E

enzo6

Ospite
Già....sperèm. In ogni caso temo che non ci sia la sostenibilità fisica per tutte le agenzie immobiliari presenti sul territorio. Il mercato non offrirà più da qui ai prossimi anni opportunità tali da garantire lavoro per tutti. E' una questione proprio numerica. Il rientro tanto auspicato dei prezzi se mai ci sarà può riportare un po' d'ossigeno, (in effetti quando il prezzo rientra nei ranghi qualcosa si vende). Temo però che servirà davvero parecchio tempo per il riassestarsi del mercato e l'unica cosa possibile sarà una dura selezione. Forse un bene, lo spero. Il settore degli Agenti Immobiliari è stato troppo compromesso nella reputazione, la bolla c'entra poco. Si può solo migliorare.

concordo sul fatto che questo settore è destinato a perdere larga parte delle agenzie immobiliari che ormai sono allo stremo sia a livello finanziario che nervoso.
tuttavia non credo che la ripresa dipenderà solo dalla caduta dei prezzi ma soprattutto da una maggiore fiducia nel futuro.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Non c'è più proporzione fra i redditi degli interessati all'acquisto ed prezzi richiesti.
Una volta dei Paesi poveri si diceva : acpuistare una casa costa xxxxxxxmensilità di salario/stipendio.
Se oggi volessimo dare per gli italiani di reddito normale : quante mensilità di salario costa un immobile ? Un numero altissimo (e quindi impossibile). Oramai in una città
2000-3000 euro a mq minimo fino a medie di 6000 euro a mq non di lusso.
Quanti secoli (non anni) di risparmio sono necessari a comprare una casa?

Questa la diffoltà di tutti i settori COMMERCIALI.
Ci vorrebbero i "Discount" delle case, gli "Outlet" degli immobili.
 

Mil

Membro Senior
Non c'è più proporzione fra i redditi degli interessati all'acquisto ed prezzi richiesti.
Una volta dei Paesi poveri si diceva : acpuistare una casa costa xxxxxxxmensilità di salario/stipendio.
Se oggi volessimo dare per gli italiani di reddito normale : quante mensilità di salario costa un immobile ? Un numero altissimo (e quindi impossibile). Oramai in una città
2000-3000 euro a mq minimo fino a medie di 6000 euro a mq non di lusso.
Quanti secoli (non anni) di risparmio sono necessari a comprare una casa?

Questa la diffoltà di tutti i settori COMMERCIALI.
Ci vorrebbero i "Discount" delle case, gli "Outlet" degli immobili.


Purtoppo il tuo discorso è in gran parte assolutamente vero.
Diciamo che si è saltato a piè pari il normale incremento dei prezzi che ci può essere in un arco di tempo che si aggira sui 20 anni. I prezzi hanno fatto un salto triplo, proprio mentre i salari hanno perso notevolmente il loro potere d'acquisto. Il tutto in un arco temporale di 6-7 anni, un terzo del normale, in una congiuntura negativa.
In ogni caso se molto è dipeso dalla specuazione è anche vero che ci sono dei costi oggettivi minimi, specie sulle nuove costruzioni, quindi bisogna anche fare attenzione a non creare di tutta l'erba un fascio.
Se ti può consolare gli "outlet"degli immobili cominciano ad essere una realtà accettata....
 
E

enzo6

Ospite
Se il solo problema fosse quello del valore degli stipendi non si comprende come mai nel 2006 tutti correvano ad acquistare case anche fatiscenti.
Nel 2006 i costi delle case erano il 20-25%% piu' alti di oggi quindi aveva ancora minor senso acquistare se consideriamo i mesi di stipendio allora necessari.
Il problema e che l'acquirente agisce in base ad una logica di breve termine periodo in cui compra se la situazione economica è favorevole e se esiste percezione aumento futuro prezzi delle case.
Anche se a fine 2012 i prezzi scendessero del 10-20% in assenza delle logiche sopra esposte pochi comprerebbero. Poggio ancora se la riduzione fosse del 40%.
Non per caso questo atteggiamento è definito in borsa come "parco buoi": la gente vende quando i prezzi scendono e compra quando salgono.
Spesso la componente pscicologica è l'elemento che piu' ci condiziona.
 

