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Buonasera, scrivo per la prima volta poiché non sono esperto di compravendite immobiliari. con mia moglie coltivatrice diretta abbiamo proposto un'offerta vincolata di acquisto per un bene azienda agricola con terreni ed un frutteto oltre che l'abitazione di mora dell'imprenditore agricolo. Dalla cifra richiesta ci siamo abbassati di un 35% questo dovuto al volerci avvicinare ai valori reali di mercato della zona. Fin dal primo momento l'agente immobiliare ci ha dissuaso dal proporre la nostra proposta vincolata al proprietario, insistendo sulla scarsa volontà di trattare da parte del proprietario. Noi l'abbiamo comunque presentata, insistendo. Oggi siamo stati contattati a distanza di 6 giorni dalla nostra proposta, dall'agenzia, la quale ci ha detto che il proprietario vende soltanto di €5000 rispetto alla sua proposta iniziale .noi da 260000 che ne voleva abbiamo proposto 170000, con l'intento di iniziare una trattativa. premetto che la stima immobiliare di tutto il bene in vendita ammonta a circa 180-€190000.
Ora, un ribasso solo di €5000 sembra una presa in giro. inoltre il tentativo di vendere un bene a quasi il doppio del suo valore di mercato sembra proprio un tentativo dell'agente immobiliare di accaparrarsi il più possibile. siamo paranoici noi ad avere queste sensazioni di trattativa diciamo così gonfiata o è un comportamento naturale dell' agente immobiliare? Siete in grado di suggerirci quali potrebbero essere le mosse dell'agente? Non ha voluto strappare l'assegno vincolato, dicendoci di attendere.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Buonasera, scrivo per la prima volta poiché non sono esperto di compravendite immobiliari. con mia moglie coltivatrice diretta abbiamo proposto un'offerta vincolata di acquisto per un bene azienda agricola con terreni ed un frutteto oltre che l'abitazione di mora dell'imprenditore agricolo. Dalla cifra richiesta ci siamo abbassati di un 35% questo dovuto al volerci avvicinare ai valori reali di mercato della zona. Fin dal primo momento l'agente immobiliare ci ha dissuaso dal proporre la nostra proposta vincolata al proprietario, insistendo sulla scarsa volontà di trattare da parte del proprietario. Noi l'abbiamo comunque presentata, insistendo. Oggi siamo stati contattati a distanza di 6 giorni dalla nostra proposta, dall'agenzia, la quale ci ha detto che il proprietario vende soltanto di €5000 rispetto alla sua proposta iniziale .noi da 260000 che ne voleva abbiamo proposto 170000, con l'intento di iniziare una trattativa. premetto che la stima immobiliare di tutto il bene in vendita ammonta a circa 180-€190000.
Ora, un ribasso solo di €5000 sembra una presa in giro. inoltre il tentativo di vendere un bene a quasi il doppio del suo valore di mercato sembra proprio un tentativo dell'agente immobiliare di accaparrarsi il più possibile. siamo paranoici noi ad avere queste sensazioni di trattativa diciamo così gonfiata o è un comportamento naturale dell' agente immobiliare? Siete in grado di suggerirci quali potrebbero essere le mosse dell'agente? Non ha voluto strappare l'assegno vincolato, dicendoci di attendere.

Se l'agente immobiliare riuscisse a vendere al prezzo richiesto dal venditore, significherebbe che il prezzo di mercato si avvicinerebbe probabilmente a quello richiesto dal venditore. Voi avreste preso una cantonata e avrebbero ragione proprietario ed agente.

