ITALO2006

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L’anno scorso(aprile 2010) ho deciso di vendere un immobile in una zona universitaria Pescara Portanuova , ed ho messo l’annuncio gratuito sul giornale, appartamento di 105 mq calpestabili (cucina abitabile, salotto 3 camera una con cabina e 1 bagno) e 32mq di terrazzo ristrutturato, solo gli infissi da sostituiree a 240.000 euro .
Successivamente sono stata contattata per conto del futuro acquirente da un soggetto che lavora per un agenzia immobiliare che per ill suo cliente( essendo un parente) non veniva applicata la tariffa di compravendita di agenzia . E’ venuto a visionare l’appartamento e dopo una settimana mi ricontatta dicendo che al suo cliente e’ piaciuto l’appartamento e che e’ intenzionato ad acquistarlo per uso investimento ossia con gli studenti dentro.
Allora siccome il palazzo del 1964 ha avuto subito dei cedimenti di dovuto dal terreno paludoso subito dopo la costruzione e per sicurezza viene controllato .
L’immobile e’ in mio possesso dal 2001, anno in cui un tecnico nominato dai condomini sta monitorando la staticità del palazzo , ho preso le uniche due perizie effettuate al palazzo ed in mio possesso e le ho consegnate all’agente immobiliare dando anche il recapito telefonico del tecnico che le ha redatte e il recapito dell’amministratore del condominio così da informarlo dello stato del palazzo.
La prima perizia risale al 2001 la seconda a maggio del 2009 (perizia post sisma dell’Aquila 06/04/2009)dove si evince la situazione del palazzo .
Ovviamente la cifra da 240.000 scende a 200.000 e viene fatto il preliminare di vendita dove viene indicato che la parte acquirente ha preso visione atto del contenuto delle perizie e che sono tuttora in corso.
A settembre viene fatto l’atto di compravendita ed ad ottobre viene riconsegnata una perizia dove si evince che il palazzo ha gravi danni e deve essere demolito perché classificato di tipo E, e quindi si richiedono i soldi allo Stato per la calamità dell’Aquila .
Fanno la pratica che ancora non e’ terminata e l’acquirente scopre che siccome per lui la casa non e’ abitazione principale non gli spettano i contributi e quindi mi richiede a me l’annullamento dell’atto perché l’ho ingannato.
Premesso che
• e’ l’unico palazzo in tutta la zona ad essere stato classificato di tipo,
• erroneamente il vecchio amministratore mi ha consegnato la perizia inquisita l’ho fatta analizzare da vari tecnici e le misurazione che hanno effettuato non sono quelle richieste per poter classificare il fabbricato di tipo e, quindi non sussiste inagibilità e l’abbattimento del fabbricato e la sua ricostruzione
• io non ho assolutamente mascherato lo stato del fabbricato
• l’unica cosa non ho consegnato un verbale di assemblea straordinaria all’acquirente dove c’era il sopraluogo dei vigili del fuoco ad un solo appartamento del 1° piano dove si notano danni e crepe .

Volevo sapere se vado in causa, la durata, e se i documenti che ho a disposizione riesco a dimostrare la mia buona fede nel venderlo?
I 40.000 che ho diminuito il prezzo di vendita bastano per effettuare le opere alla fondazione , il problema e che adesso stanno provando ad abbatterlo, ma a me non mi e’ minimamente balenato nel cervello che provassero a fare una manovra del genere visto che nella zona non ci sono stati danni tali da richiedere il sussidio dello Stato.(premetto che la zona non e’ sismica e di livello 3 o 4).
Grazie in anticipo e spero di essere stata chiara.
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
potrebbero esserci gli estremi per poter impugnare la vostra compravendita per vizio occulto....se il vizio fosse stato occulto
in questo caso mi sembra invece che il vizio fosse ben noto all'acquirente, il quale comunque ha scelto di comprare; se poi LUI non ha i requisiti per l'indennizzo/contributo non è responsabilità tua. altrettanto credo che la buona fede si possa evincere anche dal rogito notarile, in cui, se non ho capito male, avete affrontato e, quindi, reso note le problematiche dell'edificio.
i tempi? beh.....siamo in italia (e già questo non aiuta......;)) e credo che la causa sarebbe comunque legata alla pratica avviata ma, come hai detto, non conclusa......a occhio e croce possono volerci ache 10 anni o più...:confuso:
già consultato un avvocato? che dice? si può impugnare il decreto di demolizione visti i pareri contrari dei tecnici?
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
beh, Diego Antonello, se non ho letto male qui si parla di abbattere il palazzo ..... più viziato di così !!Massimo:fiore:
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
si....ma il vizio deve essere occulto per costituire titolo all'annullamento...........in questo caso il vizio mi sembra fosse ben noto alla parte acquirente, tanto da essere menzionato (e sottoscritto) nel rogito...eventuali per eventuali ulteriori problemi occorsi in seguito bisogna valutare buona fede e responsabilità delle parti...........se l'acquirente non può avere il contributo dello stato perchè per lui non è l'abitazione principale non mi sembra essere responsabilità del venditore; altresì è da vedere quanto sia legittimo il decreto di demolizione
diego:fiore:
 

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