E che li faccio a fare 10 appuntamenti, se dopo il primo ho già una proposta al prezzo richiesto ?

Su questo dissento.

Gli appuntamenti si devono svolgere comunque.
Primo perché potrebbe arrivare una proposta migliore.

Secondo, ben più importante del primo, perché proprio come accaduto in questo caso (cliente che già aveva venduto), la buona acquisizione fa' uscire allo scoperto la buona clientela.

Che potrebbe comperare a di più.
Ma potrebbe comperare pure qualcosa d'altro da proporgli in alternativa.
Oppure potrebbe aver da vendere.

In quest'ultimo caso, moltiplicando per dieci, pure buttando via il settanta per cento delle possibilità, rimangono sul tavolo tre notizie fresche da analizzare e da considerare attentamente.

Ad un appuntamento vendita non si va' solo per vendere. Tanto più nell'immediato.
Perché una volta concesso l'oggetto, il "boccino", passa saldamente nelle mani del promissario acquirente.

Da qui, inutile sostenere il contrario, appare evidente che quell'agente non ha fatto per niente bene il proprio lavoro.

Neppure nel suo interesse.

Prima ha svenduto la casa.

Poi ha perso e per sempre, un potenziale cliente, con i soldi in bocca.
 
Ultima modifica:
la presentata al venditore.
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Eh già...va così: immobile in vendita da tempo, poi nello stesso giorno vogliono comprarlo tutti

Organizzo un incontro in palestra, con Ring centrale e guantoni professionali.

Chi esce dal Ring, avrà diritto a fare la proposta a prezzo pieno, chi non vuole salirci avrà diritto a darmi Euro 10.000 in più di provvigione per avere una regolare esenzione medica.

Chi non si presenterà, probabilmente, sarà a casa del proprietario a stipulare regolare preliminare alla faccia mia e di chi è venuto in palestra suo mio invito
 
Su questo dissento.

Gli appuntamenti si devono svolgere comunque.
Primo perché potrebbe arrivare una proposta migliore.

Secondo, ben più importante del primo, perché proprio come accaduto in questo caso (cliente che già aveva venduto), la buona acquisizione fa' uscire allo scoperto la buona clientela.

Che potrebbe comperare a di più.
Ma potrebbe comperare pure qualcosa d'altro da proporgli in alternativa.
Oppure potrebbe aver da vendere.

In quest'ultimo caso, moltiplicando per dieci, pure buttando via il settanta per cento delle possibilità, rimangono sul tavolo tre notizie fresche da analizzare e da considerare attentamente.

Ad un appuntamento vendita non si va' solo per vendere. Tanto più nell'immediato.
Perché una volta concesso l'oggetto, il "boccino", passa saldamente nelle mani del promissario acquirente.

Da qui, inutile sostenere il contrario, appare evidente che quell'agente non ha fatto per niente bene il proprio lavoro.

Neppure nel suo interesse.

Prima ha svenduto la casa.

Poi ha perso e per sempre, un potenziale cliente, con i soldi in bocca.
IO E TE CI CAPISCE
 
Se per te promettere in vendita significa non firmare nulla be' allora.. io non capisco niente.
Nella vicenda descritta, pare che il venditore non abbia ancora accettato.
Ma io rispondevo a te, sul tuo intervento relativo all'inutilità o meno di fare visite a proposta formulata e/o accettata:
Ad un appuntamento vendita non si va' solo per vendere. Tanto più nell'immediato.
Perché una volta concesso l'oggetto, il "boccino", passa saldamente nelle mani del promissario acquirente.
 
Il comportamento dell'agente verrà segnalato.
L'agente immobiliare è tenuto a nn nascondere le offerte al proprietario, e deve farla vedere alle persone interessate, sennò rischia una denuncia
Suvvia, evitiamo di renderci ridicoli. Cercati un altro appartamento, tanto visto il prezzo non ti sei persa niente.
 

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