elstir1962

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Buongiorno,

Dopo decenni di lavoro e - finalmente - la pensione, ho deciso di acquistare una (seconda) casa al mare, sulla Riviera Romagnola.

Da un anno ho cominciato a sondare il web, visto che il Covid sconsigliava gli spostamenti, e ho selezionato un buon numero di annunci che rientrano nelle caratteristiche che vorrei e nel budget a disposizione. Devo dire per inciso che parecchie delle case che ho individuato per prime sono ancora presenti, quindi sono in vendita da almeno un anno, altre si sono aggiunte col tempo,
ma è evidente che sono molte di più quelle che entrano di quelle che escono dal Mercato.

Ma il tempo passa, e quindi ho organizzato una specie di vacanza primaverile a Rimini con l’obiettivo di visitare il maggior numero delle case che ho ‘selezionato’ e magari qualcuna che mi si presenterà al momento, anche nelle località vicine. Sicuramente ne troverò una per cui fare una proposta, penso anzi che sarà difficile ‘scegliere’.

Mi è già capitato due volte di comprare una prima casa (con una vendita in mezzo), ma per le seconda prevedo molte differenze, a partire dalla distanza e la non paragonabile conoscenza dei luoghi (io abito a Milano).

Magari qualcuno del settore o qualcuno con esperienze simili potrebbe darmi dei suggerimenti, anche logistici, su come comportarmi dopo aver deciso di presentare una proposta di acquisto.

Fortunatamente non si prevedono gli inevitabili tempi biblici che anch’io ho sperimentato: non devo richiedere un mutuo, nessuno deve traslocare, tutte le case sono descritte come libere subito o libere immediatamente (sfumatura che ha un significato?).
Per contro quasi sicuramente anche i proprietari non saranno del posto, e presumo inferiori possibilità di reciproca ‘conoscenza’.

Vengo ad alcuni dei punti che mi interessano:
per la proposta di acquisto é pensabile porre una scadenza molto più’ stringente della classica settimana?
Vorrei evitare di restare molto sul posto senza poter fare nulla, o di tornare a Milano e poi ancora a Rimini per concludere o fare una proposta per la casa seconda in classifica e ricominciare da capo…

La caparra: considerata la possibilità apparente di concludere in breve tempo (ho interpellato alcune delle agenzie e nessuna mi ha indicato più di un mese per giungere al rogito, sarà vero?), la presumibile impossibilità di ‘conoscere’ i proprietari, e l’apparente mancanza di ‘concorrenza’, è improponibile non prevederla o almeno di importo non rilevante? Mi ha sempre preoccupato il fatto che se le cose vanno storte il venditore ha il diritto di trattenerla, mentre l’acquirente può RICHIEDERE il doppio (tradotto, deve chiedere al giudice e sperare…).

Scusate la lunghezza, e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Marco
 

francesca63

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Privato Cittadino
per la proposta di acquisto é pensabile porre una scadenza molto più’ stringente della classica settimana?
E’ possibile, ma non è detto che sia funzionale allo scopo: con solo due tre giorni a disposizione, rischi che un venditore non abbia tempo per rifletterci, e non accetti perché non vuole sentirsi pressato.
In coso di comproprietari, poi, per mettersi d’accordo ci vuole qualche giorno in più per definizione…
Però tentare non nuoce.
La caparra: considerata la possibilità apparente di concludere in breve tempo (ho interpellato alcune delle agenzie e nessuna mi ha indicato più di un mese per giungere al rogito, sarà vero?), la presumibile impossibilità di ‘conoscere’ i proprietari, e l’apparente mancanza di ‘concorrenza’, è improponibile non prevederla o almeno di importo non rilevante?
Un mese per giungere al rogito mi pare davvero troppo ottimistico, anche considerando che in quella zona è obbligatoria la relazione di conformità (o come si chiama di preciso), che non sempre è già disponibile .
Per quanto riguarda la caparra, io ritengo che vada versata almeno una somma un po’ superiore alla provvigione ( se il venditore non può/vuole vendere più, deve rendere il doppio e perlomeno si comprono tutte le spese) : se il rogito è vicino, basta quella.
Se passano mesi, di solito si integra con somma più consistente.

Considerazione non richiesta: se ti muovi in primavera, chi vende potrebbe avere già dei “piani” per l’estate ( sia per andarci personalmente, sia per l’affitto), e potrebbe voler vendere solo dopo la stagione…
 

elstir1962

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per le risposte, tutte molto utili.
Non conoscevo l'esistenza della Relazione Tecnica Integrata.
Google dice che dal 2019 non è più obbligatoria:
esistono solo notai che per prudenza la richiedono per rogitare e altri no.
Come se le cose non fossero già abbastanza complicate!...
Grazie ancora
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Non sarebbe obbligatoria, ma in Emilia Romagna senza non rogiti.
Mi dicono che alcune persone, per non farla, vanno a rogitare a San Marino o nelle Marche...
 

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