paradox

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti.

Compravendita immobiliare. Si cede un cespite con condono in corso.

La parte venditrice ha versato al Comune l’oblazione; il Comune ha rilasciato la documentazione attestante l’esito favorevole della richiesta di condono.
Il rilascio del condono è subordinato al pagamento degli oneri Concessori; la parte acquirente dichiara che acquista l'immobile accollandosi il pagamento degli Oneri Concessori.

La documentazione attestante l’esito favorevole della richiesta di condono è stata inviata al notaio della parte acquirente.

Il notaio chiede alla parte venditrice d’inoltrare quanto segue:
Attestazione di un tecnico dalla quale risulti l'assenza di vincoli, di cui all'articolo 32 della Legge 28 febbraio 1985, n.47 introdotto dal comma 44 dell'art.2 della legge n.662/96 ed all'art.33 della detta legge n.47/85;

Mi chiedo, il fatto che il Comune abbia approvato la richiesta di condono non implica l’assenza di qualsivoglia vincolo?

Grazie.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve a tutti.

Compravendita immobiliare. Si cede un cespite con condono in corso.

La parte venditrice ha versato al Comune l’oblazione; il Comune ha rilasciato la documentazione attestante l’esito favorevole della richiesta di condono.
Il rilascio del condono è subordinato al pagamento degli oneri Concessori; la parte acquirente dichiara che acquista l'immobile accollandosi il pagamento degli Oneri Concessori.

La documentazione attestante l’esito favorevole della richiesta di condono è stata inviata al notaio della parte acquirente.

Il notaio chiede alla parte venditrice d’inoltrare quanto segue:
Attestazione di un tecnico dalla quale risulti l'assenza di vincoli, di cui all'articolo 32 della Legge 28 febbraio 1985, n.47 introdotto dal comma 44 dell'art.2 della legge n.662/96 ed all'art.33 della detta legge n.47/85;

Mi chiedo, il fatto che il Comune abbia approvato la richiesta di condono non implica l’assenza di qualsivoglia vincolo?

Grazie.
Purtroppo no, almeno non al 100%. Potrebbero servire altre autorizzazioni, ad esempio di enti per vincoli paesagistici o naturali, per collaudi di sicurezza ed altro. Quindi il notaio vuole un parere terzo, o meglio un terzo che si prenda la responsabilità di accertare che quanto concesso dal comune, per la specifica situazione, sia sufficiente.
 

paradox

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie per la risposta. Non discuto la correttezza delle richieste del Notaio (a cui ovviamente inoltrerò i documenti richiesti). Chiedo per pura curiosità intellettuale:

Oltre al documento di approvazione del condono da parte del comune, Il Notaio ha contezza che il cespite oggetto di vendita è stato acquistato dal venditore a un’asta giudiziaria, quindi il condono è stato approvato ex Lg. 47/85 art 40 , comma 6.
Non sarebbe bastato a garantire l’assenza di vincoli relativi alla stessa legge che ha consentito l’approvazione del condono?

Stessa cosa dicasi per la richiesta di un certificato di destinazione urbanistica: se il condono è stato approvato non vuol dire che l’immobile è regolare indipendentemente dalla destinazione urbanistica del terreno su cui è costruito?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Grazie per la risposta. Non discuto la correttezza delle richieste del Notaio (a cui ovviamente inoltrerò i documenti richiesti). Chiedo per pura curiosità intellettuale:

Oltre al documento di approvazione del condono da parte del comune, Il Notaio ha contezza che il cespite oggetto di vendita è stato acquistato dal venditore a un’asta giudiziaria, quindi il condono è stato approvato ex Lg. 47/85 art 40 , comma 6.
Non sarebbe bastato a garantire l’assenza di vincoli relativi alla stessa legge che ha consentito l’approvazione del condono?

Stessa cosa dicasi per la richiesta di un certificato di destinazione urbanistica: se il condono è stato approvato non vuol dire che l’immobile è regolare indipendentemente dalla destinazione urbanistica del terreno su cui è costruito?
Il Notaio vuole avere certezza del fatto che poi venga rilasciato senza problemi il permesso di costruire in sanatoria, per cui richiede tutta questa documentazione aggiuntiva, quindi ci sta, perchè così tutela al 100% le parti.
 

paradox

Membro Attivo
Privato Cittadino
"Il Notaio vuole avere certezza del fatto che poi venga rilasciato senza problemi il permesso di costruire in sanatoria, "
Il comune ha già incamerato la domanda di condono e rilasciato parere favorevole. Come potrebbero esserci problemi al permesso di costruire in sanatoria?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
"Il Notaio vuole avere certezza del fatto che poi venga rilasciato senza problemi il permesso di costruire in sanatoria, "
Il comune ha già incamerato la domanda di condono e rilasciato parere favorevole. Come potrebbero esserci problemi al permesso di costruire in sanatoria?
Il parere favorevole e la concessione sono appunto 2 cose diverse. Della serie "non dire gatto se non l'hai nel sacco"...
 

paradox

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il parere favorevole e la concessione sono appunto 2 cose diverse. Della serie "non dire gatto se non l'hai nel sacco"...
Cioè è davvero possibile uno scenario in cui il comune rilasci parere favorevole, incameri i versamenti di oblazione e oneri concessori e poi neghi la concessione in sanatoria? A me pare una cosa lunare, ma non sono un esperto.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Cioè è davvero possibile uno scenario in cui il comune rilasci parere favorevole, incameri i versamenti di oblazione e oneri concessori e poi neghi la concessione in sanatoria? A me pare una cosa lunare, ma non sono un esperto.
Non sono espertissimo neppure io sui condoni, ma so solo che appunto coi condoni succedono spesso cose assurde... E se qualcuno si fosse "dimenticato" un vincolo che poi spuntasse fuori? Il CDU indica proprio la presenza di vincoli, evidentemente il Notaio vuole anche un ulteriore controllo, da parte di un altro tecnico estraneo al Comune. Ci può stare.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Il notaio chiede alla parte venditrice d’inoltrare quanto segue:
Attestazione di un tecnico dalla quale risulti l'assenza di vincoli, di cui all'articolo 32 della Legge 28 febbraio 1985, n.47 introdotto dal comma 44 dell'art.2 della legge n.662/96 ed all'art.33 della detta legge n.47/85;
Questo è l'art. in questione;
"il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo, è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso. Qualora tale parere non venga formulato dalle suddette amministrazioni entro centottanta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di parere, il richiedente può impugnare il silenzio-rifiuto."

Come si può leggere, il parere degli enti preposti potrebbe anche non arrivare, e sarebbe un "silenzio/rifiuto".
Come fa un acquirente a sapere se c'è un vincolo, che potrebbe ostacolare il rilascio della sanatoria?
Ecco che il notaio chiede l'attestazione del tecnico, sull'assenza di vincoli.
 

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