tozzo

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Gentlissimo ADIMECASA il
problema è che io ho dato fiducia: ho messo le mie firme a garanzia al 100%. Loro non hanno avuto le stesse accortezze con me visto che si sono spogliati di tutti i loro beni e io sono rimasta l'unica garante. Senza aver preso mai un soldo ma avendo versato quai 90.000,00 euro.
 

tozzo

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Privato Cittadino
Grazie ai consigli di H&F (grazie ancora per l'interessamento gentilissimo H&F) sono andata dal ragioniere a chiedere l'amministrazione controllata ma lui mi ha liquidato dicendo che è inutile e che sarebbe andato in banca a chiedere il blocco delle rate di mutuo.
 

H&F

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Professionista
Grazie ai consigli di H&F (grazie ancora per l'interessamento gentilissimo H&F) sono andata dal ragioniere a chiedere l'amministrazione controllata ma lui mi ha liquidato dicendo che è inutile e che sarebbe andato in banca a chiedere il blocco delle rate di mutuo.
Spero vada presto e non ci dorma sopra.
Però bisogna seguirlo il più possibile : il ragioniere non è il padrone della società. E poi ci sono anche le questioni con tuo marito : da non dimenticare e fare oculatamente.
 

tozzo

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Privato Cittadino
Purtroppo è una situazione diffusa, incontro ogni settimana un'azienda nella stessa situazione in tutta Italia.

Le vendite di immobili devono avere una tracciabilità (lo dice anche il notaio) pertanto, l'occultamento del ricavato è una cosa gravissima - si può ipotizzare un reato - pertanto, lo sconsiglio.
Una scelta valida è quella di togliere valore agli immobili in modo da farli diventare meno interessanti per le banche e i possibili squali. Condivido i consigli di H&F.
Personalmente agirei per gradi:
1. La separazione possibilmente giudiziale è una strada ottima per lasciare il diritto di abitazione a tuo marito e le figlie. Questo non pregiudica che le potrai vedere e nessuno si mette a controllare dove dormi la notte.

2. La tua quota di proprietà della casa probabilmente, non vale il 50% di una stima fatta da chissà quanto tempo, quindi anche se è una cosa un po forzata, potresti venderla a tuo marito in cambio del prestito che ti ha fatto (se documentato). Al limite potresti decidere di vendergli solo il 20-30% ... tanto anche se va all'asta tra due-tre anni il valore residuo, sicuramente sarà alla tua portata- abbi fiducia, potrai ricomprarlo.

3. Per le quote degli appartamentini, potresti cedere l'usufrutto della tua quota - il valore reale ricavato (minimo) mettilo su un nuovo c/c di un'altra banca a te intestato, possibilmente fuori della tua provincia - non è una garanzia che non ti verrà pignorato ma, almeno non sarai accusata di averlo occultato. Oppure, usalo per difenderti !

4. Prendi un esperto (non ci sono alternative) devi "obbligare" il tuo amministratore a fare un "concordato preventivo" ... in questo modo l'azienda potrà presentare in tribunale un piano di risanamento che prevede delle perdite anche per le Banche ! Sia in conto capitale che in conto interessi. Ricordati che non è solo una questione formale il risanamento ma, deve essere un PIANO SOSTENIBILE dal punto di vista operativo e reale! Tieni presente che il 40% dei concordati preventivi, NON vengono approvati in Tribunale quindi si finisce in un fallimento.

5. Infine, se questo ultimo passo non ti riesce, puoi solo provare a fare delle strategie DILATORIE cioè, trovare delle soluzioni con un avvocato che ti permettano di incasinare la parte legale della società in modo da prendere tempo.... non è una grande soluzione ma, a volte, con il tempo le cose si risolvono. Forse le banche diventano un pochino più flessibili, forse vendi un paio di appartamenti ecc...

