Magari proprio per garantire al nuovo coniuge, se meno abbiente, una certa sicurezza economica, con la possibilità di ereditare.

Infatti sono curiosa di capire , quando tu ne saprai di più, se è il tuo amico che vuole “fregare” il marito della mamma, o se d’accordo anche lei
Non vuole fregare nessuno.

Faccio un altro esempio.

Tizio e Tizia acquistano casa con mutuo, ed hanno un figlio, Caio.

Caio compie 18 anni e Tizio e Tizia hanno finito di pagare il mutuo.

Tizio e Tizia si separano e si risposano.

Non siamo forse tutti d'accordo che quella casa spetta a Caio e non pure ai figli dei nuovi coniugi di Tizio e Tizia?

Secondo me sì; secondo la legge, no.

Ecco, secondo me andare oltre la legge è cosa necessaria, in casi come questi.
 
Magari proprio per garantire al nuovo coniuge, se meno abbiente, una certa sicurezza economica, con la possibilità di ereditare.

Infatti sono curiosa di capire , quando tu ne saprai di più, se è il tuo amico che vuole “fregare” il marito della mamma, o se d’accordo anche lei
La impressione che traggo da questa dissertazione ( ma io ormai sono “ del Re vej “) è che nel codice e nella mentalità abbiamo acquisito il divorzio, ma poi in tema patrimoniale siamo ancora legati al criterio patriarcale (notare la etimologia di patrimonio, patriarcato,…)

Non condivido necessariamente che l’idea sia di “fregare” il nuovo coniuge: : se ad es i fondi per il nuovo acquista di Tizia provenivano da beni personali maturati nel precedente matrimonio, mi sembrerebbe corretto ipotizzi di legarli al figlio di primo letto.

Diverso l’esempio di Brina
Non siamo forse tutti d'accordo che quella casa spetta a Caio e non pure ai figli dei nuovi coniugi di Tizio e Tizia?

Secondo me sì; secondo la legge, no.
Io ad es non sono completamente d’accordo: il 50% del bene acquistato da uno dei coniugi , per legittima dovrebbe andare a tutti i suoi figli, indipendentemente da con chi li ha generati.

Più opinabile debba ereditare il nuovo coniuge: salvo considerare la “durata” della nuova Unione.

Considerazioni che mi riportano alla osservazione iniziale: prima di pans are al matrimonio, al divorzio, e ai figli, bisognerebbe che gli adulti approfondissero il “diritto matrimoniale” : e forse a risposarsi ci penserebbero tre volte
 
Non siamo forse tutti d'accordo che quella casa spetta a Caio e non pure ai figli dei nuovi coniugi di Tizio e Tizia?

Secondo me sì; secondo la legge, no.
Anche secondo me no.
La metà di Tizio andrà a tutti suoi figli e al nuovo coniuge, lo stesso per Tizia.
Se ai due la cosa non piace, basta non risposarsi e fare altri figli.
Onestamente non vedo motivo per cui Caio debba essere privilegiato rispetto a nuovi figli.
Al massimo si può fare testamento, e lasciare a Caio la quota disponibile.
 

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