Giampiero

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Agente Immobiliare
Con la sentenza n. 16371/2015, la Corte di Cassazione ha ribadito che la tolleranza che esclude l’acquisto del possesso per usocapione ha caratteristiche differenti a seconda che esistano legami di stretta parentela o rapporti di semplice vicinato e/o amicizia.
Nel caso di vincoli di stretta parentela la tolleranza può protrarsi per un arco di tempo più lungo del solito e che il godimento consentito sia maggiore.
Tra parenti è consuetudine concedere in prestito un immobile: capita spesso quando i genitori vogliono consentire al figlio, o viceversa, di utilizzare un appartamento di proprietà. Ma che succede se, dopo molto tempo, il proprietario non rivendica l’immobile e non ne chiede la restituzione? Può chi usa l'appartamento, dopo 20 anni di utilizzo del bene, sostenere che si sia formato l’usucapione e, quindi, ritenersi ormai proprietario? Secondo la giurisprudenza no.
L’ usocapione è escluso quando il proprietario del bene è a conoscenza del fatto che un altro soggetto sta utilizzando il proprio immobile per i propri bisogni e, ciò nonostante, tolleri tale situazione, consentendoglielo espressamente.
 

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