Salve a tutti,
mi trovo nella situazione in cui con mio fratello abbiamo deciso di acquistare un immobile di ampia metratura frazionabile in due unità indipendenti. L'immobile è stato trovato e risulta essere costituito da due unità abitative distinte, accorpate circa dieci anni fa in una unica (che mi risulti, sia al catasto che al comune).
Abbiamo quindi proceduto all'effettuare la proposta d'acquisto, accettata dal venditore, ed a consultare un notaio per la redazione e registrazione del Compromesso (e del futuro rogito, da effettuare nel 2013). Tale notaio ci ha saggiamente consigliato di chiedere all'attuale proprietario di effettuare a suo nome, ma per conto nostro, il frazionamento, così da poter poi "rogitare" due distinte Unità abitative.
Premettendo che tutte le spese di tale frazionamento sarebbero a nostro esclusivo carico (sappiamo bene che l'attuale proprietario non è affatto tenuto ad effettuare tale frazionamento) vorremmo, affinché il proprietario accetti questa variazione alla già accettata proposta di acquisto, rendergli l'operazione la più "indolore" possibile in termini di tempistiche (potrebbe non accettare di far vivere, per troppo tempo, la famiglia in due appartamenti distinti, con un muro nel mezzo); come mi consigliate di agire?
Sto già prendendo contatto con uno studio di geometri, per il frazionamento, l'accatastamento, l'esecuzioni dei lavori e la certificazione di agibilità, ma mi interesserebbe capire come "incastrare" temporalmente tali operazioni con quelle notarili, e con le necessità del proprietario.
Grazie mille se qualcuno vorrà aiutarmi o darmi semplicemente un parere (potete anche dirmi di aver fatto una...castroneria, ma la proposta d'acquisto è stata fatta con una certa fretta dal momento che i proprietari hanno deciso di abbassare notevolmente il prezzo pur di avere la certezza di vendere).
Claudio
mi trovo nella situazione in cui con mio fratello abbiamo deciso di acquistare un immobile di ampia metratura frazionabile in due unità indipendenti. L'immobile è stato trovato e risulta essere costituito da due unità abitative distinte, accorpate circa dieci anni fa in una unica (che mi risulti, sia al catasto che al comune).
Abbiamo quindi proceduto all'effettuare la proposta d'acquisto, accettata dal venditore, ed a consultare un notaio per la redazione e registrazione del Compromesso (e del futuro rogito, da effettuare nel 2013). Tale notaio ci ha saggiamente consigliato di chiedere all'attuale proprietario di effettuare a suo nome, ma per conto nostro, il frazionamento, così da poter poi "rogitare" due distinte Unità abitative.
Premettendo che tutte le spese di tale frazionamento sarebbero a nostro esclusivo carico (sappiamo bene che l'attuale proprietario non è affatto tenuto ad effettuare tale frazionamento) vorremmo, affinché il proprietario accetti questa variazione alla già accettata proposta di acquisto, rendergli l'operazione la più "indolore" possibile in termini di tempistiche (potrebbe non accettare di far vivere, per troppo tempo, la famiglia in due appartamenti distinti, con un muro nel mezzo); come mi consigliate di agire?
Sto già prendendo contatto con uno studio di geometri, per il frazionamento, l'accatastamento, l'esecuzioni dei lavori e la certificazione di agibilità, ma mi interesserebbe capire come "incastrare" temporalmente tali operazioni con quelle notarili, e con le necessità del proprietario.
Grazie mille se qualcuno vorrà aiutarmi o darmi semplicemente un parere (potete anche dirmi di aver fatto una...castroneria, ma la proposta d'acquisto è stata fatta con una certa fretta dal momento che i proprietari hanno deciso di abbassare notevolmente il prezzo pur di avere la certezza di vendere).
Claudio