Se l'agente immobiliare usasse presentare immobili con uno scostamento del 30% rispetto al loro reale valore di mercato, difficilmente riuscirebbe a venderne anche uno all'anno, con probabile imminente chiusura dell'agenzia...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buonasera, scrivo per la prima volta poiché non sono esperto di compravendite immobiliari. con mia moglie coltivatrice diretta abbiamo proposto un'offerta vincolata di acquisto per un bene azienda agricola con terreni ed un frutteto oltre che l'abitazione di mora dell'imprenditore agricolo. Dalla cifra richiesta ci siamo abbassati di un 35% questo dovuto al volerci avvicinare ai valori reali di mercato della zona. Fin dal primo momento l'agente immobiliare ci ha dissuaso dal proporre la nostra proposta vincolata al proprietario, insistendo sulla scarsa volontà di trattare da parte del proprietario. Noi l'abbiamo comunque presentata, insistendo. Oggi siamo stati contattati a distanza di 6 giorni dalla nostra proposta, dall'agenzia, la quale ci ha detto che il proprietario vende soltanto di €5000 rispetto alla sua proposta iniziale .noi da 260000 che ne voleva abbiamo proposto 170000, con l'intento di iniziare una trattativa. premetto che la stima immobiliare di tutto il bene in vendita ammonta a circa 180-€190000.
Ora, un ribasso solo di €5000 sembra una presa in giro. inoltre il tentativo di vendere un bene a quasi il doppio del suo valore di mercato sembra proprio un tentativo dell'agente immobiliare di accaparrarsi il più possibile. siamo paranoici noi ad avere queste sensazioni di trattativa diciamo così gonfiata o è un comportamento naturale dell' agente immobiliare? Siete in grado di suggerirci quali potrebbero essere le mosse dell'agente? Non ha voluto strappare l'assegno vincolato, dicendoci di attendere.

Quasi centomila euro in meno rispetto alla richiesta appaiono tanti.
Troppi. Anche senza vedere l’immobile.

Una tale proposta potrebbe pure essere ritenuta offensiva.
Da qui probabilmente la rigidita’ del venditore, che adesso dal prezzo, vi sconta poco piu’ che una cipolla.
Altro che novantamila euro di meno.

Eppure l’intermediario ve l’aveva detto.
Di non provarci neanche per scherzo.
Non si capisce quale sia il comportamento anomalo dell’agente che invece vi aveva ampiamente pronosticato la malaparata.

Risibili e del tutto fuori luogo, le vostre argomentazioni e contestazioni, riferite alle quotazioni di zona, pure sostenute da stime e valutazioni di parte, rilevate su un bene di proprieta’ di terzi.

Se davvero, l’andamento del mercato in quella zona e’ come sostenete voi, non avrete problemi a reperirne e ad acquistarne delle altre.

Sempre che abbiano le stesse caratteristiche di questa.
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
La stima da parte di chi ?

Indovina...

Di recente:
L’acquirente di quelli super pignoli.

Alla terza visita fiume si era ormai reso insopportabile ai venditori.
Con domande, insinuazioni, al limite della decenza.
Tanto che ho dovuto intervenire placando la reazione della venditrice.
Quando ad appuntamento terminato, il soggetto le chiedeva placidamente, se poteva restare di sotto in taverna, anche in assenza del mediatore, a rilevare improbabili misurazioni, mentre loro di sopra potevano pure pranzare.
Tanto non gli arrecavano disturbo.

Prima di fare la proposta ha preteso la documentazione come fossimo al rogito.

Casa in ordine.
Documentazioni impeccabili e l’ho accontentato.
Nonostante il prodotto gettonato.

Prima proposta, anche se congrua, rifiutata con sdegno.
Segue incontro tra le parti.

L’acquirente si lancia subito, sulle stime e l’andamento del mercato, snocciolando dati e transazioni recenti, avvenute in quegli stessi contesti, dove pure lui ne e’ un facente parte.

Il venditore gli risponde letteralmente a pesci in faccia.
Chiedendogli il perche’, tra le varie opportunita’ presenti in quella zona, continuasse ad insistere su questa che invece costava di piu’.
Considerato che nelle dinamiche, non erano mancati tentativi di assalto autonomi, ad accederne in visita e ad eludere l’agenzia.

Risultato

Proposta a prezzo pieno.
 
