pippoz

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Privato Cittadino
Pippoz, nei forum (compreso questo) ci si da tutti del tu, è più semplice informale e non si cade in confusione.

Tutto quello che scrivi potrei anche condividerlo umanamente ma ha molto poco a che fare con il diritto, direi zero.

Confondi la giustizia (che è un concetto che può essere soggettivo) con l'applicazione del diritto.

Se ne fai una questione di principio accomodati pure.
Ne pagherai il prezzo, economico e di incatzature, per svariati anni.



Sei ottimista.



@roberto72 digli un po' quanti ruoli mediamente ha un giudice e quante volte si scrive la sentenza (una non-notizia di questi giorni) prima di sentire le parti.
la domanda sui giudizi che durano 3 anni o anche piú come dici tu , era che se i giudici sono cosí sbrigativi , e si basano su 2 dati forniti dall'agenzia delle entrate , allora tutto sto tempo per decidere , come minimo stupisce .

Lo dovrei fare con l'accordo del coerede , infatti era una richiesta (respinta) .


No.
Scusa se mi permetto, m mi sembra che tu non sia obbiettivo, nei tuoi ragionamenti.
Lui sembra voler vivere in quell’immobile, tu sembri volerne ricavare un introito più alto possibile vendendolo: quindi non sei interessato all’immobile di per se, ma ai soldi potenziali (non che non sia legittimo, eh).
Non escluderei del tutto che un giudice possa decidere che, a queste condizioni, sia lui a poter comprare la quota da te, per continuare a vivere lì , a prescindere dal fatto che sia edilizia convenzionata e lui privo di reddito: quindi prima di instaurare un procedimento di divisione, ci penserei ben bene.
Mi spiego meglio , io e il coerede non siamo in buoni rapporti .
Essendosi egli stabilito lá ,non andrei mai a vivere con lui , peró non si puó escludere che avrei potuto usare io quel bene se non vi si fosse stabilito (versandogli io una indennitá) , quindi non é vero che non sono interessato all'uso dell'immobile .Ma tant'é ,ci sta lui , per cui a questo punto, riconoscendo io il suo diritto a stare lá , ho provato per avere anche io un beneficio (lui ci vive ,quindi ce l'ha) , varie proposte tutte bocciate , di cui una era appunto quella di affittare una stanza a qualcun'altro che diciamo mi sostituisse nella convivenza in quella casa , bocciata anche questa, il che rivela secondo me l'intenzione di voler usare esclusivamente il bene da parte del coerede , poiche se realmente avesse intenzione di condividere quell'appartamento (mi ha dato le chiavi) con me che siamo in cattivi rapporti , a maggior ragione lo dovrebbe fare con un terzo magari che gli farei scegliere. Ma appunto non vuole .
La vendita che io chiedo , viene come ultima spiaggia per non esserne venuto a capo con nessun'altra proposta e non certo come speculazione , perché entrambi avremmo lo stesso guadagno .
 

roberto72

Membro Junior
Professionista
I giudizi durano parecchio, anche 15 anni. Quando cioè le opposizioni dei partecipanti via via fanno allungare Ia causa, ma è evidente che non ha capito che si parla di cause di divisioni ereditarie le cui masse sono esenti da vincoli immobiliari comunali come invece nel suo caso sono presenti....nel primo caso hanno una ragione d essere le opposizioni che solo tardano una sentenza o un asta e che comunque non risolvono in termini di esito finale ma fanno guadagnare tempo...anche molto tempo.Ma in questo caso suo fratello non ha nemmeno bisogno di alzare la mano ad ogni sessione giudiziaria perché sarà trattato dal giudice come l unico avente i requisiti comparando la sua situazione economica e proprietaria con la sua e il tutto in una prima e unica sessione. È sicuro che lei non sarà il compratore della quota e nonostante le mille lamentele che potra apporre, l appartamento non andrà nemmeno all' asta...Pare sia l' unico in questo forum a non rendersi conto della palese situazione.... È dal primo messaggio che la sto mettendo in guardia sul farsi comprare la quota e rinunciarvi. Ma se vorrà verificare la veridicità delle mie parole non ha che da fare la la causa.
 

pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
I giudizi durano parecchio, anche 15 anni. Quando cioè le opposizioni dei partecipanti via via fanno allungare Ia causa, ma è evidente che non ha capito che si parla di cause di divisioni ereditarie le cui masse sono esenti da vincoli immobiliari comunali come invece nel suo caso sono presenti....nel primo caso hanno una ragione d essere le opposizioni che solo tardano una sentenza o un asta e che comunque non risolvono in termini di esito finale ma fanno guadagnare tempo...anche molto tempo.Ma in questo caso suo fratello non ha nemmeno bisogno di alzare la mano ad ogni sessione giudiziaria perché sarà trattato dal giudice come l unico avente i requisiti comparando la sua situazione economica e proprietaria con la sua e il tutto in una prima e unica sessione. È sicuro che lei non sarà il compratore della quota e nonostante le mille lamentele che potra apporre, l appartamento non andrà nemmeno all' asta...Pare sia l' unico in questo forum a non rendersi conto della palese situazione.... È dal primo messaggio che la sto mettendo in guardia sul farsi comprare la quota e rinunciarvi. Ma se vorrà verificare la veridicità delle mie parole non ha che da fare la la causa.
Cerco di capire o imparare , questo forum é veramente utile ,le sue risposte come vede le leggo tutte .
In un giudizio di divisione come questo di edilizia convenzionata , quindi se ho capito bene i tempi sono piú brevi , quanto tempo piú o meno? E i costi totali a grandi linee ?
Grazie
 

roberto72

Membro Junior
Professionista
È una causa di divisione giudiziale non centra l edilizia convenzionata, ma come le ho detto non si potra dividere per il famoso vincolo perche il giudice in questi casi fa diversamente non mandando all asta l immobile ma assegnandolo previamente al più avente diritto che paga la quota dell altro ..se suo fratello si presenta alla mediazione le spese saranno ripartite al di la dell' esito della stessa se no saranno a carico suo...se si presenta e raggiungete un accordo finisce che vi dividete le spese e avete l accordo. In caso di esito negativo della stessa inizia il vero giudizio con nuove spese. Tenuto conto che finirà con l intervento del giudice e quindi niente asta queste ultime saranno evitate.. piu o meno secondo gli standard spendera' circa poco piu di 20000e......inutilmente...
i tempi si riducono a qualche mese
 

pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Se tu hai altre proprietà non potrai mai avere l'assegnazione di un immobile in edilizia convenzionata, in cui uno dei requisiti principali è quello di essere privo di proprietà immobiliari.
Ovvio che lui non voglia riscattare il diritto di prelazione, perchè questo vi metterebbe alla pari, o circa.

Se fossi in te, la darei persa e cercherei di vendere a lui la tua quota al meglio.

Non vedo molte vie d'uscita.
Mi è venuta in mente una cosa
Riassumo qui velocemente qual'era la situazione: il coerede vive nella casa e non mi corrisponde nessun affitto ne da l'opportunita di trarre un beneficio dall'immobile, se non vivere con lui essendo i nostri rapporti pessimi
La divisione probabilmente non è una buona idea ma stavo pensando a un altra via :

essendo coerede potrei affittare a terzi , ovviamente senza il consenso dell' altro coerede . Così almeno il coerede capisce che non può fare quello che vuole e magari conciliare verso i miei interessi.
In una situazione del genere ,se ho capito bene, la Cassazione dice che lui dovrebbe lasciare l'appartamento , perché prevale il diritto dell inquilino .
Qui ho delle domande:
1)Se il coerede si oppone e rimane in casa , può fisicamente farlo o c'è una specie di sfratto forzato ,se si dopo quanto tempo?
2)Si configurerebbe come 'occupante' della casa . O sarei io ,avendo affittato senza il consenso suo ad essere considerato 'occupante' nel senso dell articolo 1102 cioè che pregiudica l'utilizzo all'altrocoerede?
3)Se appunto non lascia la casa,a quel punto chi lo dovrebbe denunciare ,l'inquilino o io?
4)L' inquilino potrebbe chiedere danni a me o a lui o a entrambi?E chi li pagherebbe , entrambi i coeredi?
5)Gli eventuali danni da risarcire al coerede per non averlo consultato nella decisione di locare a terzi di che entità sono? Si parla sempre di danni ma mai di cifre.
6) eventuali cause di risarcimento danni di solito quanto durano?

