luca0905

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buona sera, vi pongo un quesito.

Il proprietario di casa mi propone un contratto di locazione con aumenti di canone prestabiliti, giustificandoli sconti per lavori nell'appartamento (la casa è nuova, arredata e perfettamente rifinita!!!!)
NOTE Il proprietario ha deciso di optare per il regime di cedolare secca, ed ha in affitto, con la sua famiglia, più di 10 immobili.


Per quanto riguarda gli aumenti, più precisamente.. 100€ di "sconto" per i primi due anni, 50€ di "sconto per il 3° e 4° anno, e 750€ fisso a partire dal 5°. Facendo un rapido conto, calcolando un aumento ISTAT medio di 2,5% su base annua, alla fine degli 8 anni, la somma è più o meno uguale, MA IL PUNTO NON è QUESTO

Il punto è... può lui aumentare i canoni, nonostante adotti il regime di cedolare secca? e può adottare il regime di cedolare secca, nonostante abbia più di 10 immobili?

Ho visto un articolo del "Sole 24 Ore" che diceva qualcosa al riguardo, ma purtroppo da qualche giorno questi simpaticoni hanno deciso che per leggere i loro articoli più interessanti su internet devi abbonarti.......

Qualcuno mi sa aiutare?? grazie!
 
A

Abakab

Ospite
L'opzione della cedolare secca viene richiesta dal locatore a fronte di un impegno scritto (vedi contratto) alla rinuncia di aumenti del canone e Istat incluso.
 

luca0905

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ipotizziamo che lui voglia registrare il contratto a 750€ e che specifici che le prime 4 annualità sono SCONTATE per lavori nella casa che anticipo io, così si potrebbe fare?
E poi.. nel caso.. paga le tasse sui 750 o sui 650? questo anche nel caso in cui si propenda per una tassazione non agevolata.
Grazie per la consulenza
 
A

Abakab

Ospite
Ipotizziamo che lui voglia registrare il contratto a 750€ e che specifici che le prime 4 annualità sono SCONTATE per lavori nella casa che anticipo io, così si potrebbe fare?
Non credo proprio in quanto l'opzione della cedolare secca non prevede modifiche al canone per nessun titolo.
Le tasse si pagano sull'importo riportato sul contratto.
 

jerrySM

Membro Attivo
Professionista
Per quanto riguarda gli aumenti, più precisamente.. 100€ di "sconto" per i primi due anni, 50€ di "sconto per il 3° e 4° anno, e 750€ fisso a partire dal 5°. Facendo un rapido conto, calcolando un aumento ISTAT medio di 2,5% su base annua, alla fine degli 8 anni, la somma è più o meno uguale, MA IL PUNTO NON è QUESTO



Il punto è... può lui aumentare i canoni, nonostante adotti il regime di cedolare secca? e può adottare il regime di cedolare secca, nonostante abbia più di 10 immobili?
Per le locazioni ad uso abitativo non è possibile stabilire un canone variabile, indipendentemente se il locatore aderisca al regime di cedolare secca o meno.
Differente il discorso se si trattava di una locazione ad uso non abitativo, allora una tale clausola sarebbe stata legittima. Nelle locazioni ad uso NON ABITATIVO è invatti possibile stabilire un canone variabile negli anni, purchè l'importo sia chiaramente indicato.
Quindi, per concludere, poichè trattasi di locazione ad USO ABITATIVO il locatore non può stabilire un canone di locazione variabile negli anni. L'unico aumento consentito, se però non aderiva al regime di cedolare secca, era l'aggiornamento ISTAT.
 

Maurizio Massimo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In ogni caso qualsiasi clausola inserita nel contratto fosse contro la norma, è nulla, per cui se firmate il contratto ,il coltello dalla parte del manico lo hai tu!!
 

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