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Aperitivato

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Privato Cittadino
La stima è stata fatta da un tecnico da 40 anni ormai prossimo alla pensione.
Abbiamo voluto comunque provare, perché ci sembrava più che lecito. Con la riserva di alzarci ancora, ma provando ad avere margine. Ovviamente consci, ma non ci aspettavamo granché. Piuttosto mi aspettavo che dicesse no e basta, morta lì.
Ma almeno avrei potuto dire di averci provato.
Il rilancio fatto dal venditore, del quale io non ho nulla di scritto, è comunque alto e appunto, non mi sento di rilanciare ulteriormente.
Allora all'agente dico di strappare l'assegno vincolato. Pazienza, cerco un'immobile differente, dico. Ed invece lui mi suggerisce di lasciarglielo lì. Dice di non darsi per vinto. Prova a tirar fuori una serie di proiezioni di mutui, di soluzioni, ma gli faccio presente che la coperta è corta.
Inoltre, tira fuori gli strumenti per ribadire la stima e ci conferma quanto noi avevamo proposto essere come ragionevole. Loro avevano praticamente valutato la parte di casa come fosse in centro paese, invece è parecchio fuori ed in campagna. Inoltre la nostra valutazione considerava la casa a seconda di come fosse accatastata, un piano aveva un valore di gran lunga inferiore a quello accatastato come abitazione.
L'agente ha giustificato la differenza chiesta, come valore affettivo dell'immobile per il proprietario, illustrandoci una situazione di comproprietà dove il figlio del proprietario non è d'accordo con la vendita (se non a quella cifra) per una questione di affetto, mentre il genitore favorevole a liberarsi dal bene che non riesce più a gestire.
Ora, a me va benissimo e non insisto col voler quel bene a tutti i costi. Non sono il tipo... Solo non capisco perché adesso si sia ribaltato il ruolo con l'agente che non ci vuol mollare...
Non avrebbe dovuto consegnarci la controproposta scritta da parte del venditore e al nostro rifiuto stracciare l'assegno? A me non è venuto di chiedere a loro?
In sostanza stanno provando a vedere se cediamo al prezzo pieno, oppure realmente la signora ha controproposto quella cifra e non è necessaria la proposta scritta?
Perché poi dovrebbe essere sbagliato offrire il35% in meno? È pur sempre una trattativa e comunque si possono anche rifiutare le proposte.
 

Aperitivato

Membro Attivo
Privato Cittadino
Scusate, con "signora" intendo la proprietaria.
Poi, visto i commenti sibillini di cui sopra, tengo a precisare che la stranezza che può avere l'offerta da noi proposta, trova poco motivo di esistere dal momento in cui abbiamo saputo da un collega dell'agente"capo", il quale se l'è letteralmente fatto scappare, che in passato (non è poco che è in vendita l'immobile), un possibile acquirente se l'era aggiudicata a 210mila. Avevano accettato e chiuso
Solo che ha dovuto rinunciare a tutto poiché la banca non ha erogato il mutuo trattandosi di bene agricolo e non ipotecabile.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Solo non capisco perché adesso si sia ribaltato il ruolo con l'agente che non ci vuol mollare...

Evidentemente non tutti gli spiragli sono chiusi per poter avanzare e concludere l’affare.
Se e’ questo, il motivo per cui hai avanzato l’offerta, pare una buona notizia.

Perche’ non proponi un incontro.

Col figlio e la signora presenti a ricercare una fusione economica degli accordi.

Se l’immobile e’ in vendita da tanto, con tentennamenti, proposte e prezzi che nel tempo si sono avvicendate, prima accolte ma poi non concluse, non sono da escludersi decisioni da parte loro dettate da impulso.

Se vuoi davvero la casa, evidentemente bisogna lottare, lavorando ai fianchi i venditori indecisi ed in conflitto tra loro.

Se invece per tè, meglio non insistere perche’ tanto in ogni caso va bene cosi’, deciditi.

O sei carne o sei pesce.
 
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Aperitivato

Membro Attivo
Privato Cittadino
Intanto grazie per la risposta. Stavamo pensando di parlare con la proprietà,anche per valuare un possibile affitto con riscatto. O comunque vedere fino a quanto loro sono disposti a scendere di prezzo (se realmente disposti).
La scelta di dire "pazienza" è dettata da questa descrizione di "venditori rigidi" (piu il figlio della madre) portata avanti dell'agente. Un po' ci ha fatto dire "vediamo come va, altrimenti non fasciamoci la testa". Certo, sarei ipocrita a dire che l'immobile non ci interessa.anzi... però, vediamo come va. Da una parte penso che se non ci fosse nessun interesse reale, ce lo avrebbero subito detto.
Solo è che noi abbiamo un budget che non possiamo superare. Diciamo che la decisione definitiva, ovviamente dipende da questo particolare.

Volevo solo capire questa cosa della controproposta, deve essere documentata e controfirmata oppure va bene cosi.

Grazie ancora e scusate la mia inesperienza.
 

bepix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Fare una proposta più bassa di 100000 euro è stato un grosso errore da parte vostra, detto questo è meglio che cerchiate un immobile alla vostra portata evitando di offendere i venditori con le vostre perle di saggezza. L'affitto con riscatto non lo accetta quasi nessuno e comunque 3 volte su 4 non arriva al rogito.
 

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