marcoimmo

Membro Junior
Agente Immobiliare
Buongiorno
sono agente immobiliare. Ho in vendita un immobilie da più di un anno con regolare mandato. Ora e’ saltato fuori, nel momento in cui ho trovato dei clienti interessati all’acquisto, che l’immobile presenta un abuso molto complicato ( ci vorrà molto tempo ) da sanare ( parliamo un un canale d’acqua che passa sotto un magazzino ). Il proprietario lo sapeva e non me lo ha detto. Mi chiedo se esiste qualche norma che stabilisce che il proprietario e’ tenuto ad informare l’agente immobiliare di eventuali abusi esistenti nel momento che firma il mandato all’agenzia immobiliare.
In pratica ho lavorato per niente perché la casa non si può vendere e non mi sembra corretto.
Grazie
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Più nel merito ti risponderanno gli agenti immobiliari.

Il mandato dovrebbe essere comprensivo di dichiarazione del venditore dell'assenza di abusi, di conseguenza l' AI lo dovrebbe rendere edotto di questa dichiarazione.
Diversamente, in caso di contenzioso non avresti elementi per dimostrare che tu eri ignaro dell'abuso
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Le verifiche (comprese quelle sulla regolarità dell'immobile) si fanno all'inizio del rapporto, ovvero nel momento in cui si raccoglie l'incarico di vendita e NON dopo 12 mesi o quando si entra in trattative con un potenziale acquirente.

Si chiarisce col proprietario / conferente l'incarico lo stato dell'immobile, ovvero si raccolgono le "sue dichiarazioni" in merito (se l'immobile è in regola o meno, e/o se ci sono abusi si chiarisce quali e come intende intervenire, ecc...).

In genere un incarico ben formulato, prevede anche una "penale" a carico del conferente l'incarico, nel caso in cui questi abbia fornito "informazioni errate" che non abbiano permesso di vendere l'immobile (come nel tuo caso).

Tuttavia, tutto quanto sopra, come già scritto, va fatto al conferimento dell'incarico e NON dopo.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno
sono agente immobiliare. Ho in vendita un immobilie da più di un anno con regolare mandato. Ora e’ saltato fuori, nel momento in cui ho trovato dei clienti interessati all’acquisto, che l’immobile presenta un abuso molto complicato ( ci vorrà molto tempo ) da sanare ( parliamo un un canale d’acqua che passa sotto un magazzino ). Il proprietario lo sapeva e non me lo ha detto. Mi chiedo se esiste qualche norma che stabilisce che il proprietario e’ tenuto ad informare l’agente immobiliare di eventuali abusi esistenti nel momento che firma il mandato all’agenzia immobiliare.
In pratica ho lavorato per niente perché la casa non si può vendere e non mi sembra corretto.
Grazie
Se è scritto nell'incarico ha l'obbligo contrattuale di farlo, se non lo fa in malafede (ovvero lo sa e non lo dice) allora è inadempiente al contratto e potresti acrobaticamente chiedere la penale, salvo che non abbiate già fatto un preliminare in quel caso hai diritto alla provvigione comunque.
In generale però, dagli orientamenti dell'ultimo decennio in materia di conformità, l'agente immobiliare deve seguire la diligenza professionale, non quella del buon padre di famiglia.
Quindi non è sufficiente prendere per buone le dichiarazioni del proprietario, salvo che non si informi l'acquirente (se c'è) che l'agenzia non conosce lo stato urbanistico dell'immobile, che non lo conosce non che il proprietario dice che è a posto.
A orecchio suonerebbe comunque molto male e difficilmente si potrebbe prendere una proposta.
A Torino per un accesso agli atti in Comune, salvo casi rarissimi, bastano un paio di giorni, quindi normalmente appena preso l'incarico è meglio farlo (costa 100 euro, sempre a Torino con il mio architetto), in questo modo si risolve a priori.
Perchè te lo dico?
Perchè a mio avviso nei tuoi rapporti con il proprietario, dopo un anno, per la diligenza professionale di cui sopra, avresti potuto fare tu le verifiche di tua iniziativa, cosa utilissima come si evince da questo tuo post.
Per questo credo che una tua contestazione nei confronti del proprietario sarebbe acrobatica, come l'ho definita all'inizio.
In sintesi, no, non credo tu possa rivalerti sul proprietario salvo che non abbia fornito volontariamente informazioni con documenti falsi, scaduti, modificati, oppure che tu non abbia ricevuto rassicurazioni scritte da un suo tecnico e il proprietario non abbia ostacolato le tue verifiche in qualche modo ecc
 

