rhada84

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno, chiedo un vostro consulto in merito
Ristrutturazione edilizia conclusa, saldato il ristrutturatore ma certificazioni di conformità idrauliche non fornite. Non ho un contratto con il ristrutturatore, ma c'è una CILA per manutenzione straordinaria con la sua ditta.
Poco dopo la ristrutturazione ci sono state 4 perdite, in tutte il ristrutturatore ha sistemato il danno limitandosi alla riparazione idraulica ma le perdite hanno sollevato parquet (alcuni listelli da sostituire) e zoccolino e una parete deve essere nuovamente rasata.
Dopo mie pec di sollecito per intervento il ristrutturatore mi chiede compensi extra (che non esistono perché ho la fattura di acconto e quella di SALDO) e mi fa presente che solo dopo aver pagato interverrà con sua assicurazione per indennizzarmi dei danni e per fornirmi certificazioni di conformità.
Se non mi sbaglio le DICO sono obbligatorie per legge al collaudo e non alla fine dei lavori. In ogni caso il saldo è già stato effettuato quindi a maggior ragione non ne capisco
La discussione va avanti da Gennaio 2021 ma vedo solo tante promesse via telefono (dove stranamente non mi chiede soldi per interventi e millanta mille scuse per non effettuare i lavori) e credo che l'unica strada sia una causa civile.
Cosa mi consigliate? Grazie mille
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, chiedo un vostro consulto in merito
Ristrutturazione edilizia conclusa, saldato il ristrutturatore ma certificazioni di conformità idrauliche non fornite. Non ho un contratto con il ristrutturatore, ma c'è una CILA per manutenzione straordinaria con la sua ditta.
Poco dopo la ristrutturazione ci sono state 4 perdite, in tutte il ristrutturatore ha sistemato il danno limitandosi alla riparazione idraulica ma le perdite hanno sollevato parquet (alcuni listelli da sostituire) e zoccolino e una parete deve essere nuovamente rasata.
Dopo mie pec di sollecito per intervento il ristrutturatore mi chiede compensi extra (che non esistono perché ho la fattura di acconto e quella di SALDO) e mi fa presente che solo dopo aver pagato interverrà con sua assicurazione per indennizzarmi dei danni e per fornirmi certificazioni di conformità.
Se non mi sbaglio le DICO sono obbligatorie per legge al collaudo e non alla fine dei lavori. In ogni caso il saldo è già stato effettuato quindi a maggior ragione non ne capisco
La discussione va avanti da Gennaio 2021 ma vedo solo tante promesse via telefono (dove stranamente non mi chiede soldi per interventi e millanta mille scuse per non effettuare i lavori) e credo che l'unica strada sia una causa civile.
Cosa mi consigliate? Grazie mille
Non consegnare la certificazione è grave, se non è motivato (una recente sentenza ha dato ragione a un idraulico, ma in quel caso non aveva percepito il saldo), quindi la "minaccia" migliore è quella di agire contro di lui o contro l'impiantista per la mancata certificazione, ovviamente un avvocato saprà consigliarti meglio.
In merito ai danni se li hai documentati non c'è dubbio che li pagherà, causati come sono da una perdita di un impianto appena fatto, potresti dirgli che li ripari a spese tue con altri e poi gli addebiterai il costo tramite causa civile (a lui costerebbe molto molto di più, rispetto a sistemare tutto gratis) in bocca al lupo
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Da questo
Non ho un contratto con il ristrutturatore, ma c'è una CILA per manutenzione straordinaria con la sua ditta.
intuisco che hai affidato tutto, dalla A alla Z, all'impresa di ristrutturazione ......comprese le competenze di natura tecnica: progetto e direzione dei lavori

Molto spesso chi è o disinformato ma anche perché non vuol preoccupazioni di sorta, concepisce le soluzioni di questo tipo (chiavi in mano) come le "più comode" e le più adeguate.
Ma la realtà dei fatti dimostra (sempre) proprio il contrario.
Il problema che che il committente non interagisce con le varie maestranze e neanche con le figure tecniche che intervengono.