Molte domande ....è una partita molto tattica e bisogna capire se fattibile.Alla fine non dico che lo farei (affittare senza suo consenso) ma che costui ,spiegandogli come funziona la legge ,venga a più miti consigli e mi paghi una adeguata indennità di affitto per l uso che fa della mia quota o ripieghi su una delle altre proposte ghe gli ho fatto( erano tutte eque,non le ripeto qua)
Grazie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
essendo coerede potrei affittare a terzi , ovviamente senza il consenso dell' altro coerede
A me non sembra una grande idea, essendo piuttosto irrealizzabile.
Lui ha diritto di vivere lì, sebbene non in via esclusiva.
Quindi non vedo come potresti affittare tutta la casa: se anche si potesse, chi pensi che la prenderebbe, sapendo che è già abitata da uno dei comproprietari, che non se ne vuole andare ?
Mi immagino già le visite: “quando si libera? “, e tuo fratello che risponde “mai”…
 

pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
A me non sembra una grande idea, essendo piuttosto irrealizzabile.
Lui ha diritto di vivere lì, sebbene non in via esclusiva.
Quindi non vedo come potresti affittare tutta la casa: se anche si potesse, chi pensi che la prenderebbe, sapendo che è già abitata da uno dei comproprietari, che non se ne vuole andare ?
Mi immagino già le visite: “quando si libera? “, e tuo fratello che risponde “mai”…
a quanto pare si puó fare ,per legge ogni coerede ha diritto di affittare .e il diritto di vivere lá del coerede , viene in secondo piano rispetto a quello dell'inquilino(cosí ho capito io).Aggiungo che l'appartamento é in edilizia convenzionta quindi l'affitto sarebbe basso e la casa é super , chi avrebbe interesse a vivere lá? Tantissima gente ,sarebbe un affare per loro, gente alla quale si puó spiegare la situazione , cioé che l'attuale persona che vive la deve sloggiare ,potrebbero anche aspettare per avere poi un contratto di 6 anni(per dire), il punto é capire la praticabilitá cioé se effettivamente l'occupante viene sloggiato fisicamente da qualcuno , allora si potrá dire al conduttore che nel giro di qualche mese si libererá.
 

pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Questo si, ma direi che non si può se uno dei comproprietari ci vive già dentro.
Ovvio che dovrebbe pagare un indennizzo, se impedisci ai comproprietari di utilizzare anch’essi l’immobile. Ma se non lo fa , serve una causa.
"Questo si, ma direi che non si può se uno dei comproprietari ci vive già dentro." . Direi che questo é il punto da chiarire/capire ,
se deve sloggiare , poi si paga una appartamento lui in affitto ,
alla fine indennizzo o no , é sempre meglio che farlo stare la gratis , perché mi sta facendo perdere molti soldi . Alla fine meglio perdere entrambi qualcosa , non mi va proprio a livello di principio che si approfitti .
 

pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Questo si, ma direi che non si può se uno dei comproprietari ci vive già dentro.
Ovvio che dovrebbe pagare un indennizzo, se impedisci ai comproprietari di utilizzare anch’essi l’immobile. Ma se non lo fa , serve una causa.
poi il punto e capire di che cifre si parla come indennizzo , perché se trattasi dell'equivalente della quota di affitto , non si tratta di una grande cifra , considerato poi che é edilizia convenzionata quindi affitto basso . Quindi il gioco potrebbe valere la candela.
 

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