Bagudi

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Agente Immobiliare
Maschi, tra i 30 e i 50 anni.
Fino a qualche mese fa non avevano problemi, economici. Ben vestiti, avevano una casa e un lavoro. P
Poi l'azienda nella quale lavoravano ha chiuso per la crisi. E tutto è cambiato.

Sono loro, questi uomini in "giacca e cravatta", i nuovi poveri d'Italia. Da un momento all'altro si sono trovati a non riuscire più ad affrontare i costi di bollette, quelli della spesa al supermercato. E ora, sempre di più, si rivolgono alla Caritas per un pasto caldo, e ai dormitori per un letto sul quale dormire.

ANCHE LA CRISI CAMBIA - Anche la crisi economica e finanziaria, quindi, sta cambiando. Sta voltando pagina provocando l'impoverimento di nuovi settori della popolazione e l'aumento del numero di italiani che si rivolgono ai centri di assistenza della Caritas.
Solo nel 2012, secondo il rapporto 2012 della Caritas, sono cresciute di oltre un quinto le iniziative anti-crisi da parte delle diocesi. "La crisi economico-finanziaria ha determinato l'estensione dei fenomeni di impoverimento ad ampi settori di popolazione, non sempre coincidenti con i 'vecchi poveri'" - si legge nel rapporto - secondo cui "aumentano gli utenti e soprattutto gli italiani".

I nuovi clochard sono definiti i "poveri in cravatta", proprio perché la miseria non l'avevano mai vissuta. Ora, da un mese all'altro, da un giorno all'altro, si sono ritrovati a vivere in strada e la notte a bussare ai dormitori.
Prendiamo la città di Torino, solo per fare un'esempio. Secondo i dati diffusi dal Comune, negli ultimi mesi, le liste d'attesa delle Case d'ospitalità sono aumentate del venti per cento; per lo più i richiedenti sono giovani che hanno perso il lavoro e la casa a causa della crisi.
Sono quindi aumentati in modo esponenziale i casi di giovani licenziati che si ritrovano costretti a chiedere aiuto ai dormitori, così come sono sempre di più gli anziani che, non riuscendo a sopravvivere con la propria pensione, vanno alle mense per poveri.
E l'area della povertà continua ad espandersi velocemente e in modo preoccupante toccando, da qualche mese, fasce che un tempo venivano considerate immuni.

I DATI E I NUOVI POVERI - In Italia abbiamo circa 2,5 milioni di famiglie al di sotto della soglia di povertà per un totale di circa 8 milioni di soggetti. Altre 2,5 milioni di famiglie sono appena al di sopra di questa soglia.
In totale, il fronte ufficiale del disagio profondo è costituito da circa 16 milioni di persone a cui va aggiunta una quota sempre più ampia di povertà nascosta ovvero di quei "poveri in giacca e cravatta" che altro non sono la triste avanguardia di quei ceti medi "in caduta libera" sui quali si fondava fino a qualche anno fa l'economia del nostro Paese.

29/10/2012
affaritaliani.libero.it Vai all'articolo - SI Sistema Italia
 

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