H&F

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Ho fatto confusione.. e pensare che stamattina ho chiesto al commercialista proprio questo.. che secondo lui va bene..

Poi mi ha detto una cosa.. che mi ha fatto riflettere e che ora vi pongo.. alcune imprenditori mettono la sede della propria attività presso lo studio del commercialista.. senza che ci sia un contratto di affitto od altro titolo.. dunque vi chiedo: il mio collega potrebbe anche mettere la sede presso il mio ufficio senza che tra me e lui o mio padre ci sia firmato nulla..??
Io ho avuto la sede si una società presso il commercialista. E' facoltà del commercialista consentirlo o meno, perchè ualche fastidio può darlo ( un accesso da Guardia di Finanza mentre ha altri clienti in studio non fa crto piacere, o notifiche di ufficiali giudiziari ). Il mio commercialista è sempre stato sicuro della mia condotta e volentieri si è prestato. Ma se uno non è ben conosciuto è meglio non insistere.

Al riguardo della ditta individuale, il domicilio fiscale è quello della residenza ( casa propria ) ed è un bene per tutti. L'indirizzo operativo può essere qualunque anche la tua agenzia. Sarebbe, a mio parere consigliabile però una qualche sfumatura per evitare il sospetto di subaffitto.
Ad esempio, nelle pubblicità, aggiungere "in collaborazione" con la tua immobiliare.
Oppure che il tuo amico metta sulla carta intestata solo il suo domicili fiscale e nella pubblicità "ufficio operativo" o "ufficio commerciale". Ti prego esamina.
Ciao
 

Antonello

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L'AdE convoca in Ufficio. E la sede comunque sarebbe la residenza.

Non proprio.

Il D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300 (artt. 57, 62 e 66); lo Statuto delle Agenzie delle Entrate (art. 2; 4, comma 1, lett. c) e comma 2; 13; 14); Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle Entrate (artt. 2, comma 2, 5; 7, comma 1); Artt. 32 e 33 del D.P.R. 600 del 29.09.1973 e art. 52 D.P.R. 633/72; L. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente), art 12
autorizza​
il funzionario ad accedere per la verifica dei dati di interesse dell'AdE.​
Queste sono le norme che regolano le attribuzioni degli uffici dell'Agenzia e la disciplina normativa di riferimento.​
 

H&F

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Non proprio.

Il D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300 (artt. 57, 62 e 66); lo Statuto delle Agenzie delle Entrate (art. 2; 4, comma 1, lett. c) e comma 2; 13; 14); Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle Entrate (artt. 2, comma 2, 5; 7, comma 1); Artt. 32 e 33 del D.P.R. 600 del 29.09.1973 e art. 52 D.P.R. 633/72; L. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente), art 12
autorizza​
il funzionario ad accedere per la verifica dei dati di interesse dell'AdE.​
Queste sono le norme che regolano le attribuzioni degli uffici dell'Agenzia e la disciplina normativa di riferimento.​
Antonello, io mi faccio seguire da un commercialista e non leggo scritti per specialisti. Da 1984 ho avuto Srl, Sas, e ditta individuale. Non ho mai ricevuto visite di nessuno dell'AdE, che sarebbero stati benvenuti ed avrei offerto loro un caffè.
Che gli Statuti prevedano delle cose, è come la Costituzione della R.I. che prevede che abbiamo tante libertà e diritti, ma poi, in pratica, non è vero.
Presupponendo che i nostri due amici agenti immobiliari siano professionisti corretti e contribuenti adempienti, perchè dovrebbero esserci visite imbarazzanti ?
Avevi nominato gli studi di settore e poi non ne hai parlato più.
Il mio commercialista, con me accanto, compila ogni anno il mio studio di settore (non sono Agenti Immobiliari) e non vedo alcuna domanda similare.
Il commercialista di Gi79, mi sembra di avere capito, concorda me. Ciao.
 

Antonello

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Agente Immobiliare
H&F, neppure io conoscevo tutte le norme e gli statuti.
Me li ha fatti conoscere un funzionario dell'Ade in occasione di un controllo presso la mia agenzia, per lo studio di settore.
Non mi ha convocato.
E' venuto anche senza appuntamento e con un pochino di autorità.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
H&F, neppure io conoscevo tutte le norme e gli statuti.
Me li ha fatti conoscere un funzionario dell'Ade in occasione di un controllo presso la mia agenzia, per lo studio di settore.
Non mi ha convocato.
E' venuto anche senza appuntamento e con un pochino di autorità.
E nel caso del nostro amico comodatario e con collaborazione con altra agenzia cosa non andrebbe ?
 

Antonello

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se è collaborazione di lavoro, può anche starci con regolare contratto registrato.
Invece per una collaborazione intesa a suddividere le spese del locale, ho già espresso il parere che è negativo.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Se è collaborazione di lavoro, può anche starci con regolare contratto registrato.
Invece per una collaborazione intesa a suddividere le spese del locale, ho già espresso il parere che è negativo.
Sul contratto con divisione delle spese del locale ho concordato con te.
Nulla dovrebbe somigliare ad una locazione. Questa può essere considerata da AdE in capo al comodante.
 

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