Ci stiamo arrampicando sugli specchi, così, però. Se ne dispone non validamente, in matematica è come se non ne disponga, perché basta il fischio di un avvocato per annullare la disposizione.
Io dispongo; se , alla mia morte, quel bene che io ho destinato ad X sarà nel mio patrimonio, la disposizione è perfettamente valida.
Non è arrampicarsi sugli specchi, è la legge.

Voi ingegneri avete una forma mentis diversa ...
 
se , alla mia morte, quel bene che io ho destinato ad X sarà nel mio patrimonio, la disposizione è perfettamente valida.

Secondo questa logica potrei disporre che se alla mia morte il Colosseo sarà di mia proprietà, lo passo a mio fratello.
Qualunque notaio mi riderebbe in faccia.
I testamenti si basano su cose che, alla data di stesura del testamento, si possiedono, con un margine di incertezza nel caso di valori monetari: "Lascio quanto giacente sul mio conto corrente postale", che può essere 1 Euro ma anche 1 milione di Euro.
Ma se lascio un appartamento, il giorno della stesura del testamento devo esserne proprietario, non è che posso dire "Lascio a mio fratello l'appartamento di Via Marsala 59 che dovrebbe lasciarmi mio padre se morirà prima di me".
Sentiamo comunque Polidoro che spero farà chiarezza.
 
Almeno ho sollevato un dubbio che forse è costruttivo.
Resto in attesa allora della risposta.

Sì, continua a seguire il thread, perché ci vuole un avvocato vero per risponderti.
Speriamo Polidoro ci rimetta sulla retta via spiegando a tutti :)
 
Chiedo nuovamente venia a tutti. Ma francesca63 e possessore non dicono la stessa cosa in merito al mio quesito?
Forse non ho letto bene qualcosa?
 

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