Bastimento

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Mi pare tu stia parlando degli immobili in cooperativa, immobili noti ai piú come scadenti.
No, assolutamente. Anche se forse il meccanismo non era dissimile.
Nel caso citato non era stata formalizzata una cooperativa: anche se concettualmente capisco la similitudine.

Quanto a qualificare come scadenti le costruzioni fatte da cooperative, posso credere che ci possano essere molti casi come li descrivi: ma non è certo una regola.

Ad es. oggi abito in un alloggio acquistato in un condominio realizzato negli anni 70 : fa parte di una lottizzazione dove sono intervenute varie cooperative, molte coordinate credo dalle ACLI che mi dicono in quegli anni avevano una efficientissima struttura. I condominii, indipendenti, mediamente di 14 alloggi su 7 piani, sono nati attorno a dipendenti AlfaRomeo, altri da dipendenti bancari, insegnanti ecc, : e con notevole lungimiranza fin da allora venne conferita con atto notarile l'area non edificata di ciascuna cooperativa, per la realizzazione di un parco interno comune "supercondominiale" di 1-2 ettari, affidato ad un noto progettista di parchi.
Capitolato e Direzione Lavori erano stati affidati ad un ingegnere "di ferro": che tutti ricordano ancora per lo scrupolo e i controlli effettuati sui materiali utilizzati ecc
ps: lo posso confermare: quando si tratta di inserire tasselli in zone di calcestruzzo, non basta un normale trapano a percussione ...., le volte sono al classico 3 metri, con l'ultimo piano adibito a stenditoio comune. Oggi ricaverebbero, a parità di volumetria, almeno un piano residenziale in più....

Ma probabilmente avevano i soldi propri per pagare come richiesto, a Sal
Appunto: per questo avevo anche specificato trattarsi di seconde case vacanza. Certo allora non lo avevo considerato: oggi metterei in conto il rischio....
E aggiungerei che in quegli anni non c'era la sensibilità di oggi in tema di contenimento energetico: e le seconde case, se andava bene erano occupate durante le vacanze estive o durante il ponte di fine anno. Quindi effettivamente gli standard edilizi erano piuttosto bassi, come le pretese ed esigenze. Erano gli anni del boom, nel bene e nel male.
 

eldic

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rimane il fatto che l'architetto ribalta i rischi d'impresa sugli acquirenti.
alea che accetterei solo a fronte di un cospicuo risparmio sul costo di acquisto...
 

Bastimento

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Privato Cittadino
rimane il fatto che l'architetto ribalta i rischi d'impresa sugli acquirenti.
alea che accetterei solo a fronte di un cospicuo risparmio sul costo di acquisto...
Si e no. Se ricordo l’incipit , stiamo parlando di una bifamiliare. Il rischio, se trattato con le premesse che descrivevo, sarebbe condiviso solo con l’altro acquirente.
Ora se entrambi avessero risorse per affrontare la costruzione “in proprio” , tra l’altro gradualmente a Sal, potrebbero anche risparmiare, se il computo e relativo preventivo fossero ben formulati. Il ruolo dell’arch si restringerebbe a general contractor/ direttore lavori.
Riservantesi i consueti margini spettanti a questi ruoli: semplifico? Sbaglio?
 

eldic

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Privato Cittadino
Si e no. Se ricordo l’incipit , stiamo parlando di una bifamiliare. Il rischio, se trattato con le premesse che descrivevo, sarebbe condiviso solo con l’altro acquirente.
Ora se entrambi avessero risorse per affrontare la costruzione “in proprio” , tra l’altro gradualmente a Sal, potrebbero anche risparmiare, se il computo e relativo preventivo fossero ben formulati. Il ruolo dell’arch si restringerebbe a general contractor/ direttore lavori.
Riservantesi i consueti margini spettanti a questi ruoli: semplifico? Sbaglio?

beh, a quel punto direi che lui proprio non serve, o al limite, può farsi assumere come direttore lavori.
 

Bastimento

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Privato Cittadino
beh, a quel punto direi che lui proprio non serve, o al limite, può farsi assumere come direttore lavori.
Difatti: ma credi che due comuni borghesi con reddito adeguato per ambire a farsi una casetta sia pur bifamiliare, abbiano tempo e competenze per seguire un cantiere e l’avanzamento lavori. Immagino facciano altro nella vita: chi meglio di un tecnico (arch, o ing) può svolgere quel ruolo?

Qui vedrei in più un buon spirito imprenditoriale dell’architetto: certo che se fosse alla prima esperienza andrei cauto
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Ora se entrambi avessero risorse per affrontare la costruzione “in proprio” , tra l’altro gradualmente a Sal, potrebbero anche risparmiare, se il computo e relativo preventivo fossero ben formulati. Il ruolo dell’arch si restringerebbe a general contractor/ direttore lavori.
Si, ma il problema , nel caso della discussione, è che il venditore/architetto non ha alcuna intenzione di vendere il solo terreno; vuole anche costruire lui, guadagnandoci.
Per ora però non ha trovato nessuno che “abbocchi”
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
l problema , nel caso della discussione, è che il venditore/architetto non ha alcuna intenzione di vendere il solo terreno; vuole anche costruire lui, guadagnandoci.
Mi permetto di essere più Franco o spregiudicato: anche nella “versione” da me raccontata, credi che il promotore , come ho definito il soggetto, fosse un benefattore? Credevo di averlo spiegato in modo comprensibile
 

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