ma, come detto sopra, sul discorso dei 20 gg, ha ragione la banca.
 
Ultima modifica:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma è interessante


la tua base giuridica e con la tua ottima preparazione

Violini e sviolinate.
Manca solo veder sventolare i cuoricini.


In passato ne ho già fatte ma aspettando i 20 giorni con il denaro depositato presso il notaio, in questo caso l'acquirente non vuole

Se non vuole tutelarsi lui che e' parte integrante del contratto.

Non si comprende perche' dovresti preoccuparti tu.


Avendo io chiesto una tutela certa per l'acquirente
 

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