Mil

Membro Senior
Se il solo problema fosse quello del valore degli stipendi non si comprende come mai nel 2006 tutti correvano ad acquistare case anche fatiscenti.
Nel 2006 i costi delle case erano il 20-25%% piu' alti di oggi quindi aveva ancora minor senso acquistare se consideriamo i mesi di stipendio allora necessari.


Infatti non aveva senso neanche allora, ma faceva molto comodo al sistema creditizio, che ha spinto l'acceleratore approfittando dei purtoppo molti sprovveduti mal consigliati da agenzie e tecnici che sapevano della bolla (e tra gli sprovveduti i parecchi impresari improvvisati che hanno pagato una follia per terreni che valevano 1/3 per poi non riuscire a rientrare dei costi).
Adesso la situazione si è ribaltata e i compratori sono solo quelli con i soldi alla mano, che fanno letteralmente il mercato. Peccato siano gente di medio livello, (perchè gli altri se la costruiscono a loro piacimento, la casa) gente senza zampette gialle insomma, a cui rifilare un sottotetto mansardato assolutamente non abitabile o la villetta a schiera su 5 livelli a cifra tuttora folle è cosa molto ma molto difficile.
E' inevitabile che ci sia una selezione durissima tanto tra i compratori quanto tra il tipo di immobili che cercano e che per di più sono disposti a pagare non più di un tot. Parliamoci chiaro: è triste dirlo, ma c'è stata una selezione darwiniana pazzesca nella clientela degli acquirenti, bisogna prenderne atto e cambiare rotta.
E vale per chi progetta, per chi vende un vecchio e per chi fa l'agente immobiliare.
 
E

enzo6

Ospite
Concordo con il concetto della selezione per agenti ed immobiliari ed immobili.
Tuttavia non ho una visione futura catastrofica del mercato.
Se nel 2013 l'economia riprende a crescere, anche lentamente, lo spread scende e la classe politica non fa stupidaggini (tanto non la si puo' eliminare) ci sarà una situazione di mercato imm.re migliore ad oggi, spero analoga a quella del 2010.
Certo non è un bel vivere ma tanto dovrà bastare alle agenzie che sopravviveranno.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
@Carlo...
non tutte le vendite vanno bene e la normalizzazione (NTN) non serve, perchè sono comprese compravendite che non fanno mercato (vendite fra coniugi, parenti, vicini ...)
...proviamo ad immaginare quante siano realmente le compravendite italiane..se togliamo quelle "farlocche"...da brividi
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
quando un sistema cambia, cambia!
...ma prima del nostro altri sistemi sono cambiati e gli effetti sono alla luce del sole.
Per rispondere a chi chiedeva quante mensilità di stipendio occorrono per acquistare un'abitazione, rispondo dicendo che nella vicina svizzera ne occorrono mooolte di più...eppure il mercato è agli antipodi dello stallo.
E' solo questione di digerire il boccone per amaro che sia.
In svizzera devi necessariamente avere un'ipoteca, la deduci, altrimenti le tasse ti stritolano...i mutui li ereditano i figli,oppure vendi prima e trascorri una serena vecchiaia.
...e i prezzi crescono
...e le compravendite si fanno...
negli anni '70 si facevano mutui da 10 anni, poi sono arrivati a 20, 30, 35...e chi può dire che non potranno arrivare a 50, se non lo finisci subentrano gli eredi...e allora...?
Non è un problema di prezzi, non è un problema di durata del mutuo...il problema è che mal digeriamo un cambiamento epocale.
...ma tanto se vogliono, prima o poi ce lo inculcano come hanno fatto con gli svizzeri, con i giapponesi e non so con quanti altri popoli prima e dopo di noi.
Da dire inoltre che gli svizzeri (lo so bene, in svizzera ci sono nato e tornato infinite volte) non vivono per questo peggio di noi...anzi...
Il fatto è che loro hanno una pressione fiscale al 30% e li tutto finisce.
Noi non siamo nemmeno in grado di stabilire quante tasse paghiamo realmente e se lo facessimo in modo serio dovremmo al totale aggiungere anche il costo degli indispensabili psicofarmaci.
 

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