pietro.tolomeo

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Salve a tutti, nel giugno 2011 versai un contributo di euro 8000 come manifestazione di interesse per l'acquisto di un immobile a Milano in edilizia convenzionata diventando socio di una cooperativa di 12 persone (per 12 appartamenti). La convenzione firmata e approvato prevedeva la realizzazione di un fabbricato in bioedilizia in classe A al prezzo di vendita udite udite di 2034 euro/mq. Ad Agosto dello stesso anno ci viene richiesto un nuovo versamento pari al 10% del valore dell'immobile finalizzato all'acquisto del terreno. Da allora i tempi si allungano fino a quando nel marzo 2013 viene approvato il nuovo PGT , il terreno acquisisce un l'indice di edificabilità maggiore e quindi aumenta il proprio valore. Il costruttore decide così di cambiare convenzione (visto che il permesso a costruire non era mai stato presentato) stravolgendo la prima sia per il prezzo/mq che per l'anticipo. La cooperativa non ha un soldo perchè i soldi sono stati dati al costruttore per il terreno che ne ha mantenuto la proprietà non essendo stato stipulato un rogito (costruttore e CdA cooperativa= amici da sempre e nessuno lo sapeva). In sostanza ci sono state vendute delle case a delle condizioni che oggi non esistono più. i ha fatto dichiarare a tutti i soci su carta semplice (visto ci crede più) la volonta a riavere indietro le quote versate. Vorrei un consiglio su come comportarmi e quali procedure attivare per tutelarmi. E se la cooperativa non ha un soldo come li riavremo indietro i soldi? e in quanto tempo?
Attendo con fiducia una Vostra risposta.
Grazie mille buona serata
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Non riesco a spiegarmi come siate arrivati a questa situazione: perchè mai l'acquisto del terreno, effettuato coi vostri soldi, è stato in pratica intestato al costruttore? Ho letto la commistione tra costruttore e CdA, ma nessuno si è chiesto con quali modalità giuridiche si intendeva procedere alla realizzazione della casa?
Non conosco i termini usuali dell'edilizia convenzionata, ma immaginavo che il soggetto attore fosse la cooperativa, che appalta i lavori al costruttore: qui mi pare i rapporti siano rovesciati, e non leggo alcuna garanzia sui soldi anticipati al costruttore.
 

pietro.tolomeo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Invece hai proprio capito tutto. I rapporti sono proprio rovesciati. Il costruttore ( general contractor) stipula una convenzione col comune di Milano e successivamente delega una cooperativa (nata ad hoc) per trovare soci che finanzino l'operazione. Il CdA stipula un preliminare di compravendita del terreno, ma il terreno non viene liquidato per intero così non si rogita (tanto il proprietario avrebbe costruito lui l'opera) mentre il rimanente viene usato per acquistare il progetto di realizzazione. In effetti non vi sono garanzie sui soldi ma solo un rapporto di fiducia tra cooperativa e operatore. io però che ho rapporti con la cooperativa oltre a fare richiesta di restituzione della quota come posso agire per intimarne la restituzione senza pero arrivare per il momento ai legali? in poche parole come comportarmi per far capire alla cooperativa che non ho intenzione di aspettare i loro comodi visto la loro trascuratezza nell'investire il denaro dei soci senza garanzie? Grazie per la risposta
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Francamente non ti so rispondere: occorrerebbe conoscere lo statuto della cooperativa ed i patti intercorsi con il costruttore. Auguri.
 

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