andcosta75
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Salve a tutti, vi espongo in breve quanto mi è successo: tramite agenzia immobiliare ho visto una villetta a schiera, mi è piaciuta e ho sottoscritto il preliminare con data stipula a 5 mesi in quanto i venditori dovevano attendere i famosi 5 anni. Sono entrato in possesso del bene subito (prima quindi della stipula) e il venditore mi ha autorizzato la residenza in comune (non in forza al preliminare quindi). Qualche giorno prima dell'atto notarile mi sono accorto che tutto il primo piano, descritto a preliminare come sottotetto:2 camere e un bagno, in realtà facevano parte di un'area calpestabile ma non abitabile e in comune e al catasto le altezze medie erano inferiori a quanto previsto per poterle considerare appunto abitabili. Il notaio mi ha detto che mancava l'oggetto della vendita e che l'atto non si poteva fare. Ho proposto ai venditore una riduzione del prezzo i quali si sono opposti con varie diffide ad adempiere al prezzo pattuito. Nel frattempo hanno "aderito" al famoso piano casa, il quale considerando le altezze utili del sottotetto non più a 1.80m ma 1.20m hanno fatto sì che le altezze medie raggiungessero i 2.40m prescritti per i locali abitativi dei sottotetti. Il piano casa è passato, ossia il comune ha dato parere favorevole alla presentazione della documentazione; secondo voi queste stanze si possono ora considerare effettivamente camere da letto e bagno come intese nel preliminare? Seconda cosa prima del piano casa l'architetto interpellato ha valutato l'immobile circa 40.000 euro in meno rispetto al prezzo pattuito, perchè appunto si trattava di un monolocale con sottotetto non abitabile, ora in base al cambio della destinazione d'uso il valore commerciale cambia?