Sintesi delle fasi che si dovrebbero seguire:
1) il committente incarica il suo tecnico di fiducia (ing-arch-geom) di eseguire il progetto e di presentare la pratica edilizia di CILA.
2) il committente, se del caso, incarica un direttore dei lavori che potrà essere anche il professionista di cui al punto 1)
3) il committente, coadiuvato dal professionista in 1) valuta se è il caso di avvalersi dei responsabili della sicurezza. Ruoli che potrà coprire anche il soggetto in 1) se ne possiede i requisiti tecnico/professionali.

4) il committente SCEGLIE l'impresa esecutrice per le lavorazioni da eseguire
4) il committente SCEGLIE le maestranze per la parte impiantistica: idraulico, elettricista etcc etcc. Potranno essere anche figure consigliate dall'impresa 4) ma dovrà essere sempre il committente ad interagire con loro e a cui dovranno dare conto.
Lasciare il tutto nella gestione di un solo soggetto che è l'impresa non è mai consigliabile.
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Tutto giusto,
anche se molti lavori ci vengono passati proprio dagli artigiani e dalle ditte
il rapporto è sempre fra noi tecnici e la committenza
perchè il lavoro deve essere sempre impeccabile

ma naturalmente ci sono ditte che "pensano a tutto loro" e "fanno risparmiare la spesa del tecnico"
a tutti è capitato di vedersi soffiare un lavoro da gente così...

Poco dopo la ristrutturazione ci sono state 4 perdite, in tutte il ristrutturatore ha sistemato il danno limitandosi alla riparazione idraulica ma le perdite hanno sollevato parquet (alcuni listelli da sostituire) e zoccolino e una parete deve essere nuovamente rasata.

4 perdite sono troppe
gli impianti non sono stati messi in pressione e testati prima di posare il parquet?

Se non mi sbaglio le DICO sono obbligatorie per legge al collaudo e non alla fine dei lavori.

la legge prevede che DiCo vadano consegnate dopo il collaudo

e mi fa presente che solo dopo aver pagato interverrà con sua assicurazione per indennizzarmi dei danni e per fornirmi certificazioni di conformità.

una presa di posizione strana, se le cose stanno davvero così temo che dovrai seguire i consigli ricevuti e fargli scrivere da un avvocato,
intanto il direttore dei lavori, che dice?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
intanto il direttore dei lavori, che dice?
cosa vuoi che dica ......se è stato incaricato e pagato dalla stessa ditta
Anche se si potrebbe anche obbiettare che ai DL non compete verificare la realizzazione a regola d'arte delle parti impiantistiche, che resta a carico dell'esecutore.
Di certo il direttore lavori entrerebbe in gioco se fosse stato fatto un capitolato con indicazione dei materiali da adoperare (tipi e produttori) per le parti impiantistiche
 
Ultima modifica:

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
beh certo che finiti i lavori il DL non ha più voce in capitolo, ma almeno fare da intermediario...
 

rhada84

Membro Junior
Privato Cittadino
grazie mille per i vostri suggerimenti

la ditta a cui ho affidato lavori dice che l'impianto è stato collaudato a 6 bar, le perdite sono state da due raccordi e un T probabilmente saldati non correttamente e un tubo del rubinetto dell'acqua non svasato correttamente....fortunatamente non tutti i raccordi erano sotto il parquet (solo 2)...

detto ciò per ogni perdita ho i pezzi danneggiati e foto del prima e del dopo riparazione, quindi tutte le evidenze necessarie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
detto ciò per ogni perdita ho i pezzi danneggiati e foto del prima e del dopo riparazione, quindi tutte le evidenze necessarie
Comincia a far presente che , se non interverranno subito, sarai costretto a muoverti con un avvocato, con cui sei già in contatto.
Se non basta nemmeno questo, vai davvero dall'avvocato.
 

rhada84

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie mille, un passo alla volta: sono arrivate le certificazioni di conformità!
Noto però degli errori, ossia mancano dei punti acqua, non sono corredate degli allegati obbligatori schema di impianto e copia della certificazione che la ditta è abilitata a rilasciare tali dichiarazioni e la data della certificazione è Marzo 2021. Mi chiedo considerando i danni da lavori non fatti a regola d'arte se è opportuno chiedere che la data di certificazione sia quella di installazione dell'impianto quindi Settembre 2020.
Inoltre mi è richiesto di firmare la certificazione, nella nota della firma del Committente è riportata la seguente nota "la compilazione del presente campo è facoltativo, ma è di garanzia all'impresa come dimostrazione di aver rilasciato le certificazioni al committente".
 

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