Quoto karuba. In merito all’obbligo o meno di registrare un contratto di comodato, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 06/02/2011, n°14/E, ha precisato che occorre distinguere tra contratto verbale di comodato e contratto scritto di comodato.
Riguardo i primi (sia di beni mobili che di beni immobili) la risoluzione precisa che non sono compresi tra quelli da sottoporre a registrazione, pertanto il contratto verbale di comodato non sconta l’imposta di registro, salvo l’applicazione dell’imposta di registro in misura fissa ove il contratto verbale venga richiamato in un atto scritto.
Riguardo, invece, i contratti scritti di comodato di beni mobili, la suddetta risoluzione precisa che “Per il contratto di comodato di beni mobili, in forma scritta, è opportuno richiamare l'articolo 3 della parte seconda della Tariffa allegata al citato testo unico dell'imposta di registro [si riferisce al DPR n°31/1986] che prevede, per quello redatto nella forma di scrittura privata non autenticata, la registrazione solo in caso d'uso, con l'applicazione dell'imposta di registro nella misura fissa di € 168,00”.