Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
supponiamo il caso di rifare la proposta, questa volta senza vincolo di mutuo e con caparra incassabile subito, i dati catastali in proposta sarebbero ancora quelli attuali con A/3 e C/3. Se le parti si accordassero per fare il cambio d'uso prima della richiesta mutuo, si potrebbe fare una scrittura integrativa alla proposta (da registrare anch'essa) per segnare i dati catastali aggiornati? O basta poi la visura catastale storica per dimostrare che l'immobile è sempre quello? Non mi è mai capitato di avere cambio d'uso dopo l'accordo perciò non so quale sia la prassi corretta da seguire
Ti dico cosa farei io (ma non sono mai stata nella tua situazione). Nella nuova proposta che fai specifichi che il locale C/3 sarà oggetto di cambio di destinazione d’uso in capo ai proponenti.
Poi una volta fatto cambio di destinazione d’uso alla banca manderai tutta la documentazione urbanistica e catastale che ti invia il tecnico incaricato.
Non avrai problemi.
Capita spesso quando ci sono eventuali sanatorie da fare in corso di richiesta di mutuo, si blocca tutto e con la documentazione urbanistica e catastale aggiornata si rinvia la documentazione alla banca. Vai tranquilla/o.

Aggiungo: ovviamente il perito dovrà uscire una volta aggiornata la situazione.
Non vedo la necessità di fare una integrazione al preliminare, l’immobile quello è e con la pratica del tecnico è facile individuare sia l’immobile che il cambio di destinazione d’uso.
 
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Fedefm

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ti dico cosa farei io (ma non sono mai stata nella tua situazione). Nella nuova proposta che fai specifichi che il locale C/3 sarà oggetto di cambio di destinazione d’uso in capo ai proponenti.
Poi una volta fatto cambio di destinazione d’uso alla banca manderai tutta la documentazione urbanistica e catastale che ti invia il tecnico incaricato.
Non avrai problemi.
Capita spesso quando ci sono eventuali sanatorie da fare in corso di richiesta di mutuo, si blocca tutto e con la documentazione urbanistica e catastale aggiornata si rinvia la documentazione alla banca. Vai tranquilla/o.

Aggiungo: ovviamente il perito dovrà uscire una volta aggiornata la situazione.
Non vedo la necessità di fare una integrazione al preliminare, l’immobile quello è e con la pratica del tecnico è facile individuare sia l’immobile che il cambio di destinazione d’uso.
Grazie mille! sì sì il perito uscirà solo a conclusione del cambio d'uso! Il dubbio su una eventuale scrittura ad integrazione del preliminare mi è venuto pensando al fatto che cambierà proprio la categoria catastale e non solo i subalterni. Grazie ancora per i suggerimenti!
Buon lavoro a tutti!

Aggiungerei, a scanso di equivoci, che il proprietario si obbliga a firmare qualsiasi documento necessario alla variazione
Grazie per il suggerimento!
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
cambierà proprio la categoria catastale e non solo i subalterni.
Cambierà anche la rendita catastale ma si evince tutto sia dalla pratica del tecnico, l’immobile quello è inteso come spazio/locale, facilmente individuabile quindi nessuno dice che tu vendi una cosa diversa come locale/immobile (non so se mi spiego). Ovviamente se ti fa stare tranquilla fai una integrazione (specificando numero di protocollo della pratica di cambio di destinazione d’uso) un po’ di tutela anche per te, se ti fa star tranquillo/a.
 
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