MartelloMarco

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Buongiorno,

Circa 3 mesi fa ho rogitato una prima casa e ho fatto richiesta per attivare il gas (mancava proprio il contatore quindi i tempi sono stati parecchio lunghi) settimana scorsa ho ottenuto il gas.
Chiamo subito il tecnico della caldaia per fare la prima attivazione, la caldaia è stata acquistata nel 2017 ma non era mai stata accesa in quanto l'immobile è stato oggetto di ristrutturazione e poi messo in vendita.
Il professionista mi ha detto che questa caldaia non va bene per via della tubazione di aspirazione dell'aria troppo piccola e non può essere utilizzata. Siccome i tubi che vanno all'esterno sono tutti murati non è possibile metterlo di dimensioni maggiori, l'unica soluzione è di cambiare con una caldaia a condensazione più "potente" in quanto l'impianto così fatto con una caldaia di fascia "bassa" non potrà mai funzionare.

La mia domanda è posso rivalermi sul vecchio proprietario o agente immobiliare per sostituire questa caldaia?
 

Bagudi

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Cosa potrà entrarci l'agente immobiliare ???

Non credo nemmeno che il venditore possa essere responsabile, dal momento che la caldaia non è mai stata collaudata.
 

MartelloMarco

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Il problema non è solo la caldaia è che come è stato fatto l'impianto una caldaia "normale" non potrà mai funzionare mentre a me è stata venduta la casa con dentro questa caldaia
 

francesca63

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La mia domanda è posso rivalermi sul vecchio proprietario o agente immobiliare per sostituire questa caldaia?
Sull'agente no di certo, sul venditore forse, ma non ne vale certo la pena (probabilmente spenderesti quasi più di avvocato che a cambiare la caldaia), su chi gliele ha installata forse, ma vale lo stesso discorso.
Mi viene però un dubbio, legato alla mia esperienza personale; l'ultima volta che ho richiesto un'attivazione del gas per un immobile che avevo ristrutturato e che ne era privo, l'azienda fornitrice mi ha richiesto la certificazione dell'impianto, senza la quale non mi avrebbero fatto il contratto.
A te non hanno chiesto nulla ?
Sei sicuro di quanto detto dal tecnico ?
 

MartelloMarco

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Sull'agente no di certo, sul venditore forse, ma non ne vale certo la pena (probabilmente spenderesti quasi più di avvocato che a cambiare la caldaia), su chi gliele ha installata forse, ma vale lo stesso discorso.
Mi viene però un dubbio, legato alla mia esperienza personale; l'ultima volta che ho richiesto un'attivazione del gas per un immobile che avevo ristrutturato e che ne era privo, l'azienda fornitrice mi ha richiesto la certificazione dell'impianto, senza la quale non mi avrebbero fatto il contratto.
A te non hanno chiesto nulla ?
Sei sicuro di quanto detto dal tecnico ?

Si certo è venuto l'idraulico a compilarmi una serie di carte da mandare all'azienda del gas.
Ma non serviva la caldaia "funzionante" per queste carte che mi ha compilato
 

francesca63

Moderatore
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Si certo è venuto l'idraulico a compilarmi una serie di carte da mandare all'azienda del gas.
Ma non serviva la caldaia "funzionante" per queste carte che mi ha compilato
No, certo, senza gas non può funzionare; è l'impianto che va certificato.
L'idraulico che è venuto ( o meglio, quello che ha fatto i lavori di installazione), dovrebbe certificare che l'impianto è a norma, e quindi idoneo a poter essere utilizzato in sicurezza; solo così ti danno il gas, che io sappia.
Prova a chiedere a quell'idraulico cosa ha rilevato, quando è venuto da te.
 

davideboschi

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Il professionista mi ha detto che questa caldaia non va bene
E ti pareva che il "professionista" cercasse di rifilarti una caldaia nuova, a condensazione, al modico prezzo, tutto compreso, di 3000 euro, invece di attivarti gratis (perché di soito la prima attivazione è gratis) la caldaia che hai.

Questo professionista mi pare poco professionale. Ti dice che il problema sono i tubi di scarico, poi parla di caldaia di fascia bassa (che vuol dire?), poi la caldaia ci vuole più potente...

Solita tattica dell'artigiano che appena entra in casa ti dice che niente è a norma, tutto è da rifare, e a rifartelo sarà lui. Non preoccuparti: te la cavi con qualche migliaio di euro: spendi un po', ma sei tranquillo che tutto è a norma. A mio avviso, questo qui ha visto che la caldaia ha qualche anno e... ZAC! ha cercato di convincerti a cambiarla, anche se in realtà è come nuova.

