loutenr1

Nuovo Iscritto
Buongiorno, sono nuovo del forum, e ne sono venuto a conoscenza cercando lumi per il mio problema. In sostanza il problema è questo:

Mia madre deve vendere la sua vecchia casa, un villetta singola, ereditata dai sui genitori. La casa è stata costruita nel 1953.

Venne fatto un condono nel 1985, dove furono presentate al comune le varianti al progetto iniziale del 1953 (la casa venne costruita già nel '53 in modo diverso dal progetto, per questo venne poi condonata)

Le varianti costruite ma non presenti nel progetto iniziale, e quindi da condonare erano: costruzione di un locale pollaio. Lo spostamento della scala d'ingresso che, stando di fronte al lato della casa interessato, parte da sinistra e non da destra, e spostamento conseguente del bagno che essendo di fronte a tale scala, è a destra e non a sinistra (in pratica ci sono una scala e un bagno ribaltati rispetto al disegno). Costruzione di un altro bagno non previsto dall'altra parte della casa. Modifica pareti nel seminterrato.

Il problema presentato dal comune è che tutti i disegni catastali presentati dal 1985 in avanti, sono si corretti e rappresentano la casa com'è allo stato attuale, ma le righe del bagno invertito non sono rosse come dovrebbero essere per rappresentare una costruzione (gialle se demolizione mi pare). Tutto il resto, seminterrato, soletta sotto tale bagno, posizione delle scale è correttamente evidenziato in rosso.

Con fortuna siamo riusciti a incontrarci con l'ingegnere che firmò i disegni del 1985, che ha ammesso la sua mancanza. Tale mancanza di righe rosse per il bagno fa si che non sia stato condonato.

Ora mi chiedo, ammesso questo, possibile che non vi sia soluzione tramite sanatoria con multa? L'architetto del comune ci ha detto che l'unica soluzione è demolire il bagno e ricostruirlo allo stato attuale. A me sembra una cosa ai confini della realtà!

Mi potete aiutare per favore?

Grazie!
 

Ranieri Fochi

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Con fortuna siamo riusciti a incontrarci con l'ingegnere che firmò i disegni del 1985, che ha ammesso la sua mancanza. Tale mancanza di righe rosse per il bagno fa si che non sia stato condonato.

Ora mi chiedo, ammesso questo, possibile che non vi sia soluzione tramite sanatoria con multa? L'architetto del comune ci ha detto che l'unica soluzione è demolire il bagno e ricostruirlo allo stato attuale. A me sembra una cosa ai confini della realtà!
Innanzitutto basta far finta di averlo demolito e rifatto :confuso:. Secondo me, però, l'ingegnere potrebbe almeno fare gratis il lavoro di presentazione della pratica, addebitando a te solo i costi delle imposte e dei diritti di segreteria.
 

loutenr1

Nuovo Iscritto
intanto grazie della risposta :). Quindi intendi che dovremmo far finta di aver demolito, aver riedificato come disegno originale, aver demolito di nuovo, e aver riedificato come da situazione attuale?
Forse ho capito male io, allego un bozza della situazione per chiarire meglio

casa.jpg

Quello che mi chiedo io, non esiste un modo per correggere una pratica sbagliata 25 anni fa, anche pagando, senza demolire niente?
 

loutenr1

Nuovo Iscritto
E' andata mia madre con l'ingegnere che aveva fatto il condono. Ma il tecnico del comune dice che non conosce bene la norma vigente per la sanatoria e non vuole prendersi beghe. L'ingegnere gli ha fin detto che lo correggeva lui sul momento con la penna rossa il disegno :confuso:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ci sarebbe da citare il Comune per ignoranza delle leggi vigenti !!!

Pensa tu che problemi si possono fare !!!

Silvana

P.S. Aspettiamo un tecnico e avremo una risposta. Il mio era solo uno sfogo contro l'insipienza degli amministratori comunali !

Silvana
 

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