6. Strategia psicologica. Conosco molto bene la situazione nella quale ti trovi in quanto, incontro ogni settimana aziende che hanno questi problemi gravissimi in tutta Italia. Devi difenderti anche psicologicamente per non farti devastare dalla
Scusa se ti faccio delle domande stupide ma come avrai capito, se ne capivo qualcosa di società non mi ritrovavo così.
Da quello che mi dici è meglio la separazione o la vendita a mio marito??
Cosa vuol dire che "La tua quota di proprietà della casa probabilmente, non vale il 50% di una stima fatta da chissà quanto tempo"??
L'avvocato voleva fare la separazione con la cessione del bene di entrambi ai figli per il mantenimento. Io ho un po' paura: per prima cosa perchè non so se poi le banche posso agire con una revocatoria visto che le benificiare sono le figlie, poi occorre nominare un giudice tutelare e infine un'altro giorno le figlie possono vendere il bene se vogliono, come posso garantire per mio marito almeno l'usufrutto. L'altra soluzione è con la separazione cedere anche la proprietà a mio marito visto il debito pregresso. Solo che ho visto che questi soldi sono stati prelevati in contanti da me è valida come prova??.
 

tozzo

Membro Attivo
Privato Cittadino
. Per le quote degli appartamentini, potresti cedere l'usufrutto della tua quota - il valore reale ricavato (minimo) mettilo su un nuovo c/c di un'altra banca a te intestato, possibilmente fuori della tua provincia - non è una garanzia che non ti verrà pignorato ma, almeno non sarai accusata di averlo occultato. Oppure, usalo per difenderti !
Cosa vuol dire cedere l'usufrutto?? mi potresti spiegare meglio??
 

Stella15

Membro Attivo
Agente Immobiliare
..anche l'usufrutto è pignorabile. idem cedere immobili ai figli e/o cercare un'acquirente per la vendita..in questi tempi poi che l'edilizia è un bagno di sangue.. .come pure per un fondo patrimoniale non essendo passati 5 anni dalla sua costituzione specialmente ora che ormai i tempi sono""sospetti"", TUTTO VERREBBE REVOCATO ,inoltre anche se fosse proprietaria al 50%l'immobile la banca lo manda comunque all'asta... Serve un buon avvocato esperto in diritto immobiliare..e si potrebbero mettere dei diritti a tutela senza bisogno di vendere le proprietà..basta arrivare in TEMPOOO..mai come in questo caso il tempo è denaro!!
 

slucidi

Membro Ordinario
..anche l'usufrutto è pignorabile. idem cedere immobili ai figli e/o cercare un'acquirente per la vendita..in questi tempi poi che l'edilizia è un bagno di sangue.. .come pure per un fondo patrimoniale non essendo passati 5 anni dalla sua costituzione specialmente ora che ormai i tempi sono""sospetti"", TUTTO VERREBBE REVOCATO ,inoltre anche se fosse proprietaria al 50%l'immobile la banca lo manda comunque all'asta... Serve un buon avvocato esperto in diritto immobiliare..e si potrebbero mettere dei diritti a tutela senza bisogno di vendere le proprietà..basta arrivare in TEMPOOO..mai come in questo caso il tempo è denaro!!

Tutto ciò che è INTESTATO AL DEBITORE è REVOCABILE.... salvo motivi di opportunità. Il debitore in questo caso, si troverebbe almeno nella stessa situazione degli altri soci della Srl pertanto, la banche potrebbe decidere di procedere contro tutti e non solamente contro uno. In questo modo si tirano dentro anche gli altri !
Inoltre, queste scelte pur essendo revocabili sono dilatorie e consentono di avere più tempo per trovare una soluzione definitiva.

Sono d'accordo al 100% che serve un buon avvocato esperto del contenzioso (meglio se consulente di qualche banca - non la stessa ovviamente !) l'ho anche scritto!
Il tempo è danaro...100% d'accordo.
 

slucidi

Membro Ordinario
.. ,inoltre anche se fosse proprietaria al 50%l'immobile la banca lo manda comunque all'asta...

Di questi tempi, pochi vanno a comprare all'asta e quanti sarebbero disposti a comprare il 50% di un immobile dove abita un coniuge con figli minori a carico separato e assegnatario della casa ?????
E poi se c'è un pazzo che si compra questa casa, cosa fa? Chi compra la quota NON la può abitare, affittare o vendere pertanto, rimane solo un investimento morto e senza reddito. :disappunto:
Ti dirò, magari a trovarlo questo pazzo, significa che intanto il debito con la banca diminuisce di un pezzetto.
:stretta_di_mano:
 

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