Io prenderei il manuale di installazione della caldaia e cercherei le prescrizioni per il tubo dell'aria, tanto per vedere se è come lui dice. Le caldaie hanno due tubi da collegare: uno per l'aria e uno per i fumi, e i bocchettoni hanno il diametro appropriato per i tubi da collegare. Sinceramente mi pare strano che un installatore installi in una caldaia un tubo più piccolo del bocchettone dell'apparecchio. Se è così (poco probabile), ha ragione il tuo artigiano. Se non è così, può darsi, anche se è poco probabile, che il tubo più grande sia giustificato dal percorso (lunghezza e numero di curve), ma se è come penso io, allora il tuo artigiano cerca solo di far passare i soldi dalle tue tasche alle sue.

Nel caso tu ne capisca poco, procurati il nome dell'installatore (dovrebbe essere reperibile nella documentazione dell'apparecchio o dell'impianto), contatta il servizio assistenza dell'azienda costruttrice dell caldaia e fatti spiegare bene se la tua installazione è fatta secondo le prescrizioni del costruttore o no.
 

MartelloMarco

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
E ti pareva che il "professionista" cercasse di rifilarti una caldaia nuova, a condensazione, al modico prezzo, tutto compreso, di 3000 euro, invece di attivarti gratis (perché di soito la prima attivazione è gratis) la caldaia che hai.

Questo professionista mi pare poco professionale. Ti dice che il problema sono i tubi di scarico, poi parla di caldaia di fascia bassa (che vuol dire?), poi la caldaia ci vuole più potente...

Solita tattica dell'artigiano che appena entra in casa ti dice che niente è a norma, tutto è da rifare, e a rifartelo sarà lui. Non preoccuparti: te la cavi con qualche migliaio di euro: spendi un po', ma sei tranquillo che tutto è a norma. A mio avviso, questo qui ha visto che la caldaia ha qualche anno e... ZAC! ha cercato di convincerti a cambiarla, anche se in realtà è come nuova.

Io prenderei il manuale di installazione della caldaia e cercherei le prescrizioni per il tubo dell'aria, tanto per vedere se è come lui dice. Le caldaie hanno due tubi da collegare: uno per l'aria e uno per i fumi, e i bocchettoni hanno il diametro appropriato per i tubi da collegare. Sinceramente mi pare strano che un installatore installi in una caldaia un tubo più piccolo del bocchettone dell'apparecchio. Se è così (poco probabile), ha ragione il tuo artigiano. Se non è così, può darsi, anche se è poco probabile, che il tubo più grande sia giustificato dal percorso (lunghezza e numero di curve), ma se è come penso io, allora il tuo artigiano cerca solo di far passare i soldi dalle tue tasche alle sue.

Nel caso tu ne capisca poco, procurati il nome dell'installatore (dovrebbe essere reperibile nella documentazione dell'apparecchio o dell'impianto), contatta il servizio assistenza dell'azienda costruttrice dell caldaia e fatti spiegare bene se la tua installazione è fatta secondo le prescrizioni del costruttore o no.


Ti ringrazio molto della risposta ma siccome era una prima accensione della caldaia sono venuti proprio i tecnici della caldaia a dirmi questo e non un idraulico generico.
Esempio caldaia di marca XY ho chiamato il tecnico autorizzato XY per il controllo e prima accensione.
Infatti hanno fatto le varie prove per vedere se potesse funzionare questa caldaia ma essendo così piccolo il tubo dell'aria va subito in blocco. (il diametro del tubo è del 60 mentre loro mi hanno detto che per funzionare doveva essere della misura 80 come diametro).
Per farti capire meglio ha fatto come prova anche togliere il tubo dell'aria per un paio di minuti e la caldaia funzionava però appena ricollegava questo tubo di dimensioni non adeguate, la caldaia andava subito in blocco.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
caldaia di marca XY ho chiamato il tecnico autorizzato XY per il controllo e prima accensione
Capito.

In questo caso è un problema di installazione male eseguita. Sicuramente l'installatore non poté accendere la caldaia per mancanza del gas, altrimenti si sarebbe accorto del problema e qualcosa avrebbe fatto. Contatterei l'installatore che fece il lavoro nel 2017 per un sopralluogo: lui ha fatto l'installazione, ora che il gas è arrivato venga a vedere perché non funziona: se ci sono soluzioni praticabili, dovrebbe poterle trovare.

Talvolta le caldaie hanno un dispositivo di regolazione della portata di aria, per adeguarla alla lunghezza del tubo o al diametro.
Oppure tollerano regolazioni della portata del gas, nel senso che se non affluisce sufficiente aria, si può far affluire meno gas così da mantenere la combustione nei parametri di norma. Questa seconda soluzione ovviamente diminuisce la potenza della caldaia, che però di solito è sovradimensionata, per cui la qualità della climatizzazione invernale non dovrebbe essere compromessa.

L'installatore potrebbe fare storie: in questo caso, digli che se trova una soluzione, lo paghi: anche se non dovuto, ti costerà sempre meno di una caldaia nuova (o di una causa col venditore). Se invece non vuole proprio venire, digli che farai un reclamo scritto al costruttore / agente / venditore della caldaia. Forse si convincerà a fare un salto.
 

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