Marco92

Membro Junior
Privato Cittadino
Buonasera a tutti sono nuovo nel gruppo, sto acquistando la mia prima casa e ho un qualche chiarimento da chiedere.

Questione 1: L'immobile è stato ereditato dal sig. Rossi (parte da cui acquisto) insieme al fratello. Nel 2008 il sig. Rossi fa la divisione di una serie di proprietà tra cui quella che sto acquistando, il notaio però sbaglia la via e mette quella confinante. I dati catastali però corrispondono perfettamente. L'agenzia che sta mediando l'acquisto mi riferisce che ha contattato il notaio e che questi riferisce che non ha rilevanza in quanto i dati catastali sono esatti. Mi chiedo è quindi trascurabile o meglio rettificare tale questione per non ritrovarmi in futuro sorprese.

Questione 2: Sulla facciata dell'appartamento adiacente alla finestra vi è un insegna di un Hotel che a detta del sig. Rossi è stata autorizzata solamente verbalmente e che quindi non è presente alcun accordo tra le parti. Come mi devo comportare? Posso pretendere la rimozione dopo l'atto o richiedere un canone all'hotel?

Questione 3: vorrei utilizzare l'agevolazione prima casa in quanto lavoro nel comune della città dove sto acquistando (come dipendente di un azienda) mantenendo la residenza nella mia attuale abitazione. Devo indicare qualcosa in particolare in atto? Inoltre l'abitazione attualmente è affittata e vorrei rinnovare per almeno un anno.. come devo comportarmi per pagamenti IMU, tasse ecc. e mantenere le agevolazioni?

Questione 4: l'abitazione ha avuto un aggiornamento della planimetria una decina di giorni fa per variazione spazi interni, già presentata in catasto, la rendita però è proposta, Come ci si comporta in questi casi?

Vi ringrazio per le risposte che vorrete dedicarmi
Un saluto
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
1) nel tuo atto di vendita la via dovrà essere quella corretta, per non trascinare l’errore: direi che puoi mettere in proposta che, se il tuo notaio lo riterrà necessario, e servirà una rettifica per sistemare la faccenda, sarà a spese del venditore.
2) appartamento dello stesso condominio ?
Devi approfondire, perché la faccenda dell’autorizzazione solo verbale suona strana.Ovvero, non dare per scontato che sarà facile far rimuovere l’insegna, soprattutto dopo l’atto.
Certo non puoi chiedere tu
un canone, per un’insegna su proprietà altrui; casomai è il condominio che ne avrebbe diritto.
Come detto, la faccenda va approfondita tramite amministratore condominiale, o chiedendo direttamente al gestore dell’hotel.
3) potrai comprare come prima casa, ma pagherai IMU se non sarà abitazione principale ( cioè se non risiederai li).
4) prima si verifica che la pratica sia stata completata anche in Comune.
Poi si acquista con la rendita proposta, salvo aggiustamenti successivi; il notaio ti saprà spiegare meglio.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
1) L'indirizzo non è rilevante, tuttavia nel nuovo rogito (quello che farai eventualmente tu) il notaio correggerà l'errore passato, indicando ora il nuovo ed esatto indirizzo.

2) L'insegna di un'attività, per essere installata necessita del permesso del Comune dove l'immobile è ubicato (se richiesto dal regolamento Comunale), tramite apposita richiesta da inoltrare alla polizia municipale.
Per quanto concerne il "condominio" non necessita di alcun permesso specialmente se a richiederla è il titolare dell'attività che è anche proprietario dei locali.

Evidentemente, il titolare dell'attività ha chiesto ai condomini il permesso per il quieto vivere e per pura formalità, e come hai scritto tu, è stato dato l'assenso.
Se l'insegna è stata autorizzata non puoi chiederne la rimozione e non puoi chiedere un canone (ci mancherebbe anche questa).

3) Per poter usufruire delle agevolazioni prima casa bisogna avere o la residenza nel Comune dove si sta acquistando, e ovviamente non bisogna essere proprietari di altro immobile acquistato con le medesime agevolazioni; tanto basta.

4) Si stipula indicando in atto le rendite proposte e si pagano le imposte calcolandole in base a tale dato.
La circostanza che nell’atto di cessione si faccia richiesta di applicazione del meccanismo del “prezzo-valore” infatti deve intendersi essa stessa quale richiesta di attribuzione della rendita catastale (che diverrà) definitiva.

Tuttavia se, a seguito di verifica, risulta una rendita effettiva maggiore rispetto a quella proposta, l’Ufficio potrà recuperare la maggiore imposta dovuta con gli interessi, senza irrogare sanzioni.


 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
2) Per l'insegna, in realtà, ci sono 1000 variabili....a seconda del Comune dove si trova e se la zone o l'immobile hanno vincoli paesaggistici o altro similare.

Dove sto io, mi diceva un amico architetto, che la maggior parte delle insegne non sono autorizzate (abusive), ma a quanto pare a nessuno importa

Se l'Hotel è parte del complesso immobiliare e altro spazio non c'era mi sembra almeno doveroso non rompere troppo le scatole all'albergatore, sempre che l'insegna non deturpi troppo l'aspetto del complesso. Comunque se è già li da tempo saresti il primo a voler creare zizzania, io lascierei perdere ed al massimo farei ospitare i parenti in albergo...magari se c è una suocera di mezzo sono tutti contenti........
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
3) Per poter usufruire delle agevolazioni prima casa bisogna avere o la residenza nel Comune dove si sta acquistando, e ovviamente non bisogna essere proprietari di altro immobile acquistato con le medesime agevolazioni; tanto basta.
Piccola precisazione ;
Per avere le agevolazioni non serve necessariamente avere la residenza nel Comune dove si acquista; basta anche avere lì l’attività lavorativa.
 

Marco92

Membro Junior
Privato Cittadino
Approfondisco la questione insegna visto che era poco chiara in effetti: comune di Firenze (centro), condominio composto da soli due appartamenti (il mio + quello sopra sempre di proprietà del sig. Rossi), poi dei fondi sotto e un negozio. L'insegna copre il mio affaccio su di un monumento della città essendo proprio all'altezza del primo piano (mio). Non credo che l'insegna non sia autorizzata da un punto di vista di pratiche in comune, ma l'hotel non fa parte del condominio, e la suddetta è posizionata su di una facciata che fa angolo con la posizione dell'hotel. Non si tratta di rompere, ma credo sia un mio diritto avere l'affaccio libero da interferenze e vorrei capire se posso imputare la rimozione una volta diventato proprietario o come tutelarmi al preliminare.. grazie ancora a tutti per i chiarimenti
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Approfondisco la questione insegna visto che era poco chiara in effetti: comune di Firenze (centro), condominio composto da soli due appartamenti (il mio + quello sopra sempre di proprietà del sig. Rossi), poi dei fondi sotto e un negozio. L'insegna copre il mio affaccio su di un monumento della città essendo proprio all'altezza del primo piano (mio). Non credo che l'insegna non sia autorizzata da un punto di vista di pratiche in comune, ma l'hotel non fa parte del condominio, e la suddetta è posizionata su di una facciata che fa angolo con la posizione dell'hotel. Non si tratta di rompere, ma credo sia un mio diritto avere l'affaccio libero da interferenze e vorrei capire se posso imputare la rimozione una volta diventato proprietario o come tutelarmi al preliminare.. grazie ancora a tutti per i chiarimenti
Invece mi sa che è abusiva...se poi ti copre la vista non credo che possano tenerla senza tua autorizzazione. Comunque puoi chiedere in comune prima di fare altre mosse
 

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