BMG

Nuovo Iscritto
Grazie Federico,

Si, sono passati 4 anni:
inizio lavori Aprile 2006
fine lavori (non depositati in Comune) Ottobre 2006
Abbiamo Acquistato la casa a Dicembre 2006
Il problema è che il venditore ha dichiarato il falso in quanto non essendoci la fine lavori non c'è nemmeno l'agibilità, insomma la casa ia livello urbanistico non dovrebbe risultare neanche divisa mentre io ho acquistato un appartamento che è la metà dell'originale. Sbaglio qualcosa nel ragionamento?

A questo punto posso io, nuovo proprietario, fare una DIA agganciandomi a quella vecchia non conclusa?
I certificati li abbiamo trovati oggi presso il geometra che scusandosi ha detto che provvederà lui stesso ed a spese sue a sanare il tutto ma io non ho capito bene come??
Insomma scusa se sono un pò confusionario e poco tecnico ma ci dovrò pensare io o il vecchio proprietario??

Grazie ancora
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
c'è una commistione di responsabilità: il venditore non avendo completato la pratica edilizia ha fatto una dichiarazione non veritiere; tu, in buona fede, hai accettato senza pretendere l'agibilità; il notaio si è "accontentato" della semplice DIA senza richiedere al venditore gli ulteriori adempimenti edilizi previsti.

in teoria è il vecchio proprietario che dovrebbe provvedere (almeno facendosi carico delle spese), ma oggi il proprietario sei tu (oggi lui non ha + titolo)

se vuoi una soluzione rapida dovrai pensarci tu.

comunque se il geometra si è offerto di provvedere e i certificati degli impianti sono stati reperiti state già ad un ottimo punto
 

BMG

Nuovo Iscritto
Speriamo bene! L'unica cosa che non mi è ancora chiara è come possa essere valida una compravendita di una frazione di immobile se in realtà al comune non è divisa. è divisa al catasto, la mappa catstale è ok ma in realtà non essendoci la fie lavori non è divisa in Comune. e poi immagino che dovremo coinvolgere anche i proprietari dell'altro immobile frazionato per intendersi dell'appartamento originario ne hanno ricavati 2 e venduti entrambi nello stesso mese.
Vi terrò informati.
Ultima domanda secondo te quanto tempo occorre per sistemare tutto?
Grazie
 

stelo

Nuovo Iscritto
posso porvi un quesito......che significa pretendere l'agibilità dell'immobile frazionato???????Sbaglio o l'agibilità (nel caso in cui un palazzo ne era precedentemente sprovvisto) non può essere richiesta soltanto con riferimento ad un unica porzione immobiliare
 

BMG

Nuovo Iscritto
il palazzo ha l'agibilità e l'aveva anche l'abitazione da 100mq che poi è stata frazionata in due unità abitative.
dopo il frazionamento non è stata fatta la fine lavori e quindi non è stata richiesta l'agibilità dei due immobili
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
quì di seguito riporto l'art. 24 del DPR 380/01:

Art. 24 (L) - Certificato di agibilità
(R.D. 27 luglio 1934, n. 1265, artt. 220; 221, comma 2; D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, articoli 107 e 109; legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 52, comma 1)

1. Il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente.

2. Il certificato di agibilità viene rilasciato dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale con riferimento ai seguenti interventi:

a) nuove costruzioni;
b) ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
c) interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di cui al comma 1.

3. Con riferimento agli interventi di cui al comma 2, il soggetto titolare del permesso di costruire o il soggetto che ha presentato la denuncia di inizio attività, o i loro successori o aventi causa, sono tenuti a chiedere il rilascio del certificato di agibilità. La mancata presentazione della domanda comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 77 a 464 euro.

4. Alla domanda per il rilascio del certificato di agibilità deve essere allegata copia della dichiarazione presentata per la iscrizione in catasto, redatta in conformità alle disposizioni dell'articolo 6 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652 e successive modificazioni e integrazioni.

in base a quanto recita il comma 2 lettera b) se in un qualsiasi intervento si va a modificare, per esempio, l'impianto elettrico (nel caso di frazionamento è evidente) il titolare della DIA è tenuto a presentare richiesta di certificato di agibilità. stesso dicasi, per esempio, per le ristrutturazioni interne in quanto il tecnico dovrà dichiarare l'avvenuta prosciugatura dei muri e qundi il ripristino delle condizioni di salubrità.

Aggiunto dopo 3 minuti :

purtroppo i tempi sono molto soggettivi; dipende sia dal tecnico che dall'Ufficio Tecnico.

da noi se si presenta tutta la documentazione ed il tecnico sollecita l'Ufficio Tecnico (scusate la ripetizione) in 30 - 45 giorni si ottiene tutto
 

BMG

Nuovo Iscritto
Grazie Federico per il tuo aiuto.
Ho , spero, un ultima domanda: ripeto quanto già scritto in precedenza cercando una tua opinione in merito dato che i due Geometri (il mio e quello che fece la DIA) sono in disaccordo.
E' possibile che l'abitazione che abbiamo comprato non sia in realtà neanche una vera abitazione. Mi spiego meglio:

Non essendo stata presentata la dichiarazione di fine lavori l'appartamento originario di 100mq non è stato diviso?
ed ancora, cosa ho acquistato a questo punto? Un mezzo della casa?

Il mio Geometra dice che si dovrebbe annullare l'atto di compravendita fare la divisione e rifare l'atto anche se logico mi sembra esagerato, e poi come è possibile che sia accatastato senza la fine lavori?

Per una cavolata è uscito fuori un ginepraio e per giunta abbiamo già accordi per la vendita e l'acquisto di un'altra casa e se non riusciamo a rispattare perderemo un sacco di soldi!! :shock:
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
annullare l'atto di compravendita mi pare esagerato, anzi fuori luogo visto che la questione è risolvibile facilmente.

secondo me dovresti, anzi sei obbligato, coinvolgere la proprietà dell'altro appartamento originato dal frazionamento (visto che lui si trova nella tua medesima posizione) e presentare congiuntamente una DIA tardiva (art. 36) che risolve il tutto

chiaramente il tecnico che redigerà la relazione asseverata allegata alla DIA dovrà illustrare dettagliatamente tutta la storia precedente che ha portato alla situazione attuale.
 

BMG

Nuovo Iscritto
Come immaginavo!! Grazie ancora sei stato veloce e puntale nelle risposte.
Per ora è tutto se avessi bisogno ti ri-rompo le scatole.
Un Saluto
 

stelo

Nuovo Iscritto
Scusa Federico,
se ripeto la domanda:disappunto:, ma l'agibilità, in seguito a una Dia per frazionamento, come posso pretenderla dal proprietario (studio tecnico) se già precedentemente alla Dia, l'intero palazzo ne era sprovvisto. Oh la legge impone per lo studio tecnico che segue l'intervento edilizio sul singolo appartamento di doversi far carico di chiedere l'agibilità sull'intero edificio????Grazie
 

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