lelepoz87

Nuovo Iscritto
Salve sono nuovo di questo forum, sto per accingermi a comprare una casa all'asta ante '67. La casa però in parte è abusiva, volevo sapere come faccio a sanare la parte abusiva? Allora ho sentito dire che potrei condonarla con il condono del 2003, ma secondo me non ci riesco perché proprio nel 2003 ad agosto è stato fatto un atto di compravendita tra i vecchi proprietari e i pignorati (attuali) in cui si dichiarava che esisteva solo la parte regolare, di quella abusiva neanche l'ombra. Se non erro il termine di ultimazione dei lavori nel condono 2003 è il 31 marzo 2003. Quindi credo che per colpa di quell'atto non mi sarà possibile richiedere il condono. Quando la casa è stata pignorata nel 2007 è stata accatastata la parte abusiva per poterci pagare l'ICI e ora l'IMU, mi chiedo come sia possibile accatastare una porzione di casa abusiva, in tal caso se non potessi condonarla in breve tempo potrei star tranquillo oppure rischierei sempre l'abbattimento? Secondo voi ci sono altre strade, nel senso che chi acquista all'asta può comunque condonare senza problemi..
 

Maximm

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Agente Immobiliare
Uno dei (oramai pochi) vantaggi di acquistare un immobile all'asta è la riapertura dei termini di condoni.
Soltanto Se e Dopo esserti aggiudicato l'immobile avrai una finestra di (mi sembra di ricordare) 60 giorni per regolarizzare, ovviamente pagando, tutto quello che è abusivo.
Dovresti avere rassicurazioni di quanto ti dico nella perizia del c.t. che se possibile ha inserito anche gli oneri da sopportare per la regolarizzazione.
Ciao, Max
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Gli immobili all'asta sono condonabili solo se vi è la presenza di una ragione del credito (ad esempio un ipoteca incagliata o un pignoramento) precedente al condono per cui ci si vuole richiedere la riapertura dei termini. Se non vi è la presenza di tale ragione di credito l'unica strada percoribile è la sanatoria (più costosa e con vincoli più stringenti).
Se gli abusi sono gravi puoi rischiare un'ordinanza di demolizione (ma sono casi abbastanza rari), mentre il problema più grave (l'impossibilità di rivendere l'immobile) è risolto dal corretto accatastamento fatto dal perito dell'esecuzione.
 

Maximm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Probabilmente le leggi sono cambiate negli ultimi 10 anni, quando acquistai un magazzino e lo condonai in casa pagai, ma fu possibile....non era presente un condono in corso(modifica effettuata)
Io lo presi all'asta, battuta ovviamente in piena regolarità. Non capisco come si possa sanare un abuso in virtù di un ipoteca incagliata, ma evidentemente mi sfugge la norma della sanatoria in proposito.
Mi permetto comunque di dissentire sull'accatastamento del perito che non può regolarizzare un abuso con una semplice planimetria.
O meglio... Dopo la demolizione del corpo abusivo e' fattibile, ma ovviamente va fatto da un tecnico dopo il tuo accesso e quindi non del tribunale.
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La logica della norma è quella di non penalizzare il creditore che ha agito prima di un condono di cui non ha potuto usufruire per poter regolarizzare l'immobile che andava a far vendere forzosamente: in questo modo si da tale facoltà al futuro acquirente, che potrà avere la possibilità condonare con le modalità ed i costi che avrebbe sostenuto il creditore nel momento in cui è sorto il credito. La legge che lo permette è la Legge 47/85 e successive modificazioni del 2001.
Per quello che riguarda la possibilità di accatastare l'immobile correttamente senza che quest'ultima regolarizzazione sia licenziata dall'ufficio tecnico del comune di appartenenza è una cosa che chiunque può fare, il catasto è solo dichiarativo; il problema è che accatastando un abuso edilizio ci si auto denuncia per quello che riguarda la mancata licenza urbanistica e scattano degli automatismi che portano inevitabilmente alle sanzioni e demolizioni del caso (tutti i nuovi accatastamenti vengono notificati agli uffici tecnici dei comuni). Il CTU della procedura immobiliare (esecutiva, Fallimentare o Liquidativa che sia) in tutto questo ha una corsia provilegiata per favorire lo Stato nella riscossione dei giusti Tributi gravanti sull'immobile e che attinge informazioni dal Catasto per stabilirne la coretta base imponibile.
 

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