irma

Membro Attivo
Privato Cittadino
he l’immobile presenta un abuso molto complicato ( ci vorrà molto tempo ) da sanare ( parliamo un un canale d’acqua che passa sotto un magazzino ).
In che senso è un abuso da sanare? Che tipo di canale è? Per "canale" di solito si intende un corso di acqua ... L'immobile che hai da vendere è un magazzino sotto le cui fondamenta passa un canale tombato (ricoperto da edifici e strasformato in canale sotterraneo)?
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Se è scritto nell'incarico ha l'obbligo contrattuale di farlo, se non lo fa in malafede (ovvero lo sa e non lo dice) allora è inadempiente al contratto e potresti acrobaticamente chiedere la penale, salvo che non abbiate già fatto un preliminare in quel caso hai diritto alla provvigione comunque.
In generale però, dagli orientamenti dell'ultimo decennio in materia di conformità, l'agente immobiliare deve seguire la diligenza professionale, non quella del buon padre di famiglia.
Quindi non è sufficiente prendere per buone le dichiarazioni del proprietario, salvo che non si informi l'acquirente (se c'è) che l'agenzia non conosce lo stato urbanistico dell'immobile, che non lo conosce non che il proprietario dice che è a posto.
A orecchio suonerebbe comunque molto male e difficilmente si potrebbe prendere una proposta.
A Torino per un accesso agli atti in Comune, salvo casi rarissimi, bastano un paio di giorni, quindi normalmente appena preso l'incarico è meglio farlo (costa 100 euro, sempre a Torino con il mio architetto), in questo modo si risolve a priori.
Perchè te lo dico?
Perchè a mio avviso nei tuoi rapporti con il proprietario, dopo un anno, per la diligenza professionale di cui sopra, avresti potuto fare tu le verifiche di tua iniziativa, cosa utilissima come si evince da questo tuo post.
Per questo credo che una tua contestazione nei confronti del proprietario sarebbe acrobatica, come l'ho definita all'inizio.
In sintesi, no, non credo tu possa rivalerti sul proprietario salvo che non abbia fornito volontariamente informazioni con documenti falsi, scaduti, modificati, oppure che tu non abbia ricevuto rassicurazioni scritte da un suo tecnico e il proprietario non abbia ostacolato le tue verifiche in qualche modo ecc
32 minuti di applausi..
E sacrosanto che non si possa apoellare al buon padre.. quello lo e anche il compratore. Cosa ci starebbe a fare un altro?
Poi quando leggo i periferici scrivere "ho 200 immobili in listino se dovessi spendere prima.." mi viene in mente di scuotere la testa ogni volta che accendo la rombante teutonica bambina
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Bah..

Aldilà di tutti i pipponi burocratci /barra/ deontologici e al netto dei soliti folcloristici commenti di taluni, molto probabilmente ti trovi nella situazione dove il proprietario non vuole piu vendere.
Indipendentemente dal problema da egli sollevato.
Risolvibile semplicemente incaricando un tecnico, prima, durante, ma anche dopo, proposta, premiliminare o rogito che sia. Basta andare d'accordo tra le parti.

Non è un caso, che soggetti evidentemente più esperti che sono qui intervenuti hanno giustamente posto quel dubbio che, a onor del vero, veniva già da sé:
E perchè non sarebbe sanabile ?
Evidentemente "Padre tempo" ne sa qualcosa di più di qualche sedicente e teutonica fanciulla.

Gli accessi agli atti, senza titolo e senza autorizzazione e delega da parte del proprietario, non si possono fare e, addirittura, certi comuni non li acconsentono, nemmeno con in mano un preliminare sottoscritto dal venditore e trascritto presso un notaio.

Cosi', la diligenza professionale e i cento euro per l'architetto di Torino possono pure mettersi comodi, perché al massimo, servono per l'aperitivo. A Piazza San Carlo fanno ottimi Martini cocktails.

Nel finale due consigli:

Al @marcoimmo che aldilà delle forme, è sempre meglio non scontrarsi MAI con un venditore.
Che di solito non è mai sfiorato dall'idea di vendere bensì ne è investito.
Quindi se oggi ha cambiato idea, probabilmente ritornerà sui suoi passi profuturo e mantenendo comunque dei buoni rapporti, ti RIcapiterà "sul bacchetone".

Mentre per chi si scortica le mani, in lunghi ed inutili applausi, quello di utilizzarle per andare a raccogliere le olive.

Dicono che quelle della valle del Belice, siano le migliori ad esaltare e bilanciare l'aroma del gin con l'intensità del Martini.
 
Ultima modifica:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Post muto:

L'imbarazzo di esistere

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